
Le norme morali inderogabili sono poche ma strategiche, in quanto formano un argine insuperabile contro quell'etica proporzionalistica secondo la quale sempre può esserci un bene maggiore a dar liceità a ogni comportamento umano. Un libro solidamente chiarificatore, scritto da un filosofo del diritto di Oxford (pp. 128).
Il primo profilo biografico di colui che è succeduto a san Josemaría Escrivá alla guida dell'Opus Dei. Ritratto di un uomo buono e cordiale, grande servitore della Chiesa anche attraverso i ruoli disimpegnati prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II (pp. 304).
Riflessioni sullo Spirito Santo. Ogni pagina è pervasa da un'intensa e sincera passione per la magnifica realtà dello Spirito e per i giovani destinatari del messaggio.
La lotta di Giacobbe con l'angelo, narrata in Genesi 32,23-34, è contrassegnata dall'interrogazione e dal combattimento nel suo svolgersi, dalla ferita e dalla benedizione nell'esito conclusivo. È una suggestiva metafora dell'esperienza dei mistici: tensione irrisolta e lancinante, che scava nella carne e nello spirito, trova la sua traduzione nella preghiera di invocazione e di richiesta, di adorazione e di appello. E in due abbandoni: quello del Dio, che sembra continuare a nascondere il suo volto alla casa di Giacobbe (Is 8,17) e che genera desiderio e nostalgia, fatica ed esasperazione, e quello dell'orante, che dice affidamento e riconsegna nelle mani dell'Altro. Addentrarsi nella mistica e nella preghiera nel '900 significa incontrare alcune grandi figure di donne: Simone Weil, Adrienne von Speyr, Edith Stein; significa incrociare teologia e filosofia, preghiera e bellezza, preghiera e poesia. Significa anche interrogarsi su una via che l'ecumenismo ha poco frequentato, perché la mistica testimonia "l'esistenza di una Ecclesia spiritualis che riunisce tutti i suoi, nella forza e nel trionfo di uno stesso paradosso" (H. Corbin); "i mistici di quasi tutte le tradizioni religiose si assomigliano quasi fino all'identità" (S. Weil).
A cura di Elisa Buzzi. Questi primi scritti di don Giussani, apparsi tra il 1951 e il 1964, contengono le idee-guida di un uomo che ha dedicato tutta la vita all'educazione di giovani e adulti. Con una certezza: che solo la proposta di un ideale adeguato alle esigenze infinite del cuore umano e di un impegno con esso è capace di muovere la sua libertà e di creare personalità costruttrici di storia.
GLI AUTORI
Luigi Giussani è il fondatore e presidente della "Fraternità di Comunione e Liberazione". Presso Marietti ha pubblicato: Porta la speranza. Primi scritti (1997), L'uomo e il suo destino. In cammino (1999) e L'io, il potere, le opere. Contributi da un'esperienza (2000). Avvenimento di libertà. Conversazioni con giovani universitari (2002).
L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno (1Cor 2,15).A questa profondità introduce Giovanni Moioli insegnando a leggere con intensa originalità l'inno del Veni Creator Spiritus. La verità cantata è come dispiegata, sciolta in un linguaggio puntuale che non indugia nel provocare, e al contempo sa far brillare molte delle mille sfumature dell'azione dello Spirito.
Affrontare i problemi quotidiani attraverso gli occhi della fede, solo così per l'autore sarà possibile cogliere in profondità il senso della vita, risolverne i conflitti e modificare gli atteggiamenti negativi.