
Arrestato a Venezia nel maggio del 1592, Giordano Bruno è costretto a difendersi dall'accusa di eresia di fronte al Tribunale dell'Inquisizione: è l'inizio della lunga e dolorosa trafila processuale che, quasi otto anni dopo, lo condurrà sul rogo. Le sue prime deposizioni, raccolte in questo libro accanto agli interventi dei giudici e dei testimoni, sono la traccia di un profilo autobiografico intenso e sofferto, che del filosofo ci restituisce anche il carattere, lasciandolo emergere nella serrata corrispondenza tra le scelte di vita e gli sviluppi del pensiero. È una confessione resa sotto minaccia, un'abile mistura di verità, intelligenza oratoria e dissimulazione, eppure Bruno rimane orgoglioso anche nell'atto di chiedere perdono. Le sue parole, allora, ci aiutano a comprendere come la scelta di consegnarsi al martirio fu il risultato di una progressiva presa di consapevolezza del proprio ruolo di libero portatore di verità: un'estrema affermazione di autocoscienza. Selezionata e commentata da Michele Ciliberto, tra i maggiori studiosi del filosofo nolano, questa insolita autobiografia, oltre che un'introduzione all'opera del filosofo, è così anche una chiave per decifrarne le complesse ragioni, al di là di stereotipi e mitologie consolidate.
Descrizione dell'opera
Rettore del Seminario di Firenze, arcivescovo di Lucca, segretario della Conferenza episcopale dal 1972 al 1976, monsignor Enrico Bartoletti è stato un sacerdote e un educatore di grande profilo oltre che una personalità di rilievo nella Chiesa italiana contemporanea. Anche per questo, il suo Diario spirituale - in realtà, un insieme di agende su cui egli ha scritto vari appunti in tempi diversi e in modo discontinuo - costituisce una documentazione di grande interesse per comprendere le vicende della diocesi fiorentina negli anni Cinquanta e la politica italiana di due decenni dopo.
Solo in parte queste pagine aiutano a conoscere meglio la figura pubblica di Bartoletti, perché la documentazione illumina prevalentemente la sua vita spirituale. Significativa anche la «geografia delle frequentazioni», da monsignor Giulio Belvederi («mio vero padre e amico») a monsignor Giulio Facibeni (definito «maestro e padre») e a Divo Barsotti. Tra i «sacerdoti amici» vengono indicati uomini di grande spessore spirituale e culturale come Raffaele Bensi, Silvano Piovanelli, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Filippo Franceschi, Lorenzo Milani, Arturo Paoli, Luigi Rosadoni e Sirio Politi.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione (A. Giovagnoli). Nota del curatore (M. Brunini). Momenti salienti della vita di mons. Enrico Bartoletti (M. Brunini). Preghiera per ottenere grazie per l'intercessione del Servo di Dio (E. Bartoletti). I. BARTOLETTI SEMINARISTA (1933-1939). Appendice I. 1. Lettera ai familiari alla vigilia dell'ordinazione presbiterale, avvenuta il 23 luglio 1939. 2. Preghiera di intercessione. II. BARTOLETTI PRESBITERO (1940-1946). Appendice II. 1. Lettera a don Giuseppe Lensi sulla nomina a Rettore del Seminario Minore. 2. Appunti del tempo di guerra. 3. Lettera a don Mario Lupori. III. BARTOLETTI VESCOVO (1958-1975). Appendice III. Diario del Concilio. Indice delle citazioni bibliche. Indice dei nomi.
Note sull'autore
La biografia di monsignor ENRICO BARTOLETTI (1916-1976) si può suddividere in quattro stagioni. La prima (1916-1939) coincide con il periodo della formazione tra le due guerre mondiali; la seconda (1941-1958) con il ministero presbiterale a Firenze; la terza (1958-1973) con il ministero episcopale a Lucca; la quarta (1972-1976) con il servizio a Roma in qualità di segretario della Conferenza Episcopale Italiana. Gli innumerevoli appunti raccolti in oltre quarant'anni definiscono il profilo di un vescovo conciliare dall'intensa vita spirituale, animato da uno spirito di servizio disinteressato alla Chiesa italiana, capace di intravedere originali percorsi di evangelizzazione.
