
Il dibattito culturale degli anni '20 e '30 del Novecento e la sua incidenza sulla vita ecclesiale si trovano al centro dell'attenzione e rappresentano l'oggetto principale del volume che raccoglie gli Atti del XV Colloquio Internazionale dell'Istituto Paolo VI. L'intento perseguito con la scelta di questo tema è evidentemente quello di chiarire in che modo lo studio, l'avvio del ministero e lo sguardo sul mondo, dal punto di vista della Segreteria di Stato vaticana, nell'epoca dei totalitarismi, abbiano plasmato la figura di Giovanni Battista Montini e rendano ragione delle caratteristiche dell'azione pastorale e del magistero nelle successive stagioni della sua vita. Si incontra qui, nella sua radice, il tema a lungo studiato del rapporto di Giovanni Battista Montini con la modernità. Egli si forma nella stagione ecclesiale successiva al modernismo, in un contesto ecclesiale assai sensibile e, non di rado, dichiaratamente sospettoso verso ogni possibile cedimento al pensiero moderno. Negli anni '20 e '30 G.B. Montini matura uno sguardo differenziato sulla cultura moderna, che non deve essere demonizzata, ma neppure può essere assunta acriticamente. In modo più profondo, ma anche meno esplicito, si intravede negli scritti di Montini di questo periodo la convinzione che la modernità si dà in molti modi ed esige perciò capacità di discernimento e un'attitudine che si potrebbe dire di "partecipazione critica" alla vicenda della cultura del tempo.
Il carattere pastorale del Vaticano II, nel suo significato più profondo, rimanda al fatto che la riflessione conciliare sulla missione della Chiesa si è confrontata con una realtà umana e storica in mutamento, alla ricerca di una mediazione capace di tenere insieme la fedeltà al vangelo del Signore Gesù e una reale assunzione della realtà umana nella sua concretezza effettiva e nelle trasformazioni storiche cui è soggetta. In questo orizzonte, l'espressione di Paolo VI che presenta la Chiesa esperta in umanità suggerisce che l'ambito dell'antropologia è un terreno decisivo per questo incontro. Nel volume contributi di carattere generale dedicati al Vaticano II e al contesto storico e culturale nel quale si è svolto e con il quale si è misurato si intrecciano con approfondimenti più puntuali dedicati alla riflessione di Paolo VI, alla sua concezione del compito pastorale della Chiesa, ai temi del suo magistero e alla visione antropologica sottesa al suo insegnamento. Particolare attenzione è dedicata ai temi della relazione tra uomo e donna, della generazione, del matrimonio e della famiglia, la cui attualità è confermata dalle due assemblee del Sinodo dei vescovi del 2014 e 2015, così come dall'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco.
Per la prima volta Madre Elvira, la fondatrice delle Comunità Cenacolo diffuse in tutto il mondo, si racconta in prima persona: la sua vocazione, la prima casa, l’arrivo dei giovani, la pedagogia, i pilastri della comunità (preghiera, provvidenza e accoglienza), l’apertura al mondo, la nascita dei tre rami con lo stile missionario di vita. Concludono il testo una catechesi di sr. Elvira sul tema della forza dell’amore,
e il testo che ha accompagnato il decreto di approvazione della Comunità Cenacolo. “La storia che ho vissuto e che sto vivendo non è stata una mia idea, un mio progetto: sono io la prima a sorprendermi continuamente di quello che è avvenuto e che sta avvenendo nella vita della Comunità Cenacolo, che è opera di Dio, dello Spirito Santo, di Maria. Come avrei potuto io inventare una storia così?”.
L'AUTRICE
Rita Agnese Petrozzi (Sora, 1937), conosciuta come Madre Elvira e da tanti identificata come “la suora dei drogati”, entra in convento a 19 anni presso le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret a Borgaro Torinese. Nel luglio 1983, a Saluzzo (CN), fonda la Comunità Cenacolo, che non è solo un’opera sociale o assistenziale, ma soprattutto un luogo di fede. Negli anni si uniscono a Madre Elvira giovani volontari, famiglie, fratelli e sorelle che ricevono la chiamata di Dio a dedicare la loro vita alle opere della Comunità. Nel luglio 2009 la Comunità viene riconosciuta dal Pontificio Consiglio
per i Laici - Dicastero Vaticano come Associazione Privata Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio. Le fraternità della Comunità, che oggi sono oltre sessanta in diciotto Paesi del mondo, accolgono gratuitamente migliaia di bisognosi, in particolare giovani e bambini di strada. All’interno di tale realtà, è sorta anche la famiglia religiosa femminile delle SuoreMissionarie della Risurrezione. Madre Elvira oggi vive presso la Casa Madre della Comunità Cenacolo a Saluzzo ed è la figura di riferimento dell’intera opera. In modo particolare, negli ultimi anni, si dedica più intensamente alla preghiera, alla formazione delle giovani suore e a visitare le varie fraternità esistenti.
