
Inquisizione: dal Medioevo all'Età moderna
Vittime e istituzione
Il significato istituzionale, politico e sociale di questi tribunali della Chiesa di Roma
Una raccolta di saggi che, con una riflessione di lungo periodo, ripercorrono la storia delle vittime, quella dell'istituzione e, più in generale, dei "tribunali della fede", dei loro rapporti con il potere e della loro influenza coercitiva sulla società.
Dalla quarta di copertina:
Negli ultimi cinquant'anni, la storia dell'Inquisizione è stata più volte riscritta, entrando a pieno titolo nella storia politica e sociale.
Dopo la storia delle vittime si è cominciato a fare una storia dell'istituzione e, più in generale, dei tribunali della fede", dei rapporti con il potere e dell'influenza coercitiva sulla società.
Il volume – che raccoglie gli Atti del XLV Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – presenta interventi di importanti storici dell'Inquisizione, o delle inquisizioni, in cui, con una prospettiva metodologica innovativa, si propone una riflessione di lungo periodo, dalla giustizia ecclesiastica medievale all'Inquisizione di età moderna.
Oggi il confronto tra medievisti e storici moderni è infatti ineludibile sia riguardo al problema delle fonti sia per una riflessione sul significato istituzionale, politico e sociale di questi tribunali della Chiesa di Roma.
Testi di: Marina Benedetti, Peter Biller, Elena Brambilla, Marina Caffiero, Andrea Del Col, Lucia Felici, Alessandro Guerra, Giovanni Grado Merlo, Riccardo Parmeggiani, Michaela Valente.
In questo libretto la studiosa Susanna Peyronel Rambaldi ripercorre la storia della nascita e dell'evoluzione della Riforma protestante in stretta continuità con il periodo storico precedente, di cui rappresenta tanto una parziale continuità quanto un significativo cambiamento.
Il cammino del giovane verso la libertà non sarà mai pacifico, ma tormentato da lotte e da opposizioni violente. Una fiducia indefettibile lo deve sostenere: la certezza della presenza di Gesù nella sua vita
Il presente volume è il catalogo della mostra che si tiene dal 22 novembre 2006 al 25 febbraio 2007 presso Palazzo Braschi a Roma.
Dalla restaurazione compiuta dal Concilio Vaticano II fino ai giorni nostri il Diaconato ha percorso un lungo cammino nel quale è avvenuta una graduale presa di coscienza della sua identità e delle sue potenzialità. In questo testo l'autore prende in esame proprio lo sviluppo del ministero diaconale, analizzando le ragioni che ne hanno determinato il rinnovamento e le modalità che ne hanno caratterizzato la realizzazione. Con il Concilio infatti è iniziato per il Diaconato un vitale quanto faticoso percorso su due fronti: da un lato l'approfondimento normativo da parte della Santa Sede e delle Conferenze episcopali, dall'altro la presa di coscienza delle diverse comunità che gradualmente si preparano ad accogliere questo ministero.
Il rapporto tra diaconato e liturgia illumina ed informa di sé tutte le dimensioni della vita e del ministero del diacono. La sua presenza all'altare della Parola e del Pane è una presenza di servizio che narra - nelle parole e nei gesti - le "meraviglie" della diaconia di Cristo Servo che si china qui ed ora sulla nostra storia. Il servizio liturgico del diacono, ed in particolare quello eucaristico, deve trovare il modo di esprimere il volto di Gesù incarnato nella storia e nella vicenda esistenziale dell'uomo per il bene di ogni fratello. Dobbiamo riscoprire la liturgia e viverla, o meglio celebrarla sinodalmente, perché possa davvero diventare luogo per eccellenza dell'incontro della comunità dei credenti.
In tempi in cui nella ricerca biblica e negli studi su giudaismo e cristianesimo antichi si indulge volentieri alla costruzione di teorie generali e locali tanto ingegnose e seducenti quanto inverificabili, negli scritti che Erik Peterson raccoglie e pubblica in "Chiesa antica, giudaismo e gnosi" si mostra che cosa sia la filologia storica, come sulla base di testi e temi - spesso marginali o stravaganti o imbarazzanti, per questo sempre poco praticati - essa consenta di ricostruire la pluralità dei mondi in cui il cristianesimo fece la sua comparsa e interagì con le culture circostanti. In Peterson la filologia è conoscenza di prima mano della letteratura greca e latina, cristiana e non, e soprattutto è competenza sia dei generi sia delle forme in cui la lingua della koinè s'incarna, come anche delle situazioni e delle funzioni sociali in cui generi e forme, motivi e pratiche ebbero a esplicarsi, combinarsi, combattersi, imbricarsi, ibridarsi e trasformarsi. Introduzione di Lester L. Field Jr.
Un'orazione chiama i sei Monaci Cistercensi (Padre Simeone M. Cardon, Padre Domenico M. Zawrel, Fra Albertino Maria Maisonade, Fra Modesto M. Burgen, Fra Maturino Maria Pitri, Fra Zosimo Maria Brambat) massacrati nell'Abbazia di Casamari, "Martiri dell'Eucaristia". È un titolo che dà alla suprema loro testimonianza una tonalità speciale: essi infatti sono rimasti nel convento, malgrado il pericolo, con l'unica preoccupazione di salvare e proteggere il loro tesoro più grande, il Signore nell'Eucaristia. Già consacrati a Cristo, insieme a Lui e per Lui hanno versato il sangue e come Lui hanno perdonato i loro carnefici.
Un ampio e documentato excursus storico sul Carmelo Teresiano lungo l'arco dei secoli.
Quale futuro per la Chiesa cattolica in Europa? Tra il 1986 e il 1993, mentre l'Europa cambiava il proprio assetto politico, Carlo Maria Martini fu presidente del Consiglio delle conferenze episcopali d'Europa e cercò di rispondere a questa domanda insieme ai vescovi di alcune grandi città europee, tra cui Godfried Danneels, Basil Hume e Karl Lehmann. Il libro, attraverso documenti inediti, traccia il dibattito interno alla Chiesa cattolica europea su tre grandi temi: il dialogo ecumenico, il significato di "nuova evangelizzazione" dell'Europa, l'attuazione della collegialità episcopale. Martini e il gruppo di San Gallo trovarono infatti nel Consiglio delle conferenze episcopali d'Europa un luogo dove elaborare un progetto di Chiesa in dialogo con la modernità, senza atteggiamenti di condanna, capace di proporre una fede vissuta da cattolici adulti in una società plurale. Quella del gruppo di San Gallo rimase però una linea minoritaria, che trovò crescenti opposizioni nella curia romana fino a essere scartata come opzione per il futuro della Chiesa in Europa.
La Chiesa nasce e cresce come realtà multiculturale e nei primi secoli le differenze erano parte integrante dell'esperienza vissuta, ma a partire dal V secolo numerose scissioni segnano la sua storia. Nel XX secolo si sviluppa, anche tra difficoltà e resistenze, il movimento ecumenico, cioè un cammino di ricerca di unità condiviso da molti cristiani e da molte Chiese, che riscoprono la diversità come una ricchezza da condividere. I capitoli di questo testo illustrano una breve storia ecumenica della Chiesa, incontrando le varie divisioni e giungendo al cammino di unità.