
Il testo rappresenta un interessante appello ad incedere nel cammino della vita per inoltrarsi fiduciosamente in quella dello Spirito; ad animarne il contenuto è il medesimo spirito che sollecita gli uomini e le donne di ogni tempo ad innalzare tutto il cuore e tutta la mente a Dio per unirsi a Lui. I lettori, coscienti che il culmine della vita in Cristo si realizzerà compiutamente nel secolo futuro, saranno sollecitati a riflettere sul problema di come instaurare un proficuo rapporto con Dio a partire dall'esistenza terrena. Se ci si chiede che cosa significhi in concreto partecipare dello Spirito, e come si possa cooperare con Questo per compiere la volontà del Padre, ci accorgiamo che l'invito assume la sua concretezza nella vita quotidiana, per tale ragione dobbiamo affidarci alle testimonianze di coloro che hanno sperimentato in precedenza la Sua presenza, per questo alludiamo all'esempio dei Padri della Chiesa indivisa. Il libro traccia una parabola patristico-biblica, in cui il punto di partenza è l'ascolto profondo della Parola, per farla penetrare sino alle nostre "fibre spirituali"; scopriremo che l'ascolto è spesso disatteso, sappiamo che ciò accadeva fin dai tempi apostolici, Gesù stesso riscontrò la durezza del cuore dei suoi fedeli, per questo motivo, ancora oggi, l'umanità impiega notevoli sforzi nel perfezionare questo tipo di ascolto, purificando il cuore e cercando il silenzio per far riemergere la Parola. L'approccio metodologico dell'autrice desterà sicuro interesse in tutti quei cristiani che forse si trovano infastiditi dai facili spiritualismi, o dalle pratiche che spesso confondono i piani del telos cristiano, che mira alla divinizzazione. La particolare suggestione offerta dall'analisi ha di mira il ridestare la ricettività allo Spirito Santo seguendo l'esempio dei Padri per "perfezionare l'imperfezione" umana, un ossimoro spirituale sul quale meditare.
Uno strumento indispensabile per i giovani e gli educatori che intendono partecipare alla GMG di Madrid e che vogliono scoprire come è possibile realizzare una vita buona, felice e riuscita. Un testo di meditazione che, a partire dal Vangelo di Giovanni, aiuta i giovani e gli adulti a comprendere più da vicino la missione che il Signore Gesù ci ha affidato, dandoci per primo l'esempio da seguire. Si prendono in considerazione le quattro virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza, illustrandone il fascino e invitando i destinatari delle meditazioni a metterle in pratica nella loro vita.
Cesare Massa, presbitero della Diocesi di Vercelli, è stato a lungo insegnante di filosofia e storia e direttore del bisettimanale diocesano. Autore di numerose opere di spiritualità e profondo conoscitore della cultura contemporanea, in queste pagine – che ripercorrono i tempi dell’anno liturgico e gli elementi essenziali della vita cristiana – riconduce il lettore ad ascoltare la Parola come messaggio d’amore rivolto da Dio a ciascuno di noi, “ uomini che egli ama”. Nella quotidianità del tempo può così pulsare una vita animata dallo Spirito.
Sono raccolti gli interventi più significativi del magistero del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, dal suo discorso inaugurale – autentico documento programmatico per un servizio di comunione – fino alla Via crucis composta per papa Giovanni Paolo II e da questi celebrata al Colosseo il Venerdì santo del 1994, passando per tematiche vaste e profonde quali l’ecumenismo, il dialogo con gli ebrei e le grandi religioni del mondo, l’ ecologia e la pace. È la testimonianza di un servizio reso a tutta l’umanità attraverso quello strumento della volontà di Dio che è il ministero del Patriarca ecumenico e, nello stesso tempo, un segno della gratitudine del Monastero di Bose verso Bartholomeos I per la paterna benevolenza e l’amicizia mostrata a più riprese, in particolare in occasione della sua visita a Bose il giorno di Pentecoste del 1994.
Bartholomeos I (Dimitrios Archondonis, nato a Imbros il 29 febbraio 1940), dopo essere stato Metropolita dapprima di Philadephia e poi di Calcedonia, nonché segretario del Santo Sinodo, il 2 novembre 1991 è stato eletto a succedere a Dimitrios come Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca ecumenico.
I dati delle scienze umane e la sapienza della tradizione cristiana si intersecano in queste pagine per illuminare i “luoghi” in cui ogni essere umano incontra le opportunità e i rischi della crescita: il corpo, la sessualità, la coscienza morale, il desiderio di vivere, la fede cristiana... Un percorso attraverso l’alterità che fa di noi dei soggetti , perché ciascuno non è mai tanto se stesso come quando è per gli altri. Un saggio di antropologia cristiana rivolto a quanti non rinunciano al difficile compito di divenire ogni giorno più umani e a coloro che in questa fatica li aiutano.
Jean-Paul Mensior, gesuita, è medico psichiatra e psicanalista. La sua formazione e la sua esperienza l’hanno condotto a un quotidiano confronto con educatori, formatori, padri spirituali, terapeuti, così come al contatto diretto con giovani e studenti.
Fin dall’antichità l’uomo ha avvertito il fascino e la paura della solitudine. Essa infatti può diventare maledizione quando si trasforma in isolamento, in separazione mortifera dagli altri, ma può essere invece occasione cruciale per aderire alla realtà e inserirsi nella storia, fecondo luogo di crescita e di comunione con tutto il creato. Ascoltando esperti di varie discipline, attraverso queste pagine siamo condotti a scoprire il senso umano e cristiano del la solitudine, e a comprendere il messaggio che instancabilmente trasmettono all’umanità intera tutti coloro che lungo i secoli hanno riconosciuto nel nascondimento e nella solitudine il modo loro più consono per portare a pieno compimento la propria umanità e la vocazione ricevuta mediante la grazia battesimale.
La luce del mistero e' la ricerca dei sottili legami che intercorrono tra il sogno e la realta', inseriti all'interno della spiritualita' cristiana. Emergono nell'opera affascinanti connessioni tra le suggestioni della filosofia cristiana e quelle di una letteratura, anche di tipo teatrale, tesa allo scandaglio delle profondita' teologiche. Il mistero, in questo contesto, diventa la chiave per avvicinarsi alla comprensione dell'esistenza umana.
Dopo le Lettere dal deserto, Carlo Carretto si rimette in cammino, da solo, con nella bisaccia il pane e la Bibbia. Per portarsi al di là del tempo "senza cercar di sfuggire a quella tremenda impressione che provai quando venni giudicato sulla faccenda delle due coperte negate al povero: il giudizio dell'amore! Tanto è una strada che primo o poi dovrò percorrere. Meglio affrontarla subito perché ciò che conta è amare". La prima parte del volume presenta sette meditazioni sui temi della fede, della speranza e della carità senza distinguere l'amore di Dio dall'amore verso il prossimo. Nella seconda parte, attraverso l'unione di questo amore, sette meditazioni sulla famiglia e sul lavoro. Al centro del libro, la preghiera: a partire dall'invocazione infantile fino alla contemplazione infusa. Seguono, al termine del cammino, tre meditazioni sul tema della carità che è la dimensione divina dello stesso amore. In appendice troviamo, inoltre, un testo prezioso: una piccola guida per la lettura in solitudine della Bibbia.