
La montagna simbolicamente riunisce il cielo alla terra, per questo in ogni mitologia e religione è considerata sacra, collocata al centro del mondo. Il libro rappresenta un'autentica spedizione, attraverso montagne sacre e cosmiche, che si svolge a tappe. Nella prima si seguono le linee essenziali del pensiero orientale invitanti all'ascesa del monte Meru, del Kailash, del Taishan, del Kunlun, del Koya, del Fuji. La seconda tappa è la ricerca degli influssi mesopotamici, persiani ed ellenici, con la ziqqurat, il picco di Hara, l'Olimpo, che confluiscono sulla cima del Nemrud Dagi. I grandi monoteismi si rivelano sul Sinai, sul Monte delle Beatitudini, sulla Montagna della Luce; aspirano al Qaf. Nella terza i sentieri reali, che non sono mai tali, scompaiono per lasciare spazio a mistiche salite interiori. Il fine dell'intero percorso è avvicinarsi al vuoto e al silenzio: peculiarità della montagna e cuore di ogni insegnamento profondo.
Dopo Augusto non c'è stato imperatore romano che abbia regnato più a lungo di Costantino il Grande (306-337 d.C.) o che abbia fatto scelte di maggiore portata rivoluzionaria. Arnaldo Marcone traccia il ritratto a tutto tondo di un imperatore della cui azione forse non si sono ancora colti a pieno tutti gli aspetti di novità: fu Costantino infatti a dare all'impero una nuova religione, una nuova capitale, una nuova organizzazione dell'esercito. Non in tutti i campi gli arrise il successo; in particolare, disastroso fu il fallimento del suo disegno di fondare una dinastia personale con i suoi figli, né duratura si rivelò l'organizzazione da lui disegnata per il potere imperiale.
Le missioni organizzate dai gesuiti nei territori dell'impero portoghese nella seconda metà del '500 sollevano inedite questioni di carattere morale. Casi di coscienza e interrogativi sull'amministrazione dei sacramenti si inquadrano nel tentativo di stabilire un nuovo ordine in grado di replicare ai Tropici, anche con modalità aggressive e intransigenti, i principali caratteri delle società europee. Attorno al rito del battesimo si elaborano le teorie di legittimazione del colonialismo, al matrimonio si attribuisce il compito di integrare coloni e popolazioni locali, mentre la confessione si dimostra lo spazio privilegiato per colmare la distanza fra codici e norme dell'Europa cristiana e quelli di un mondo che si presenta all'espansionismo lusitano nella sua multiforme, sorprendente differenza.
Il volume è la raccolta organica degli scritti di uno dei maestri della storia del cristianesimo. In particolare i saggi sono dedicati alla Riforma e Controriforma, alle missioni in età moderna e contemporanea, alla spiritualità tra Italia, Francia, Spagna e Germania, con una sezione di studi di storia religiosa nel '900.
I saggi accolti in questo volume riguardano intellettuali cristiani del Novecento (teologi, letterati, storici) e la casa editrice Morcelliana di Brescia. Tessuto connettivo è il rapporto tra religione e cultura, che si esprime nella ricerca di una «fede pensata» e nell’aspirazione a una religione colta, in cui la religione deve essere illuminata dalla cultura e la cultura animata dalla religione.
Gian Battista Montini, Mario Bendiscioli, Giuseppe De Luca, Carlo Manziana, Igino Righetti, Nello Vian, Giuseppe Tovini, Giulio Bevilacqua, Carlo Colombo, Emilio Guano, Cesare Angelini: una costellazione di figure nelle quali si è declinata la ricchezza – spirituale e culturale – del cattolicesimo italiano contemporaneo.
Gli scritti raccolti in questo volume riguardano il ruolo dei laici nella comunità ecclesiale e sono stati ispirati (e provocati) dal Concilio Vaticano II. Nonostante l'alta qualità della dottrina conciliare sul laicato, la sua traduzione nella storia è stata finora inadeguata. Di più: si è creato uno iato tra gli alti principi teologici e la loro applicazione timida e senza nerbo. Di qui la necessità di riprendere la lezione del Vaticano II cogliendone la radicalità, senza edulcorazioni o estenuazioni. Questa raccolta di pensieri non vuole essere un cahier de doléance intriso di pessimismo, ma costituire piuttosto un invito alla meditazione e alla discussione. Vuole essere la testimonianza affettuosa e pacata, talvolta dolente, di un laico cristiano qualunque.
Un nuovo volume di Suor Margherita Marchione che corona il suo complesso lavoro di ricerca e raccolta su documenti e testimonianze della santità di Pio XII, in lingua inglese. Il libro contiene molti aspetti inediti della vita di Papa Pacelli, come la cronaca degli episodi più drammatici della Seconda Guerra Mondiale, o le testimonianze di molti che devono al Papa la propria salvezza e quella delle loro famiglie duranti gli anni dell'Olocausto.
In un discorso ormai divenuto famoso, del 22 dicembre 2005, Benedetto XVI ha visto nell'interpretazione del Concilio ecumenico Vaticano II e nella lotta tra due ermeneutiche contrapposte - quella "della discontinuità e della rottura" e quella "della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato" - uno dei principali problemi del nostro tempo. Secondo l'ermeneutica della rottura - che ha goduto spesso "della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna" con il Concilio ha avuto inizio una nuova Chiesa, relegando quella del passato tra i rottami della storia. In realtà quello che il Concilio ha inteso fare è una riforma, in cui il passato continua ad essere rispettato ed amato, e l'immutabile deposito della fede, cioè il Vangelo, viene riproposto in modo rinnovato, purificato, ed arricchito nella sua comprensione e formulazione. Pietro Cantoni affronta questo argomento con il distacco e l'oggettività di una teologia che vuole essere fedele alla Parola di Dio, al Magistero della Chiesa e alla metafisica classica.
Gli studi sul Concilio Vaticano II si arricchiscono di questo imponente Sommario: una visione d'insieme che darà un panorama per la ricerca autorizzata successiva, indicando a storici, teologi e studiosi piste mirate corrispondenti ai loro interessi scientifici. L'importante documento risulta composto di 4 Parti: la prima riguarda la Cronologia, la seconda le Persone, la terza gli Argomenti e l'ultima porta l'intestazione Varie. Il tutto rivela la sua ariosa e vasta struttura e un'immagine a conferma della grandezza dell'ultimo Concilio.
Questo volume raccoglie i contributi di 26 autori di fama internazionale, che hanno collaborato per approfondire al meglio l'insegnamento del Concilio Vaticano II sul rapporto tra primato pontificio ed episcopato. Il Concilio stesso diventa un tema del volume, infatti la maggior parte degli articoli qui raccolti trattano un aspetto della teologia del Concilio, rimandando ad altre tematiche ed esperienze ad esso collegate ed illustrando il carattere ecclesiale dell'ermeneutica conciliare. Questo lavoro desidera onorare la carriera di Mons. Agostino Marchetto, che lungo il suo percorso a servizio della Santa Sede, nella sua prospettiva di canonista, storico e vescovo, ha dato un enorme contributo alla ricerca storica e al discorso teologico sul tema del rapporto tra primato pontificio ed episcopato e sull'ermeneutica del Concilio Vaticano II.

