
Se oggi possiamo conoscere le strutture del Santo Sepolcro, non più le piante ideali, lo dobbiamo alla competenza e alla grande passione di padre Corbo, che lavorò 'con intuito d'amore verso Colui che di questo monumento è figura trionfante'. Padre Corbo: non solo un archeologo, ma un testimone in loco delle sue scoperte. (p. A. Niccacci e p. G. Claudio Bottini, SBF, Gerusalemme) "Padre Virglio Corbo non è scomparso. Egli è presente nei luoghi che ha scavato, è presente nei musei, è presente nelle biblioteche, ma soprattutto è presente dovunque c'è al mondo un aviglianese; è presente in una schiera di confratelli e di ammiratori che trasmettono con entusiasmo il suo spirito, la sua grinta, la sua fede, e in modo particolare il suo amore per la Terra Santa, dove trascorse tutta la vita". (p. S. Loffreda, SBF, Gerusalemme) Il ricordo di una delle più importanti figure dell'archeologia italiana a vent'anni dalla morte (1991-2011), nella prima ristampa anastatica della monografia curata dallo Studium Biblicum Franciscanum (1994).
L'apertura degli Archivi vaticani relativi al pontificato di Pio XI ha concesso alla storiografia di approfondire gli studi sulla posizione della Santa Sede e su quella di don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano, in merito alla Seconda Repubblica spagnola (1931-1936) e al conflitto che si concluse con la vittoria dei nazionalisti di Francisco Franco. Il sacerdote siciliano seguì attivamente, seppur a distanza, i risvolti della guerra civile che sconvolse il paese iberico dal 1936 al 1939, analizzando la vicenda e affidando le proprie riflessioni a quotidiani e lettere private. I documenti presi in esame mostrano i tentativi dell'esiliato don Sturzo di mettere fine alle violenze antireligiose, spingere la Chiesa a disimpegnarsi dal sostegno al campo franchista e a promuovere un negoziato che ripristinasse la pace religiosa, politica e sociale. Emergono le iniziative del movimento pacifista cattolico europeo, le attitudini delle autorità ecclesiastiche spagnole e i timori vaticani durante il pontificato di papa Ratti.
È la storia della Diocesi e del territorio di Gubbio (nord dell`Umbria) dai primi secoli dell`arrivo del Cristianesimo ai giorni nostri. Particolare attenzione è posta non solamente al periodo medievale, nel quale si è formato il carattere e l`identità della città, ma anche al periodo in cui si è formata l`unità d`Italia: personaggi, fatti, scritti importanti, prese di posizione autorevoli. Di particolare interesse il tempo del modernismo, che vide coinvolti molti personaggi influenti.
"Le religioni e le arti" offre una proposta in merito al dialogo che il campo artistico intrattiene con il campo religioso attraverso la lente plurimetodologica dei religious studies. Osservare e comprendere i modi in cui il campo dell'arte è in relazione a diverse forme di spiritualità e religiosità consente anche di individuare gli spazi per l'elaborazione di inediti processi di ridefinizione del campo religioso: arti e religioni sembrano collocarsi, nella contemporaneità, in una relazione di mutua dipendenza, inducendo reciproche e significative azioni e reazioni. Con questi presupposti il volume allarga la prospettiva di studio dal cinema ad altre forme di espressione artistica, includendo le arti visive (cinema, fotografia, video-arte, installazioni), quelle figurative (pittura, scultura, arti plastiche, disegno), e quelle performative (teatro, danza, musica, opera lirica) allo scopo di arricchire le possibilità di ricerca e i campi di osservazione con l'obiettivo precipuo di porre una particolare attenzione alla complessità delle relazioni contemporanee tra religioni e arti, privilegiando quei fatti artistici che stabilivano un dialogo consapevole con il fenomeno religioso, individuando con esso precise traiettorie discorsive.
Sezione monografica: La Bibliotheca di Fozio come archivio Luciano Bossina, Introduzione. Per una lettura della Bibliotheca di Fozio Luciano Canfora, Non esiste l'"ambasceria in Assiria" Vanna Maraglino, Genesi e propagazione di una erronea datazione del primo concilio di Nicea Anna Trento, Nilo, Proclo o Nestorio? Cinque omelie in cerca d'autore (Phot. Bibl. 276) Tommaso Braccini, Fozio e Giobio Claudio Schiano, Stefano Gobar e la controversia sul corpo risorto nella Bibliotheca di Fozio. Saggi: Emiliano Rubens Urciuoli, Un'ordinaria eccezione. Erik Peterson in- terprete di Carl Schmitt (1924-1933) Bradford A. Bouley, Roman Medicine, Papal Power and the Making of Spanish Saints Giovanni Cavagnini, Guerra e santità. Il caso di Guido Negri (19162014) a proposito di cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Bruna Bocchini Camaiani, Franco Bolgiani, Cristianesimo e culture Fulvio De Giorgi, Su Cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Giovanni Filoramo, Intervento in merito a Franco Bolgiani, Cristia- nesimo e culture Éric Junod, La voix chaleureuse et la curiosité généreuse de Franco Bolgiani. Interventi: Giorgio Campanini, Dino Torreggiani e la Chiesa di Reggio Emilia. Una ricerca di Sandro Spreafico.
