
Il volume propone testi poetici e brevi riflessioni spirituali di Viviana, nonché foto della sua vita, dei suoi molteplici impegni e della sua malattia.
Destinatari
Per chi è interessato a conoscere esempi di vita cristiana.
L’autore
Viviana lisi è nata a Catania il 28 luglio 1975 da Salvo Lisi e Carmela Orlando. È entrata a far parte della Famiglia Camilliana Laica nell’anno 2003, nel corso di una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Acireale, presieduta dal Superiore Generale dell’Ordine Chierici Regolari Ministri degli Infermi, P. Frank Monks. È venuta a mancare il 20 gennaio 2007, dopo aver lottato con lucidità e dignità contro un terribile male.
Oggi siamo spettatori di un rapporto errato, e spesso stravolto, con il cibo; e attraverso di esso notiamo una relazione ambigua sia con il proprio corpo, sia con altre dimensioni della propria vita. Le forme in cui si manifesta questa patologia sono diverse: dal cibo come puro oggetto di consumo al cibo come realtà da combattere in quanto minaccia un’idolatria del corpo; al cibo, infine, come mezzo di distruzione del proprio corpo.Tutte queste forme evidenziano una difficoltà a relazionarsi con il proprio corpo e con l’interiorità del proprio essere.
Gli antichi monaci mettevano in guardia da un subdolo pericolo, all’apparenza innocuo: quello della gola. L’ingordigia con cui ci si pone in relazione con il cibo è simbolo della pretesa di possedere in sé la vita. Solo un equilibrato discernimento dei propri bisogni (di cui il cibo è metafora) permette di giungere al dominio di sé e alla libertà interiore. La terapia del digiuno aiuta ad aprire la nostra vita ai bisogni più veri e a comprendere che la vera fame è, in fondo, una dimensione dello Spirito: è la fame di Dio.
Il libro fa parte di una serie dedicata agli otto pensieri malvagi, tutti scritti da Adalberto Piovano.
Una riflessione colta e accurata sull'ingordigia,attuale più che mai in una società che vive un rapporto conflittuale con il cibo.
Mai come oggi, soprattuto in Occidente, si è vissuto un rapporto così complicato con il cibo.
Il volume farà parte di una serie dedicata ai pensieri malvagi, caratterizzata dalla forte identità stilistica, sia a livello di contenuti che grafico.
Destinatari
Un libro che si rivolge a un pubblico eterogeneo: laci, sacerdoti, credenti e non.
Autore
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiatiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova).
«La lussuria è concepire un’idea di voracità, rammollimento del cuore, una fornace di calori, un’accompagnatrice di idoli, un’azione infeconda, una forma adombrata, una relazione immaginata, un letto di sogni, un rapporto senza sentimento, lusinga degli occhi, impudenza dello sguardo, disonore della preghiera, vergogna del cuore, guida dell’ignoranza»; così scriveva Evagrio Pontico, a cui Adalberto Piovano si rifà in questo terzo volume della serie sugli otto “Pensieri malvagi”.
Un libro che si rivolge a un pubblico eterogeneo: laci, sacerdoti, semplici credenti e non.
L’ autore
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa trecento voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Città Nuova, Roma. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato i primi due volumi della serie “Pensieri malvagi”: Accidia e Ingordigia (2011).
Per parlare ai vinti, agli sconfitti, la tradizione in passato aveva elaborato un linguaggio semplice e steso un elenco di riferimento: i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi... la vedova e l'orfano. Figure simboliche pensate per annoverare qualsiasi situazione di povertà. D'altro canto lo stesso Cristo non ha avuto successo! La croce ha fatto di lui il primogenito dei suoi figli sconfitti. Ma il Vangelo non è un testo che invita al sacrificio per imitazione del sacrificio del Cristo ma è innanzitutto parola di salvezza, interpretazione della salvezza di Cristo, chiamata alla vita vera, sprone ad amare a dispetto di tutto. Questo libro si propone di ricordare a chi è rassegnato al dolore e alla sconfitta che Dio rivolge lo sguardo verso coloro il cui cuore è infranto per salvarlo.
«La tristezza è un inquilino dannoso, un confidente funesto, un anticipatore dello sradicamento, nostalgia della famiglia, un compagno dell’angoscia, un congiunto dell’accidia, un lamento esasperante, ricordo delle offese, oscuramento dell’anima, umiliazione morale, prudente ebbrezza, antidoto ipnotico, appannamento delle forme, un verme della carne, afflizione dei pensieri, prigione di un popolo».
Evagrio Pontico
L'autore Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa trecento voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium (Città Nuova). Con le Edizioni San Paolo sono in corso di pubblicazione i volumi della serie “Pensieri malvagi”.
