
A distanza di 45 anni dal momento in cui il "caso Isolotto" balzò alla ribalta della cronaca come episodio emblematico della possibilità di vivere il rinnovamento postconciliare della Chiesa, il racconto di Sergio Gomiti, uno dei preti protagonisti della vicenda, rappresenta un contributo di analisi fortemente innovativo rispetto alla pubblicistica finora conosciuta. L'autore offre un punto di vista interno alla cronistoria degli avvenimenti dal 1957 al 1999 seguendo le tappe fondamentali di un'esperienza collettiva singolare caratterizzata da grande coerenza. Nella controversia tra Comunità dell'Isolotto e Curia di Firenze, l'autore fa rivivere, con particolare intensità emotiva, la realtà dei fatti dando la parola ai documenti e ai protagonisti della vicenda. Il lettore ha così la possibilità di accostarsi ad una "autobiografia comunitaria" nella quale vengono affermate convinzioni profonde e tesi precise sulle ragioni per le quali si è arrivati ad una non mai ricomposta frattura.
Non un'altra biografia di Giovanni Paolo I e di Benedetto XVI, ma un testo che narra l'amicizia tra questi due uomini, allora cardinali. Le corde dell'anima dei due futuri Pontefici, così all'apparenza diversi, suonavano all'unisono. Un faro sulla cultura intellettuale di Luciani e sull'umiltà di Ratzinger: un'apparente inversione di ruoli, che dona un'immagine trasparente di due anime sante che hanno fondato la loro sapienza sul virtuoso esercizio delle capacità umane, preceduto e guidato continuamente da un ininterrotto dialogo con la sapienza per eccellenza.
Matilde di Canossa è forse il personaggio femminile più importante e discusso del Medioevo europeo. Gregorio VII la definì nelle sue lettere "l'ancella di san Pietro". In lei convergevano le responsabilità di governo di una potente e ricca dinastia e insieme le istanze di cambiamento della Chiesa, poi confluite nella cosiddetta "Riforma Gregoriana". In questo libro vengono analizzati i rapporti di Matilde col mondo ecclesiale, a partire dalla prerogativa dei Canossa di insediare i pontefici, passando ai rapporti di Beatrice e Matilde con Gregorio VII, all'esame di quell'evento che fu l'incontro di Canossa, all'influenza della Contessa sulla successione a Gregorio, ai rapporti che ebbe con Sant'Anselmo d'Aosta, con Enrico V e con le donne di potere del suo tempo. Si prosegue con la questione dell'eredità di Matilde, alla quale si legano la nascita e la diffusione del suo mito, ripercorso nella storiografia confessionale della Controriforma, per concludersi con la visione di Matilde nel contesto delle relazioni con chiese locali e monasteri, come Orval in Belgio e l'abbazia di S. Benedetto Polirone, dove scelse di essere sepolta 900 anni fa.
Il libro ripercorre cinque decenni di lavoro intenso della Chiesa, attraverso le testimonianze della prima uditrice al Concilio Vaticano II
Descrizione dell'opera
Esaurita la carica mistica creativa innescata dal Concilio di Trento, la vita spirituale presenta chiari segni di «crisi innovativa» a tutti i livelli. La stagione che comprende gli ultimi decenni del Seicento e l’intero secolo successivo è attraversata dall’esperienza intellettuale del giansenismo, dall’illuminismo e dal problema del quietismo. Al tempo stesso la cristianità religiosa e la sensibilità pastorale dei papi e del clero sono innervate da preoccupazioni prevalentemente moralistiche, da una diffusa ignoranza in fatto di teologia e di dottrina spirituale, da una pastorale «del minimo indispensabile» impegnata quasi unicamente nella sacramentalizzazione, da un pullulare di devozioni che oscurano la centralità della vita liturgica. Il clero, numeroso ma poco formato, spesso si preoccupa solo di liberare dal peccato grave e di formare e di inculcare lo stato di grazia, senza alcuna attenzione per il progresso spirituale delle anime. Tuttavia, anche nel Settecento fioriscono nuove forme di vita spirituale e apostolica – dai Fratelli delle scuole cristiane agli Spiritani, dai Monfortani ai Passionisti e ai Redentoristi – e, in un contesto generale di conformismo ascetico, emergono figure come Veronica Giuliani e Leonardo da Porto Maurizio, Paolo della Croce e Alfonso de’ Liguori.
