
La raccolta completa e inedita in forma di libro degli articoli e delle interviste che Divo Barsotti è andato pubblicando dagli anni ’50 fino ai nostri giorni su vari quotidiani e riviste. I testi spaziano sui grandi temi cari a Barsotti: il lavoro, i poveri, la libertà e l’obbedienza, il secolarismo e l’ateismo, il sacro, il sacerdote, l’homo religiosus dal quale guardarsi, la chiesa e la giustizia.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 – Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si è trasferito a Firenze, dove ha iniziato la sua attività di predicatore e di scrittore. Oggi è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, tra cui il russo e il giapponese: diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di San Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, formata da laici consacrati che vivono nel mondo e religiosi che vivono in case di vita comune; in tutto, circa duemila persone. Vicino per anni alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo, pubblicato quando questi santi della Chiesa orientale erano pressoché sconosciuti in Italia. Nel 1972 è stato chiamato a predicare gli Esercizi spirituali in Vaticano al Papa. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso. Ha predicato in tutti e cinque i continenti e ultimamente è stato inserito tra le dieci personalità religiose più eminenti del ‘900 in “Storia della spiritualità italiana”, curato da P. Zovatto (Edizioni Città nuova). È morto il 15 febbraio 2006.
II giovani domandano: Ma cos'è la vita? Sesso o amore? Quanto conta la bellezza? Ci vorrebbe una scuola. Contro la droga? Ma cos'è la felicità? Figli dei nonni? Paura del presente? Perché i padri non fanno i padri? Mal di vivere, voglia di morire? L'Aids piove dal cielo? I cattivi maestri? Possiamo andare in discoteca? La tivù è il diavolo? Gli ultimi saranno i primi? Dove nasce la pace? Don Mazzi risponde nel suo modo che non propone verità dogmatiche ma questioni aperte, con ironia e provocazione, parlando ai ragazzi e ai genitori. Uno spaccato della società giovanile, con qualche speranza: quella del somaro!
L'autore del presente volume sostiene l'innovativa tesi secondo cui l'altruismo è possibile se cambia il vocabolario con cui esprime il rapporto dell'io con l'altro. Partendo da questa logica l'autore si chiede se sia possibile parlare di santità e di amore altruistico e indaga sulle possibili conseguenze dell'introduzione nel vocabolario del verbo perpatire applicato alle dimensioni fondamentali della sofferenza umana.
Questo sussidio, rivolto direttamente ai giovani e ai loro animatori, e un prezioso strumento per riflettere e discutere su temi di grande importanza per la crescita e la maturazione personale. Uno strumento utile anche per il lavoro di animazione e di guida. I tre verbi all'infinito del titolo chiariscono bene la natura del libro, e il sottotitolo ne precisa meglio i protagonisti, ossia i giovani, in un'eta nella quale le tre operazioni" che sono a tema del libro sembrano piu delicate e decisivie che non in altre stagioni della vita di una persona. Il libro alterna il registro esistenziale tratto dalle vive impressioni dei giovani, con la riflessione che consolida le emozioni e indica e propone la meta del valore cristiano. Si riflette, cosi, sulla scelta giusta da fare da parte del giovane, e sulle difficolta di tale scelta; su come aiutare i giovani nelle loro scelte di vita, uno dei problemi piu urgenti della pastorale di oggi; e poi ancora il libro parla di educazione dei giovani alla fede, di Eucaristia, di fidanzamento, di annuncio e di testimonianza. "
Ricca di citazioni e di richiami alle fonti questo libro è una vera e propria antologia critica sull’uomo e scrittore Pavese. L’autore non parte da una tesi precostituita ma, spinto dalla passione e dalla sicura frequentazione dei testi, presenta un affresco fedele e particolareggiato della visione che della vita, dell’uomo e del suo destino aveva quest’animo così sensibile e geniale.
La disperazione di fronte alla realtà (non lo stupore) è l’amara conclusione a cui arriva il pensiero di Pavese, vinto dalla convinzione che l’uomo è solo e che gli ideali alla lunga non reggono: l’amore è dolore, l’amicizia è ingannevole. Ma, pochi giorni prima del suicidio annota sul suo diario: “O Tu, abbi pietà”.
Il segno caratteristico di tutta l'opera di Dino Buzzati consiste in un'ostinata ricerca, un continuo dialogo con l'"Oltre" percepito, pre-sentito come una dimensione ineffabile ma reale, non estranea alla vita di tutti i giorni e dalla quale Buzzati coglieva i misteriosi segnali di un altro mondo, in continuo dialogo con il nostro. Questa "posizione religiosa" è la traccia visibile che segue l'autrice per comporre in questo libro la biografia di Dino Buzzati. Il libro fornisce tutti gli elementi per una conoscenza essenziale di Buzzati (cronologia della vita; bibliografia) ed è impreziosito da alcune riproduzioni di scritti e disegni, concessi dalla vedova Buzzati, e da alcune foto dello scrittore.
Scoprire la Realtà divina che permea l'uomo e l'intero Creato è quanto di più emozionante e travolgente possa accadere all'essere umano. Partendo dagli insegnamenti dei più grandi maestri illuminati, questo libro ci guida nella meravigliosa ed entusiasmante scoperta della magia dell'Anima e della sua infinita forza realizzativa. In questo cammino di crescita, gradualmente, viene rivelato il divino potere del Cuore che, come una magica alchimia, istantaneamente ci unisce alla nostra Essenza creatrice, facendoci conoscere noi stessi e il potere di realizzare ogni desiderio. Svelare la magia del cuore significa scoprire il segreto della creazione, riportando alla luce quel processo naturale e spontaneo che unisce l'uomo alla sua Realtà spirituale, rendendolo artefice e creatore della propria vita.