
«Che ne è dell'uomo nell'era del compiuto dispiegarsi del dominio della tecnica? Quale immagine di uomo corrisponde al nostro tempo, contrassegnato da un vertiginoso svuotamento - un farsi astrazione - della realtà? Sono le domande che nei primi decenni del '900 hanno tormentato le intelligenze più acute Weber, Spengler, Rathenau, Heidegger. Tra di esse sta di diritto Romano Guardi-ni con questo suo libro. L'autore fa del resoconto di un suo viaggio sulle rive del lago di Como l'occasione per una lucida esplorazione del movimento tellurico che stava trasformando l'immagine del mondo. La tecnica diviene qui problema filosofico: in essa ne va del senso della storia. Con disincanto Guardini ausculta i segni del tempo e, senza il rimpianto di passate identità, diagnostica il sorgere di una nuova «forma dell'uomo»: «Si ha l'impressione che si sia aperta una dimensione interiore che attiri a sé l'uomo [...] un raccoglimento che non neghi l'essere e l'agire della vita che ci attornia, ma sia nel cuore di questa».
«Il mistero del Natale, come annotava Hannah Arendt, allieva di Romano Guardini per un semestre a Berlino, si incrocia come il tema dell'"inizio": proprio "la nascita di Gesù è stata posta come un nuovo, costitutivo inizio, che è originariamente cristiano: un bambino è nato per noi". Egualmente il Capodanno rappresenta un "nuovo inizio". Certo esiste un inizio che subito svanisce, una volta attuato; è quello che i Latini chiamano initium, il punto di partenza nel tempo. Ma Guardini rivolge lo sguardo a un inizio più importante, quello che si mantiene e che i Latini chiamano principium, l'inizio che domina tutto ciò che verrà. Gustare il dono dell'"inizio" sia in quella nascita a Betlemme che richiama anche tutte le nascite, sia in quel nuovo anno. A ciò, in modo sapiente, ci introduce in questi bellissimi testi Romano Guardini.» (Silvano Zucal)
Un ritratto di san Francesco scritto da un maestro della spiritualità del '900. Ne emerge un'immagine di Francesco, della sua santità, come modello di fede per le inquietudini dell'uomo contemporaneo: un Francesco disegnato con lineamenti vigorosi, al di là di talune diffuse presentazioni di maniera. In brevi e affascinanti pagine, Guardini guida il lettore alla scoperta del mondo di san Francesco: la sua Assisi, il "Cantico", l'amore per Dio e le creature.
"Cosa c'è di più serio di una risata? Cosa c'è di più necessario di uno sguardo disincantato su ciò che non siamo, ciò che non vogliamo? Carlotta Gualtieri indossa i suoi occhiali speciali e fa una cosa rivoluzionaria: si guarda intorno e si fa una risata. Piccole virtù e adorabili vizi raccoglie aneddoti e massime, consigli improbabili e profonde verità". Dalla prefazione di Sara Scarafia
L'uomo si trova a casa sua, quando torna al proprio cuore e vive in sintonia con la sua identità più autentica. Ecco perché, la via del cuore può essere vista come il cammino comune di tutto il genere umano, che però assume per ognuno una forma diversa e un percorso particolare. Se la via del cuore parte da se stessi, la meta verso cui tende è però fuori di se stessi, per avanzare nel mondo verso Dio, è l'esatto contrario che finire con se stessi. Il ritorno al proprio cuore ha il potere di rinnovare l'uomo dall'interno, rendendolo capace di trasformare l'ambiente della sua vita quotidiana nel mondo di Dio. In questo libro, viene presentato e sviluppato per l'AdP in Italia il nuovo itinerario formativo, proposto per l'AdP ricreato a livello mondiale, contenuto nel documento "L'Apostolato della Preghiera, il cammino del cuore" pubblicato il 3 dicembre 2015, con i suggerimenti e l'approvazione di Papa Francesco.