Sommario
I. Il Settecento spirituale fra giansenismo e quietismo (P. Zovatto). 1. Il Settecento. 2. L’esperienza intellettuale del giansenismo. 3. Il problema del quietismo. II. Vissuto e dottrina spirituali dal 1650 al 1800 (T. Goffi). 1. Un vissuto spirituale tra mistica e ascesi. 2. Pastorale spirituale. 3. Liturgia – Devozioni. 4. Laicato spirituale. 5. Religiosi spirituali. 6. Carità fraterna assistenziale. Conclusione (T. Goffi). Indici.
Note sugli autori
Tullo Goffi (1916-1996), sacerdote e teologo, è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della teologia morale in Italia. Tra le sue pubblicazioni: La morale familiare (Morcelliana 1958), Laicità, politica e Chiesa (San Paolo 1961), Amore e sessualità (Queriniana 1963), Spiritualità familiare (Sales 1965), Etica sessuale cristiana (EDB 1972), Etica cristiana trinitaria (EDB 1995), Spiritualità del matrimonio (Queriniana 1996): ha curato la Nuova enciclopedia del matrimonio (Queriniana 1975) e, con Stefano De Fiores, il Nuovo dizionario di spiritualità (Paoline 1979).
Pietro Zovatto è saggista e studioso di quietismo, giansenismo e storia religiosa dell’Istria e del Friuli. Tra le sue pubblicazioni: Indagini sul giansenismo (Pontificia Università Lateranense 1970), Sulla spiritualità del Friuli e di Trieste tra ’800 e ’900 (Morcelliana 1987), Rosmini teologo (Centro internazionale di studi rosminiani 1992), Rosmini tra ascetica e mistica (Studia Patavina 008), «Lo chiamo Dio» (San Paolo 2012), Il sacerdote tra letteratura e fede (Città Nuova 2012), La predica è finita (Cantagalli 2013).
A i suoi esordi, il XIX secolo appare dominato da un generale spirito di restaurazione. Si ritiene esigenza ecclesiale irrinunciabile il rifiuto dei princìpi della Rivoluzione francese, sovvertitori dell'ordine, si impone l'indiscussa fedeltà alle cose di sempre, si condanna ogni indicazione di novità nel pensiero e nel costume.
A partire da questo contesto iniziale, l'esperienza spirituale cristiana ottocentesca risulta caratterizzata da una lunga carrellata di volti e di personaggi - laici, religiosi e preti - che esprimono la loro forte tensione alla santità in modi diversi. Per alcuni la strada da percorrere consiste nel compimento esatto e costante del proprio dovere quotidiano; per altri, nello sforzo ascetico finalizzato ad acquisire e vivere le virtù; per altri ancora nell'obbedienza meticolosa alle norme canoniche vigenti, anche se immotivate e poco comprensibili, o nella scrupolosa fedeltà a particolari esercizi di pietà. Solo lentamente e con fatica riesce a farsi strada in questo contesto una spiritualità più chiaramente evangelica, che risospinge il vissuto caritativo quotidiano dall'ascesi metodica all'incontro con Cristo.
Il secolo XX segna un rifiorire del discorso spirituale e fin dal suo inizio rimette in primo piano la riflessione sullo stato mistico contemplativo: gli studi dei padri carmelitani e domenicani si raccolgono in dotta meditazione sulle opere di Giovanni della Croce, Tommaso d’Aquino e Teresa d’Avila, mentre i francescani si orientano più volentieri su Bonaventura.
Su questo sfondo si affaccia un primo orientamento innovativo nel momento in cui gli spiritualisti, soprattutto gesuiti, cercano di armonizzare la spiritualità con i dati scientifici della storia e della psicologia, la mentalità teologica speculativa con quella positivistica. Il discorso sull’esperienza mistica lentamente ridimensiona la portata dello sforzo ascetico e, nella seconda metà del secolo – dopo l’intensa stagione del concilio Vaticano II – si giunge a ritenere che l’ascesi in se stessa non sia propriamente un discorso spirituale, ma semplicemente morale.