Don Bernardo è stato un missionario nel senso più ampio del termine. Lo è stato con la sua parola, con la sua attività apostolica, con i suoi scritti, ma soprattutto con la sua testimonianza di vita. Un missionario che ha voluto percorrere le orme del grande Paolo di Tarso, del quale nutriva profonda ammirazione. Per molte persone è stato un'àncora, un punto di riferimento, sempre con il sorriso sulle labbra. Don Bernardo è riuscito a comprendere i messaggi della Provvidenza, a leggere negli eventi, piacevoli o meno, la volontà di Dio. In questo senso, ha saputo accogliere l'invito alla missionarietà rivolto verso la Russia, a quell'immenso Paese crogiolo di razze e di religioni che all'epoca (1989) si apriva lentamente alla libertà e alla trasparenza dopo decenni di comunismo. Erano gli anni di Michail Gorbaciov, della perestroika, della glasnost, della caduta del muro di Berlino e tutto questo non è passato inosservato agli occhi di don Bernardo, che si è reso immediatamente disponibile per la missione in Russia, dove ha svolto la sua preziosa opera pastorale dal 1990 al 2002 sotto la guida della gerarchia cattolica ricostituita da papa Giovanni Paolo II.
"Il libro di don Pierluigi Plata è certamente un libro per tutti, credenti e non, interessati a capire meglio come il messaggio di Gesù abbia tenuto il regno animale in grande considerazione, tanto da trasformare questi ultimi in simboli ricchi di significati. Soprattutto è un interessante nuovo punto di vista per coloro che hanno utilizzato come alibi la poca attenzione della Chiesa al mondo naturale per 'usare' tutti gli animali a seconda delle proprie necessità. Personalmente, ritrovarmi a riflettere su alcuni passi del Vangelo, accompagnata per mano da don Pierluigi che accende la luce su alcuni soggetti animali per troppo tempo considerati comparse insignificanti, è stato anche motivo per ritornare sulla parola di Gesù e sui suoi insegnamenti, che ci ricordano sempre l'importanza del rispetto di tutto il creato." (Dalla Prefazione di Licia Colò)
Il realtà quotidiana è piena di messaggi e le pagine di questo libro si ripromettono di offrire ai lettori i mezzi e gli orientamenti adatti per leggere questi segni.L'autore mostra la necessità di una continua limpidezza dei diversi livelli del nostro essere, come prerequisito indispensabile perché ognuno possa capire e compiere il vero scopo della sua vita.Questo libro ci insegna ad aprire gli occhi per ritrovare la purezza dello sguardo e del cuore e gioire per ogni segno d'amore.
Destinatari
Ogni credente interessato a conoscere in profondità il significato simbolico dei segni che accompagnano la nostra vita quotidiana.
Autore
Mariano Ballester, (1935), gesuita spagnolo, ha studiato psicologia dell'esperienza spirituale presso la Pontificai Università Gregoriana di Roma, per vari anni ha diretto il Centro internazionale di pastorale della preghiera (CIPO) di Roma. Collabora con molte riviste di spiritualità italiane ed estere ed è autore di varie opere, tra cui presso le Edizioni Messaggero: Iniziazione alla preghiera profonda (1987), Meditare è un sogno (1989). Da oltre vent'anni guida corsi di meditazione profonda.
Antonio di Padova è uno dei santi più fortunati dal punto di vista agiografico: il primo racconto della sua vita apparve in concomitanza con la sua canonizzazione avvenuta a neppure un anno dalla sua morte. Non si contano le biografie del santo che si sono poi susseguite lungo i secoli.Il presente volume mette a disposizione del grande pubblico il frutto di lunghi anni di studio e ricerca. La proposta, quindi, da una parte si raccomanda per la serietà e l'autorevolezza dei contenuti; dall'altra parte, per lo stile scorrevole e il linguaggio brillante, assicura una lettura piacevole e avvincente.Da queste pagine emerge il vero volto del Santo, che i suoi innumerevoli devoti conoscono quasi solo come prodigioso elargitore di grazie nei grandi e piccoli problemi della vita; ma che fu anche trascinante predicatore e ardente mistico, uomo di cultura e iniziatore degli studi teologici nell'ordine francescano.
Destinatari
Tutti coloro che desiderano leggere la biografia del Santo di Padova scritta con i pregi di una prosa sciolta ed estrosa e con la precisione della materia storica coscienziosamente controllata sulle fonti.
Autore
Vergilio Gamboso, minore conventuale, è tra i più noti e brillanti studiosi di temi francescani e antoniani. È autore di molte opere divulgative di contenuto storico e artistico, e cura in particolare la collana «Fonti agiografiche antoniane».
Perdonare non è mai scontato, nè semplice; richiede maturità, umiltà, consapevolezza del limite. Questo libro mostra una strada che dà sollievo a chi offre e a chi riceve il perdono.
Questo libro offre al lettore un aiuto per realizzare un dialogo personale con Dio, scrutando le Scritture e immergendosi nella sua Parola. Il tema scelto dall'autore è il tempo, ma anche la vita umana intesa come attesa gioiosa e operosa. Prefazione del Card. P.J. Cordes.
Raccolta di riflessioni tratte dagli editoriali della rivista San Francesco patrono d'Italia": propongono la convinzione che non esiste strada più solenne della vita di tutti i giorni per ridare bellezza alla nostra umanità attraverso sani pensieri, nobili gesti e soprattutto una fede coerente. "

