
la promessa della nuova alleanza realizzata dalla volonta del padre e dall amore dello spirito santo mediante l incarnazione del verbo nel seno della vergine bianca dell incarnazione, e perpetuata nella santa madre chiesa durante tutti i tempi.
UN ALTRA SERIE DI MEDITAZIONI DELLA FORNDATRICE DELL OPERA DELLA CHIESA SU CRISTO E IL SUO SIGNIFICATO SACERDOTALE. IL MISTERO TRASCENDENTE DELL' INCARNAZIONE, CAPACE DI CONTENERE L'INCONTENIBILE, E`ALLA B ASE DELLE RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO DELLA CHIESA E DEL CRISTO DI MADRE TRINIDAD DE LA SA
L'astrofisico vietnamita Trinh Xuan Thuan ricostruisce in questo libro divulgativo la grande odissea del Vuoto. Parte dall'invenzione dello zero, ci fa vivere la nascita della scienza sperimentale con Galileo e Pascal, quindi ci conduce fino alla fisica contemporanea Che cos'è il vuoto? Di che cosa è fatto? Perché ci fa paura? Non è facile per l'uomo, soprattutto quello occidentale, pensare e accettare il nulla. Eppure interrogarsi sulla sua natura pare inevitabile. Lo hanno fatto, e continuano a farlo, filosofi e matematici, scienziati e teologi, poeti e premi Nobel, cercando di tessere intorno horror vacui una storia plausibile. In queste pagine l'astrofisico Trinh Xuan Thuan ci conduce in una lunga cavalcata dalle origini ai giorni nostri attraverso la Bibbia e l'I Ching, Aristotele e al-Khwarizmi, la rivoluzione di Newton e le teorie di Einstein, la nascita della meccanica quantistica e la scoperta del Big Bang. La conclusione cui giunge è sorprendente: la fisica e la cosmologia contemporanee propongono una visione del mondo molto simile a quella delle maggiori tradizioni spirituali orientali che, invece di temere il vuoto, lo vivono come possibilità di mutamento, e dunque di vita. È nel dialogo armonico tra gli opposti -Yin e Yang, energia e materia, attrazione e repulsione - che si nasconde il mistero, insieme vuoto e pieno, dell'universo. Un mistero che ha a che fare con la scienza, ma anche con l'etica e con la politica. Perché se è vero che, come le particelle e gli atomi, siamo interconnessi nella grande rete del cosmo, la nostra felicità dipende da quella degli altri.
storia di femminismo, cattolico e laico,di donne alla ricerca di un antropologia della reciprocita, di una cultura dell equivalenza che non vede la realizzazione della donna nel suo divenire come un uomo, ma che mira all uguaglianza di valore. Firmare un millennio, anche al femminile, e`incontrarsi per cercare radici comuni. E questa e`la storia, raccontata dall'interno, di un incontro, tra femministe storiche e le suore, cominciato, tra molto stupore e poco affidamento dell'op inione pubblica, l'8 marzo de l 1996, passato per la conferenza dell'onu a pechino e che in qualche modo vuole continuare ancora. Storia di femminismo, cattolico e laico, storia di donne alla ricerca di un'antropologia della rec ealizzazione della donna nel suo divenire come un uomo, ma che mira all'uguaglianza di va lore ed alla reciprocita. Ma soprattutto e`storia di una scoperta reciproca che vuole superare schemi del passato e preconcetti del presente per disegnare una rete tra d"
Il volume presenta in modo organico attraverso un contributo a più voci, la vita, la teologia e la spiritualità del monaco benedettino Henri Le Saux, che, arrivato missionario in India nel 1948, ha prima fondato l'ashram cristiano di Shantivanam e poi condiviso la vita dei sannayasin indù fino a vivere esperienze mistiche profondissime che rappresentano una pietra miliare del dialogo intrareligioso con l'induismo.
Perché l’uomo va in montagna? Che cosa lo spinge a camminare per ore, ad arrampicarsi su pareti impossibili e a rischiare la vita? Chi e che cosa cerca lassù, in quei luoghi alti e austeri? La montagna è il luogo del silenzio, della meraviglia, del limite e il luogo privilegiato da Dio per rivelarsi e parlare all’uomo. In questo libro l’autore opera una sintesi tra letteratura teologica e letteratura di montagna svelando come la montagna parli al cuore dell’umano in modo unico e singolare. L’uomo che ama e va per le montagne cerca di dare un senso profondo alla vita, di placare una sete di spiritualità mai sopita e oggi più viva che mai.
Destinatari
Tutti e in particolar modo gli amanti della montagna.
Autore
Alberto TREVELLIN (Padova 1988), laureato in scienze religiose prima a Padova, poi a Venezia, è insegnante di religione. Sostiene che i bambini salveranno il mondo e che senza di essi non potrebbe vivere. La mattina, quando si sveglia, guarda verso il monte Grappa, per il quale ha un amore smisurato. Ama camminare tra le alte cime delle Dolomiti, correre in mezzo ai boschi, andare per sentieri sconosciuti. È sposato con una donna che crede affidatagli da Dio e ha due bambine bellissime quanto vispe.
La corsa come ricerca spirituale e forma di ascesi, la corsa come preghiera. Partendo dalla sua esperienza personale, dal suo correre fin dall’infanzia, l’autore approfondisce il significato teologico della corsa, di alcune eminenti “corse bibliche”, degli aspetti più spirituali e ascetici che riguardano il correre. Suggerisce che questo gesto atletico, vissuto in una determinata maniera, può divenire esperienza spirituale profonda e preghiera integrale, capace di coinvolgere l’uomo nella sua totalità. Una domanda, infatti, percorre tutto il libro: dove va l’uomo che si mette sulla strada e sui sentieri? Qual è la sua meta? Cosa vuole raggiungere attraverso la fatica e la bellezza delle sue falcate? Verso cosa o verso “Chi” sta correndo?
La prima parte del volume, dedicato alla vita religiosa e consacrata, propone una serie di riflessioni suggerite dalle situazioni del vivere quotidiano. La seconda parte, più interpretativa della creazione, è offerta a conferma indispensabile per dare credibilità a uno stile sereno di abitare il mondo, che Dio offre alla nostra fatica ma anche alla nostra contemplazione.
Un itinerario sulla traccia della vicenda di Gesù per esplorare la segreta aspirazione che attraversa la vita di ogni uomo. L'intento di questo breve saggio non è presentare un'analisi esegetica: si avvale di studi esegetici per esplorare un'esperienza unica, per misurarne il significato nella sua incomprensibile esemplarità. Un incontro per rapide suggestioni con la figura di Gesù, per avvertirne il richiamo, per sondarne il mistero.