Sommario
Abbreviazioni. Introduzione. I. Ricerca sul senso odierno di spirituale. II. Alla ricerca di un vissuto mistico. III. Spiritualità liturgica. IV. La Parola nell’esperienza spirituale ed esperienza spirituale della Parola. V. Esperienza spirituale caritativa. VI. Pastorale spirituale. VII. Spiritualità missionaria. VIII. Spiritualità ecumenica. IX. Vita spirituale dei religiosi. X. Spiritualità laicale. XI. Spiritualità di movimenti e gruppi. XII. Spiritualità popolare. XIII. Spiritualità mariana. XIV. Spiritualità socio-politica. XV. Contestazione e contemplazione. XVI. Spiritualità del lavoro. XVII. Spiritualità della povertà. XVIII. Mortificazione. XIX. Spiritualità emergente da saperi umani e arti. Conclusione. Indice dei temi svolti. Indice dei luoghi. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Tullo Goffi (1916-1996), sacerdote e teologo, è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della Teologia morale in Italia. Tra le sue pubblicazioni: La morale familiare (Morcelliana 1958), Laicità, politica e Chiesa (San Paolo 1961), Amore e sessualità (Queriniana 1963), Spiritualità familiare (Sales 1965), Etica sessuale cristiana (EDB 1972), Etica cristiana trinitaria (EDB 1995), Spiritualità del matrimonio (Queriniana 1996). Ha inoltre curato la Nuova enciclopedia del matrimonio (Queriniana 1975) e, con Stefano De Fiores, il Nuovo dizionario di spiritualità (Paoline 1979).
Da sempre la politica della Chiesa cattolica di fronte all'ascesa dei nazisti e al loro distruttivo dominio è un tema controverso. Pio XII è stato bollato come "il Papa di Hitler", considerato da alcuni storici come un antisemita connivente, che si rifiutò di condannare il nazismo in modo esplicito e mai esortò i cattolici a opporvisi. La riapertura degli archivi vaticani e la possibilità di visionare le carte relative alle attività interne della Santa Sede offrono nuovi strumenti di analisi. Peter Godman, studioso "a-cattolico", ha analizzato quelle carte e scoperto nella Chiesa romana di quell'epoca un'istituzione "a più voci", tutt'altro che monolitica, in cui il legalismo ebbe la meglio sul senso morale della tragedia che si andava consumando.
In un'epoca in cui la spiritualità e le pratiche religiose sono oggetto di profondi cambiamenti, la Giornata mondiale della Gioventù si presenta come un evento cruciale che non solo riflette le trasformazioni in atto, ma pone sotto la lente di ingrandimento le sfide e le opportunità del dialogo tra la Chiesa e le nuove generazioni. Questo volume prende le mosse da un lavoro di ricerca qualitativa, realizzata dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo in occasione della Giornata mondiale della Gioventù 2023, in cui sono stati ascoltati - mediante 72 padlet e 6 focus group - giovani pellegrini appartenenti a diverse diocesi italiane, accompagnati a Lisbona dai rispettivi servizi di pastorale giovanile. A partire dagli esiti di questa ricerca (pubblicati da Vita e Pensiero nell'ebook (Todos)3 a Lisbona. La voce dei giovani italiani alla GMG di Francesco, a cura di F. Introini, C. Pasqualini e D. Raccagni) è nata l'esigenza di provare a compiere un passo ulteriore, per ragionare - in una prospettiva corale e interdisciplinare - su un rito collettivo, ricostruendone la storia, gli elementi salienti e le prospettive future. Con contributi di: Stefano Allovio, Luigi Berzano, Paola Bignardi, Michele Falabretti, Franco Galdino, Marco Gallo, Giordano Goccini, Fabio Introini, Matteo Liut, Daniele Menozzi, Cristina Pasqualini, Riccardo Pincerato, Dalila Raccagni, Francesco Scalzotto, Domenico Simeone, Card. Matteo Maria Zuppi.
Riforme monastiche e società d'Occidente (secoli VIII-XI)
Citeau e Clairvaux (sec. XIII)