La personalità poliedrica di Luigi ix di Francia – re e poi santo nel 1297, poco dopo la morte – viene indagata nei dieci saggi che compongono il volume. Dalla sua partecipazione alle crociate all'atteggiamento verso gli ebrei, dai rapporti con i francescani al destino delle sue spoglie contese emerge il ruolo assunto nella storia di Francia e dell’Europa. Dell’apporto dato alla vita temporale e spirituale del suo tempo sono testimonianza l’iconografia nell'arte italiana dal Medioevo all'Ottocento e la diffusione del suo culto in Sicilia tra il xvi e il xix secolo così come, nella letteratura francese, la cronaca a carattere biografico del contemporaneo Joinville e i componimenti dedicatigli da Claudel.
«Di poco inferiori agli angeli»: così ci descrive la Bibbia. Se gli esseri umani sono tanto vicini ai celesti messaggeri di Dio, forse lo scarto risiede proprio nella nostra sessualità e in ciò che scegliamo di farne? Per millenni il cristianesimo ha influenzato il modo di intendere l'amore, il desiderio e la famiglia, ma nell'ultimo mezzo secolo abbiamo assistito a una svolta cruciale nel nostro approccio alla sessualità e all'identità di genere. Se un tempo le dispute teologiche riguardavano dogmi come la Trinità, oggi sono le questioni più intime dell'esistenza umana a divenire fonte di nuove riflessioni, nonché di nuove divisioni, in un'epoca di straordinarie trasformazioni sociali. Con questo libro, Diarmaid MacCulloch, professore emerito di Storia della Chiesa all'Università di Oxford - arrendendosi al destino, nonché alla vocazione, dello storico - si adopera per disturbare «molti fatti da tempo indisturbati» e ci propone un illuminante riesame del passato. Dalle ambiguità delle antiche scritture, che invitano a nuove interpretazioni, alle ribellioni silenziose di monaci e mistiche; dalle riforme radicali di Lutero, che condussero all'abolizione del celibato clericale, all'Illuminismo, che sfidò convenzioni religiose secolari ridefinendo il rapporto tra ragione, fede e passioni umane, vedremo come il cristianesimo si sia costantemente reinventato di fronte a sfide inattese. Un percorso intellettuale che incoraggia la comprensione e, dunque, costituisce un potente antidoto alla paura, che è sempre, in fondo, paura dell'ignoto. Mostrandoci come concetti quali il celibato, la monogamia e l'omosessualità siano stati ridefiniti, repressi o celebrati a seconda delle epoche, queste pagine fanno affiorare un messaggio tanto semplice quanto necessario: la storia del cristianesimo è fatta di contraddizioni e di straordinaria complessità, così come lo sono i desideri, i timori e le speranze più profonde dell'umanità.
C'è stato un tempo in cui gli uomini e le donne occidentali erano pronti a uccidere - e a farsi uccidere - per la loro fede. Quel tempo va comunemente sotto il nome di "Età della Riforma e della Controriforma". Di quel tempo e degli eventi epocali che investirono l'intera Europa (ma anche il Nuovo Mondo) e che dilaniarono per oltre due secoli l'Occidente, Diarmaid MacCulloch ci restituisce il clima e la complessità in questo libro, unanimemente giudicato come la storia più completa e aggiornata delle guerre di religione che - tra il 1490 e il 1700 - impegnarono religiosi, sovrani, intellettuali e politici, da Lutero a Ignazio di Loyola, da Thomas Cranmer a Filippo II. E abbracciando in un unico sguardo Riforma e Controriforma, come in un grande romanzo, MacCulloch rivela quanto queste vicende abbiano condizionato e continuino a condizionare la nostra vita quotidiana e in che misura abbiano forgiato le nostre stesse concezioni dell'amore, del sesso, della morte e del soprannaturale, secondo un complicato, e spesso sanguinoso, processo dal quale nasce quella che siamo soliti chiamare "modernità".
