
Piccolo opuscolo per imparare l'arte di vivere il tempo, perche imparare a gestire il tempo e imparare a gestire la vita Leggeremo pagine che parlano del tempo. Non del tempo atmosferico, ma del tempo cronologico: del tempo che penetra in ogni fibra del nostro essere e...lentamente ci sgretola. Sia ben chiaro: nessuna disquisizione filosofica, ma esclusivamente indicazioni concretissime per imparare l'arte di vivere il tempo. Arte fondamentale, perche imparare a gestire il tempo e imparare a gestire la vita. Lo stile e limpido, rapido, essenziale. Vi sono persone che hanno imparato a vivere cosi bene il tempo che in un minuto ne vivono tre. E cosi a trent'anni, ne hanno gia vissuti 90!. Il sogno nascosto nell'opuscolo e che i lettori aumentino, abbondantemente, il numero di tali persone.
Un opuscolo per migliorare l'autostima in tutti, ma soprattutto negli adolescenti che devono affrontare il difficile passaggio alla ricerca della propria identita. Chi non vede in se stesso un amico, muore di disperazione. E' con questa convinzione che questa raccolta di massime e pensieri guida i ragazzi alla difficile maturazione di una propria identita e alla fiducia in se stessi per affrontare la vita in piena consapevolezza.
Scritta sulla base delle testimonianze di coloro che hanno conosciuto direttamente Massimiliano Kolbe, questa singolare biografia ne fa emergere un ritratto a tutto tondo", avvincente, vivo e , a tratti, curioso. "
Per il suo impegno sociale, la testimonianza di vita evangelica nel contesto scristianizzato delle grandi periferie parigine degli anni Trenta del Novecento, per l'ampiezza dei suoi scritti anticipatori della «nuova primavera» della Chiesa, Madeleine Delbrêl (1904-1964) è diventata una delle grandi figure spirituali del nostro tempo. Recentemente, i vescovi di Francia l'hanno citata, insieme con santa Teresa del Bambin Gesù, come un «segno» che ci introduce nel terzo millennio. Il suo segreto: «Niente di meno e niente di più del Vangelo» per rischiarare e fortificare la propria fede in Dio e nell'uomo e vivere nel mondo come luogo in cui realizzare la santità.
Ogni beatitudine ha il suo commento e le sue riflessioni. Il tutto illustrato da composizioni artistiche di attualità che ne facilitano la comprensione!
Raccolta delle prediche che Padre Giovanni Vannucci teneva nella piccola chiesa delle Stinche. Quando padre Giovanni Vannucci chiudeva la Bibbia e cominciava a raccontarla, qualcuno, senza farsi vedere, accendeva un registratore. Era un clic quasi impercettibile, eppure si sentiva nella piccola chiesa delle Stinche dove si muoveva solo il fiato dei presenti: era il tasto che accendeva il futuro, quello che una volta premuto avrebbe portato padre Giovanni a parlare ancora. Questa volta per noi. Ora le sue prediche sono trascritte in questo libro.
Interessante volume sulla filosofia e teologia di Padre Leone Veuthey, con presentazione di Luigi Iammarrone. La pubblicazione dell'Opera Omnia di P. Leone Veuthey, francescano conventuale, a cura della Facolta Teologica di San Bonaventura in Roma, ci offre la possibilita di formarci un quadro completo della sua personalita di filosofo, di teologo e di grande conoscitore della teologia mistica. Il presente volume e il primo tentativo di dirne con linguaggio accessibile l'articolato discorso, che e inseparabilmente filosofico-teologico-mistico. Il libro getta luce sui tratti piu salienti di tale figura poliedrica.
Il "prendersi cura" è una dimensione fondamentale dell'esistenza umana, poichè attraverso l'autentica cura di sé l'uomo sa prendersi cura degli altri e del Dio che abita nella persona e nella comunità. I diversi contributi che costituiscono il libro - tramite la riflessione biblico-teologica e filosofico-esperienziale - meditano su un tema particolarmente fecondo per il mondo attuale in un tempo in cui la "cultura dell'umanità" non appare affatto ovvia, a fronte di un sempre più invadente interesse per ciò che è immediatamente riconducibile al binomio produzione-consumo.
Il filo conduttore delle meditazioni proposte dal teologo pakistano è quello dell'Incarnazione di Dio e del Mistero che accompagna la vita di Gesù nei suoi primi 30 anni di vita a Nazareth. La proposta di Emanuel Asi è quella di una spiritualità evangelica radicale, perché, dice "il Dio dell'incarnazione è straordinariamente ordinario: è umano, comune, semplice e laico". Questa "umanità" di Dio invita a scoprire un Dio che non ha più posto nelle formulazioni e strutture di potere. Il libro si rivolge a laici, sacerdoti, religiose e religiosi, che desiderano trovare una proposta spirituale nuova ed esigente.
È l'ultimo libro scritto da Maria Teresa prima di salire al Cielo.
Pagine gioiose, intrise di amore semplice per la SS. Vergine Maria,
un libro che diventa preghiera e che fa scoprire la necessità della Consacrazione quotidiana. Sappiamo che nella comunione dei Santi Maria Teresa ci è sempre vicina e con questo suo libro possiamo davvero sentire ancora i suoi insegnamenti e suggerimenti spirituali.
Dal testo:
2° - CHI È MIA MADRE?
“Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?»” (Mt 12,47-48).
Apparentemente sembra una domanda provocante! Pensiamo: come poteva sentirsi Maria sentendosi rifiutata dal Figlio, dopo che lo cercava fra la folla? Sembra che anche in questo frangente Gesù la voglia provocare, come a Cana quando l’aveva chiamata “donna”. Noi forse avremmo reagito riprendendo nostro figlio, ma Maria tace, riflette, ritiene tutto nel suo cuore per poter comprendere la volontà di Dio.
Maria è la Madre della misericordia.
Sembra apparentemente che Gesù, da quando ha iniziato la sua missione di annuncio del Regno di Dio si sia disinteressato completamente di sua Madre.
Lo aveva già fatto a dodici anni nel tempio di Gerusalemme quando, con un certo distacco, aveva detto a Maria le lapidarie parole : “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio!” (Lc 2,49). Poi a Cana, quando l’aveva chiamata “Donna” invece di Madre ed ora quando sua Mamma lo cerca e si sente dire: “Chi è mia Madre?”. Sembra irriverente da parte di un Figlio che si proclama Dio e che ci ha dato come comandamento di “onorare nostro padre e nostra madre” (Es 20,12). Ma tutto questo ha un significato che ci può sfuggire se analizziamo solo superficialmente questi avvenimenti. È l’amore per Dio che deve essere messo al primo posto! “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me” (Mt 10,37) ci ha detto ed è con questo significato che dobbiamo analizzare questi fatti. Gesù è un figlio obbediente, ma la volontà del Padre suo viene prima di tutto. La sua vita terrena ha una missione improrogabile, quella di manifestare le opere del Padre suo ed implica anche il distacco dalla Madre per unirla indissolubilmente a noi, suoi figli, donandocela, insieme a tutto se stesso, definitivamente dalla croce...