Note sul curatore
MARCELLO BRUNINI (1951), ordinato sacerdote nel 1975, è vicario generale dell'Arcidiocesi di Lucca. Laureato in psicologia, insegna teologia spirituale e scienze umane presso lo Studio teologico interdiocesano di Camaiore (LU). Ha pubblicato saggi di psicologia, sociologia, spiritualità e i volumi La preghiera del cuore nella spiritualità dell'Oriente cristiano, EMP, Padova 1997; Lettura pastorale della Prima lettera ai Corinzi. Vangelo e comunità, EDB, Bologna 22003; Maestro, dove abiti? Donne e uomini alla sequela di Gesù nel Vangelo di Giovanni, EDB, Bologna 32008; Ospitare la vita. Sentieri di fede, di interiorità, di pace, EDB, Bologna 22008; I Giovani e l'Angelo del sogno, EDB, Bologna 2006.
L'incontro diretto con un miracolo un evento che trascende le leggi della natura senza negarle ha spinto l'autore a interrogarsi sul significato profondo di questa esperienza. Cosa definisce realmente un miracolo? È possibile dimostrarlo scientificamente? Chi può operare miracoli? E cosa significa, nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni cristiane e religioni, essere proclamato santo o beato? Questi interrogativi assumono un valore ancora più significativo per l'autore, medico legale, che ha cooperato per la dimostrazione del miracolo attribuito a Camille Costa de Beauregard riconosciuto dalla Chiesa cattolica come elemento decisivo per la sua beatificazione. Attraverso il racconto di questa esperienza, l'autore ricostruisce i fatti con rigore scientifico e riflette sulle implicazioni spirituali, fino a una considerazione intima e personale su Dio, la fede e il senso profondo della religione.
le origini del Movimento dei Focolari in Sudamerica
Questa collana è nata dalla sensibilità culturale e pastorale di mons. Carlo Colombo e propone la storia del ricco itinerario spirituale di una porzione di umanità, insediata nel territorio lombardo. Una speciale attenzione è dedicata al "vissuto" delle comunità cristiane, in particolare ai centri di vita spirituale e culturale (santuari, monasteri, scuole episcopali, biblioteche...) e alle espressioni del sentimento religioso (arti figurative, musiche popolari...), considerato anche nei suoi aspetti sociali (ospedali, confraternite, movimenti...).
Le spedizioni che tra Cinque e Seicento presero via in Ungheria contro i Turchi costarono la vita a Giovan Francesco Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Tre campagne militari a sostegno dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo porteranno gli eserciti pontifici dalla gloria alla ritirata tra la neve.
L’attenzione dell’autore, che ha riconsiderato l’intera vicenda alla luce di nuovi dati emersi tra le fonti vaticane, si ferma alle poche operazioni condotte sul campo: la vittoriosa presa di Strigonia nel 1595; l’inconcludente assedio di Giavarino del 1597; la durissima campagna sotto Canisa nel 1601. Per il Papa e la sua segreteria prendeva forma l’antico sogno crociato ma con nuovi obiettivi: non piú quello, irraggiungibile, di riconquistare Gerusalemme, ma quello di fermare l’avanzata turca e contrattaccare puntando direttamente a Costantinopoli, capitale dell’impero del Sultano dal 1453.
