
Ordini monastici e canonici regolari nel XII secolo
Dal 1961 al 1963, don Carrer fu al servizio di colui che nel 1978 sarebbe diventato papa Giovanni Paolo I. Da tutti conosciuto come don Paolino, era un giovane sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto. Si era da poco ripreso da una malattia, quando il vescovo Luciani lo chiamò: «Vuole essere il mio cireneo?». A don Paolino lì per lì sembrò una parola un po' "arcaica". Comprese dopo che era nello stile di Luciani. Non voleva farlo sentire "solo un segretario", bensì un compagno fedele con il quale condividere una parte di vita e... soprattutto di strada. Perché don Paolino fu principalmente autista. Prefazione del Card. Pietro Parolin.
Chi sono i "lefebvriani"? Chi sono questi sacerdoti che, nel terzo millennio, portano la veste talare, parlano di Tradizione con la "T" maiuscola e celebrano la Messa in latino? Sono i pericolosi estremisti dipinti nelle polemiche giornalistiche o sono una nuova e fedele risorsa al servizio della Chiesa? Domande divenute di stretta attualità dopo che la Santa Sede ha revocato il decreto con cui, nel 1988, furono scomunicati monsignor Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, quattro vescovi da lui consacrati e monsignor Antonio De Castro Mayer. Domande a cui rispondono Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro con una lunga intervista a monsignor Bernard Fellay, attuale Superiore Generale della Fraternità San Pio X e successore di monsignor Lefebvre. Da queste sorprendenti pagine, emerge un vescovo della Chiesa cattolica, fedele al Magistero e al Papato, capace di parlare con efficacia agli uomini di oggi mostrando la perenne attualità del messaggio cristiano. Un vero e proprio catechismo per l’uomo del terzo millennio.
Il volume pubblica in esclusiva internazionale un'intervista a Mons. Fellay, successore di Mons. Lefebvre, fondatore della Fraternita' San Pio X. Ne emerge un profilo straordinario ed inedito sui sacerdoti che celebrano la Messa di Pio V, portano la veste talare e parlano di Tradizione.
Il volume contiene tre relazioni del Convegno organizzato dall'Istituto Romano della società di Goerres presso il Campo Santo Teutonico in Vaticano nella primavera del 2010, dedicato al tema di Pietro a Roma. Il convegno partiva dalla tesi provocatoria secondo cui Pietro non sarebbe mai stato a Roma e di conseguenza non vi sarebbe neanche morto, e dunque a Roma non esisterebbe nessuna tomba dell'apostolo. Simili opinioni, infatti, già note da tempo, trovano seguaci addirittura tra i cattolici. Gli autori del volume vincolano la loro risposta alla storicità del martirio degli apostoli, non riproponendo un'analisi apologetica di vecchie tesi, bensì affidandosi alla metodica della controanalisi, il cui elemento propulsore è la verità della storia, cogliendola da una prospettiva globale invece di ridurla a delle singole ipotesi.Un lavoro di sicuro interesse per tutti gli studiosi e appassionati di storia della Chiesa.
Il volume offre una panoramica sugli aspetti più rilevanti e incisivi che hanno determinato la fisionomia dei pontificati dei Papi che hanno indetto e celebrato un Giubileo. La trattazione che segue l'ordine cronologico degli Anni Santi, individua e sottolinea il contesto storico in cui vi sono verificati eventi che hanno segnato il carattere e lo sviluppo dei tempi.
Questo volume offre una panoramica sintetica sugli aspetti più rilevanti e più incisivi che hanno determinato la fisionomia del pontificato di ciascun papa dei Giubilei. I dati informativi, strutturati in un inquadramento storico, sono articolati in forma semplice e chiara e puntano a far comprendere la funzione che ciascun pontefice ha svolto nel processo storico.
Un breve profilo storico di ciascun papa, da San Pietro a Francesco, in cui l'attenzione è focalizzata sugli aspetti più significativi del Papato. Il testo fornisce informazioni essenziali su ogni Papa, esposte in una forma semplice e chiara; le note di curiosità contribuiscono a rendere viva e facilmente accessibile alla mente e al cuore dei pellegrini una realtà storica che, a prima vista, potrebbe sembrare "morta" o lontana rispetto al tempo moderno.
Questo volume offre una panoramica sintetica sugli aspetti più rilevanti e più incisivi che hanno determinato la fisionomia del pontificato di ciascun papa dei giubilei (30 papi). La trattazione, da Bonifacio VIII (1300) fino al 2015, segue l'ordine cronologico con cui gli anni santi sono stati indetti e celebrati; individua e sottolinea il contesto storico nel quale si staglia la figura del pontefice come protagonista di molteplici attività che segnano il carattere e lo sviluppo dei tempi. I dati informativi, strutturati in un inquadramento storico, sono articolati in forma semplice e chiara e puntano a far comprendere la funzione che ciascun pontefice ha svolto nel processo storico. Ampio spazio viene riservato al giubileo sia come evento storico-religioso sia come "opera d'arte": un'occasione straordinaria per promuovere e realizzare opera urbanistiche e artistiche che hanno abbellito la Roma dei papi, rinascimentale e barocca. Il richiamo, infine, a qualche particolare che sa di curiosità rende il testo un utile strumento di conoscenza di base e di facile consultazione.
Un'originale lettura storica e spirituale del pellegrinaggio a Roma nelle sue origini e significati, nel suo sviluppo attraverso i secoli - dalla prima età cristiana a quelli istituzionalizzati fino ad oggi - viene proposta qui al lettore. Roma, da sempre meta affascinante di pellegrini e visitatori di ogni genere, viene presentata non solo come meta turistica, ma come luogo della memoria religiosa, crocevia ecumenico, centro dell'immaginario collettivo mondiale. Il volume, inoltre, offre una miniera di altre informazioni in merito e di curiosità di piacevole lettura. Gli elenchi dei Giubilei, la cronologia dei Papi e degli antipapi completano questo libro del "perfetto pellegrino".