L'uomo si trova a casa sua, quando torna al proprio cuore e vive in sintonia con la sua identità più autentica. Ecco perché, la via del cuore può essere vista come il cammino comune di tutto il genere umano, che però assume per ognuno una forma diversa e un percorso particolare. Se la via del cuore parte da se stessi, la meta verso cui tende è però fuori di se stessi, per avanzare nel mondo verso Dio, è l'esatto contrario che finire con se stessi. Il ritorno al proprio cuore ha il potere di rinnovare l'uomo dall'interno, rendendolo capace di trasformare l'ambiente della sua vita quotidiana nel mondo di Dio. In questo libro, viene presentato e sviluppato per l'AdP in Italia il nuovo itinerario formativo, proposto per l'AdP ricreato a livello mondiale, contenuto nel documento "L'Apostolato della preghiera, il cammino del cuore" pubblicato il 3 dicembre 2015, con i suggerimenti e l'approvazione di Papa Francesco.
Ci sono oggi molti uomini e donne, che vorrebbero leggere la Bibbia e apprendere a pregare, ma spesso si scoraggiano e desistono, perché non sanno come fare. Questo libro, iniziando con la Lectio Divina, intende mettere a loro disposizione una serie di metodi di preghiera, perché possano conoscerli e sperimentarli, fino a trovare la via della preghiera più adatta per ciascuno di loro. Per ogni metodo di preghiera viene proposto un esercizio, per iniziare a praticarlo.
Quando a me, vi parlerò qui della preghiera così come la viviamo nella lotta della nostra anima, cioè non ciò che è oggettivamente la preghiera, ma soggettivamente come noi stessi la viviamo, come chi prega sperimenta e riconosce la preghiera.
"Solo le persone affascinate dal bello presente nelle altre persone si affidano reciprocamente. Non è possibile separare la vita mistica, vale a dire l'unirsi delle persone nell'amore, dall'esperienza della loro bellezza, poiché la vita mistica avviene proprio in questa esperienza. Il bello avviene nella persona in quanto essa è orientata alla realtà che la trascende e che per questo rimane invisibile, poiché è senso della vita dell'uomo e costituisce l'essenza stessa della sua umanità. Il bello si manifesta nelle parole e negli atti dell'uomo. Il bello è Parola la cui presenza nelle parole e negli atti della persona umana li rende parole e atti nel pieno senso del termine." (Dal saggio introduttivo di Stanislaw Grygiel) Con un testo di Benedetto XVI.
Il racconto prende spunto dal famoso ritrovamento della mummia Oetzi sul ghiacciaio italo-austriaco del Similaun, sviluppano poi un personaggio e un percorso di vita immaginari che richiamano l’attenzione dell’uomo moderno su temi attuali. L’attualità degli argomenti descritti è appena accennata e lascia spazio alla fantasia del lettore per riflettere su situazioni abnormi che, per pigrizia e superficialità, siamo abituati ad accettare anche se inaccettabili – dalla condizione della donna allo strapotere del pensiero unico, dalla solitudine di chi ha il coraggio della diversità all’intensa esperienza del soprannaturale.
Oggi, lo stile di vita lascia pochi spazi di tempo adatti alla lettura ed anche chi ama leggere è spesso costretto a rinunciare. Un racconto breve, ma intenso e ricco, è più comodo e divertente di un polpettone alla lunga un po’ indigesto. Anche l’autore ne beneficia, riducendo l’impatto dell’opera e preservando energie per altri brevi messaggi, freschi e sorprendenti. A ridosso delle opprimenti routine quotidiane, l’importante è tener desta l’attenzione sui temi cruciali della vita, senza mai dimenticare chi siamo e dove siamo diretti: se il tempo è poco, non bisogna più sprecarne...
Note sull'autore
Marti Gruter è un quarto di Irlanda, un quarto di Sicilia, un quarto di Svizzera interna e un quarto di Emilia: una miscela davvero esplosiva. Un’infanzia immersa nella magica campagna orobica, studi classici nel capoluogo sconvolto dagli strepiti del sessantotto e un solo amore giovanile, definitivo. Dopo quarant’anni dedicati alla famiglia e al suo sostentamento con la libera professione, dalla disintegrazione di entrambe è scaturita un’avventura inattesa e il desiderio di condividere la pace ritrovata: raccontare di un arco di luce che affonda le sue origini nella preistoria e attraverso i secoli, scorre fino ad un futuro vicino, inquietante... illuminando il Senso della vita di ogni essere umano, fuori dal tempo e dallo spazio. Oltre i muri del luogo-comunismo, fuori dagli steccati del politicamente corretto e sulle tracce perdute della Verità, Marti Gruter propone al lettore le emozioni del suo originale “impressionismo” narrativo.