Il volume offre un contributo di grande rilievo all'approfondimento di una tematica articolata come la Chiesa del silenzio e la diplomazia pontificia negli anni 1945-1965. I saggi raccolti aiutano a comprendere le pagine di storia dell'Europa e della Chiesa attraverso il racconto di relazioni e mosse diplomatiche che hanno visto protagonisti figure come papa Pio XII, Giovanni XIII e Paolo VI nel contesto della guerra fredda e della nascente Ostpolitik
Afferma il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in postfazione: "Il linguaggio e lo stile francescano di don Tonino Bello lo stiamo rivivendo e contemplando in una sorprendente sequela di immagini: nel volto, nei gesti, nelle parole di Papa Francesco. La santità francescana di don Tonino è intrisa di risurrezione, di vita, quindi di ottimismo cristiano. Ci fa contemplare il creato con occhi nuovi. Ci aiuta a guardare con occhi pasquali, pieni di bontà e di carità, al mondo, alla storia personale e sociale, alla Chiesa". È il filo conduttore che lega all'unico dorso gli scritti nel volume, articolato in cinque saggi e altrettante testimonianze di frati minori cappuccini. Invitati dal loro ministro provinciale di Puglia, Pier Giorgio Taneburgo, a riflettere sulla "magnifica freschezza profetica" del vescovo alessanese terziario francescano, argomentano su come abbia saputo indicare cieli nuovi e terra nuova attraverso l'annuncio cristiano e la propria vita. Fede, testimonianza, eucaristia, Chiesa, pace e missione le dimensioni maggiormente approfondite.
Il famoso iconoclasmo bizantino ha influenzato moltissimi movimenti iconoclastici, dalla riforma inglese e dalla rivoluzione francese al movimento talebano, fino all'Isis in tempi recentissimi, tutti incentrati sulla distruzione di immagini come forte dichiarazione politica. Tuttavia, esso è stato sfortunatamente frainteso: questo libro mostra quanto e perché la discussione riguardo alle immagini fosse più complicata e più interessante di quanto non si sia immaginato. Osserva il modo in cui le icone divennero così importanti, chi vi si oppose e come la controversia si risolse all'incirca tra il 680 e l'850. Molte convinzioni ormai largamente accettate riguardo all'"iconoclasmo" - ad esempio il fatto che si trattasse di un'iniziativa imperiale e della causa di una generale e diffusa distruzione di immagini, che fosse avvenuto in un periodo di ristagno culturale - si riveleranno sbagliate. Gli anni dei dibattiti sulle immagini videro infatti progressi tecnologici e mutamenti intellettuali che, accanto ad un'economia in crescita, si conclusero con l'emergere di un impero particolarmente forte e stabile: la Bisanzio medievale.
Questo primo volume di storia della Chiesa riguarda l'epoca antica.
Questo libro, da molti considerato l'opera più importante dell'autore, si propone come una storia del corpo umano e dei suoi rapporti con il cristianesimo nella tarda antichità. Analizzando i comportamenti sessuali nell'area dell'antico Mediterraneo e del Vicino Oriente, e attraversando le grandi elaborazioni teoriche, tra gli altri, di Tertulliano, Valentino, Clemente Alessandrino, Origene, Costantino, i Padri del deserto, Gerolamo, Ambrogio e Agostino, Peter Brown traccia un quadro illuminante e suggestivo delle pratiche dell'astinenza perpetua, del celibato e della castità quali elementi fondamentali di affermazione della religione cristiana e decisivo motore di trasformazione dei rapporti tra uomini e donne. Nell'ampia introduzione che accompagna la riedizione del volume a distanza di vent'anni dalla prima uscita, Peter Brown ricostruisce e discute le reazioni suscitate sulla comunità degli storici, degli storici del pensiero religioso e dei filosofi da un libro divenuto un classico della ricerca contemporanea.
Questa biografia, ormai considerata un classico all'altezza di quella personalità eccezionale che fu Agostino d'Ippona, viene ora riproposta in un'edizione notevolmente ampliata. Il ritrovamento di un imponente numero di lettere e sermoni, che gettano nuova luce sul ministero agostiniano, ha infatti indotto Peter Brown a ricollocare in diversa prospettiva storica alcuni aspetti essenziali dell'attività vescovile e della teologia agostiniana. Il volume esamina, attraverso la ricostruzione della vita di un personaggio in costante trasformazione, vicende, esperienze e atmosfere di quell'età di terribili crisi e rivolgimenti che avrebbe caratterizzato il passaggio dal mondo pagano al cristianesimo.