Un libro di grande importanza per la storia quotidiana" della Cappella musicale della Basilica del Santo di Padova, nel periodo del suo massimo splendore. " questo lavoro, fornendo un panorama completo e articolato dell'attivita musicale al santo di padova, contribuisce ad inserire nel giusto contesto le precedenti conoscenze acquisite sull'argomento, e costituis ce uno strumento di consultazione utile per ulteriori approfondimenti in varie direzioni di ricerca. Il testo pr esenta una cospicua serie di notizie che consente di ripercorrere le tappe salienti della vita musicale della cappella antoniana nel secolo xviii, cioh nel periodo piu`fulgido della sua attivita, contrassegnata dalla presenza di celebri artisti e di un'organizzazione g estionale stabile. I dati raccolti nella presente ricerca sono stati organizzati in due parti: la prima ha carattere introduttivo, illustra le caratteristiche della cappella come organismo istituzionale, presenta il materiale documentario e fornisce un prospetto delle presenze dei musicisti nel corso dell intero secolo. La seconda parte e`dedicata al regesto delle delibere cronologicamente ordinate, che unisce alla compatezza delle informazioni il vantaggio di una loro piu`facile reperibilita.
Agile e avvincente biografia di Giovanni Battista Montini (1897-1978). Braccio destro di papa Pio XII, arcivescovo di Milano, eletto papa con il nome di Paolo VI nel 1963 portò a compimento il Concilio Vaticano II, interrotto per la morte di Giovanni XXIII. L'ultimo periodo della sua vita fu rattristato profondamente dal rapimento e dall'uccisione dell'amico fraterno Aldo Moro, che precedette di pochi mesi la sua morte. E' in corso la causa di beatificazione.
Una biografia agile e documentata del Papa che ha aperto il millennio e che la gente ha invocato "santo subito". In questo libro si racconta come Karol Wojtyla è cresciuto nel clima rovente della seconda guerra mondiale e come è maturato nell'opposizione appassionata all'ateismo di Stato. Come nei tempi nuovi ha cambiato il modo di essere Papa compiendo 250 voli apostolici, inventando le Giornate mondiali della Gioventù e scrivendo una Lettera ai bambini. Come ha traghettato la Chiesa nel terzo millennio. E come ha fatto tanti nuovi santi, finendo per essere accolto nella lista dei santi pure lui.
A diciotto mesi di distanza dal volume sesto dell'epistolario di don Bosco, viene ora pubblicato il volume successivo, il settimo, contenente 441 lettere scritte nel biennio 1880-1881, di cui 151 totalmente sconosciute sia alle Memorie Biografiche, sia all'Epistolario di Eugenio Ceria.
Le lettere in francese sono ventinove, otto quelle in latino. Alle 441 lettere elencate in ordine cronologico vanno poi aggiunte le 26 attestate, ma di cui si conosce solo sommariamente il contenuto (Appendice I) e quella scritta da don Bosco, ma firmata da altra persona (Appendice II).
Questo ottavo volume dell’epistolario di don Bosco raccoglie 394 lettere da lui scritte o sottoscritte nel biennio 1882-1883. Molte risultano sconosciute sia alle Memorie Biografiche, sia all’Epistolario curato da don Ceria; altre poi potranno sempre emergere da qualche archivio pubblico e privato, soprattutto di famiglie nobili. Quasi un centinaio sono quelle in lingua francese, due in spagnolo (1883) e quattro in latino (1882). Alle 394 lettere qui elencate in ordine cronologico vanno poi aggiunte le 21 lettere attestate, ma di cui si conosce solo sommariamente il contenuto (Appendice).
Nell'opera sono messe a confronto due posizioni: quanto è stato imposto e tramandato dalla massoneria e l'impegno e l'attività storicamente documentate di Pio IX. La posizione della massoneria è insegnata nella scuola di Stato dal 1848 ed è la ricostruzione abituale del cosiddetto "Risorgimento". Pio IX è sempre stato presentato come una persona incapace di comprendere le novità culturali e politiche del suo tempo, mentre ha compreso profondamente la situazione dei tempi e si è comportato in modo corretto, come afferma don Bosco nella presentazione che ne fa nel Bollettino Salesiano del 1878 alla morte di Pio IX. Si tratta di rifare la storia e presentarla secondo una visione critica e documentata, superando le ideologie. Pio IX è stato contrario ad ogni forma di guerra e, di conseguenza, contro il progetto del Regno di Sardegna di conquistare ed annettere i vari Stati dell'Italia, mentre era aperto a forme confederali.