«Che cosa possiamo imparare da una dottrina sociale della Chiesa cattolica?» si domanda Robert Francis Prevost - l'attuale Papa Leone XIV - introducendo questo saggio del suo amico e fratello agostiniano John J. Lydon McHugh. Due nordamericani missionari in Perù ci riconsegnano dalle periferie del mondo un modo di avvicinare i problemi che può cambiare la percezione delle sfide cui è esposta la nostra umanità. Creare coscienza morale, sviluppare il senso critico, onorare la libertà: una via di ricerca e di azione che riaccende l'entusiasmo e unisce le generazioni.
Chiara e serena sintesi del pensiero luterano, questo testo di intento conciliativo, scritto contemporaneamente in tedesco e in latino nell’ottobre 1520 in risposta alla bolla con cui Leone X metteva Lutero sotto minaccia di scomunica, è il più adatto per iniziare i lettori alla conoscenza del pensiero del Riformatore tedesco. Dedicato al pontefice ma in realtà rivolto al popolo, vi si delinea il concetto di libertà cristiana, da non confondersi con quello di libertà di arbitrio, bensì da intendersi come liberazione spirituale dalla condanna del male, come libertà interiore creata dalla grazia.
Una libertà che porta una particolare autonomia di condotta, diretta conseguenza dell’intima soggezione alla legge di Dio, liberando gli esseri umani dalla «legge» dei codici storici nonché dalla gerarchia ecclesiastica.
In prima traduzione italiana dal latino, la Spiegazione della XIII Tesi disputata a Lipsia sul potere del papa, testo-chiave per comprendere le ragioni profonde della Riforma protestante, viene qui inquadrata nel contesto delle precedenti 12 Tesi contro Johannes Eck, uno dei maggiori teologi cattolici dell’epoca.
Discussa nel 1519, la Tesi affronta la questione dell’antichità e legittimità del primato della chiesa di Roma attraverso un’approfondita esegesi dei passi neotestamentari collegati, nonché l’esame delle testimonianze dei Padri della chiesa, presentando il papato non come un’istituzione di diritto divino, bensì umano.
Combattuto tra il pericolo del dissolversi dell’unità dei cristiani e la difesa della verità scritturale, e pur disposto a riconoscere al papa un primato d’onore, Lutero per la prima volta avanza in pubblico il sospetto che il papato abbia un carattere anticristico. Pochi mesi dopo riceverà da Leone X la bolla di scomunica.
Raffinate intellettuali e scaltre diplomatiche, confidenti intime e fedeli consigliere: negli ultimi centocinquant'anni ogni papa, da Pio XI a Francesco, ha avuto al suo fianco almeno una donna eccezionale. Grazie alla loro presenza silenziosa ma insostituibile, si sono spesso delineate le sorti del mondo cattolico così come noi lo conosciamo. Sono cinque le vite raccontate in questo libro, che insieme compongono un secolo di storia del Vaticano. Sono l'archeologa ebrea tedesca Hermine Speier (1898-1989) e Pascalina Lehnert (1894-1983), segretaria di Pio XII e prima donna a partecipare a un conclave; Wanda Pó?tawska, amica del cuore di Giovanni Paolo II sopravvissuta ai campi di sterminio, e Madre Tekla Famiglietti, astuta staffetta da San Pietro a Cuba; e infine la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, voce femminista dell'Osservatore Romano. Dipingendo il ritratto di queste preziose suggeritrici, la giornalista Bénédicte Lutaud scrive al contempo anche un avvincente racconto di palazzo, dei rapporti internazionali che legano la Chiesa al resto del mondo, da Roma a Cuba, passando per Polonia, Germania e Stati Uniti. Un'inchiesta affascinante, attenta alla ricostruzione storica ma sempre ispirata da un profondo spirito di empatia con i suoi protagonisti (e, soprattutto, protagoniste), che affronta da una prospettiva inedita la questione femminile all'interno della Chiesa.

