
In copertina, del celeberrimo quadro di Rembrandt Il ritorno del figliol prodigo, è riprodotto il particolare delle mani del Padre che abbracciano il figlio. Un osservatore attento nota che sono mani diverse: la destra è femminile, la sinistra è maschile. È un errore anatomico che esprime una grande verità teologica: nell’amore del Padre è presente anche la tenerezza della madre.
Questo libro, attraverso la lettura e il commento di alcune pagine del vangelo di Luca, aiuta il lettore a scoprire Dio come Padre di misericordia. E la misericordia nel linguaggio biblico è un termine tipicamente femminile, che allude all’utero materno e si traduce con compassione e tenerezza. È veramente bello scoprire che Dio Padre ha cuore e mani di madre.
Un sussidio per gli esercizi spirituali personali o di gruppo. Il tempo che ogni credente dedica ai suoi Esercizi, è un tempo prezioso, in cui entrare in sintonia con Dio, dialogare con Lui, vivificare la propria anima attraverso il silenzio e l'ascolto della Parola.
Un versetto biblico per ciascun giorno, commentato spiritualmente e corredato da un brano contemporaneo.
Una nuova raccolta di meditazioni nate di getto nella guida di Ore di adorazione eucaristica, raccolte e poi pazientemente limitate e incanalate per rispondere alle esigenze di un testo scritto. Raccolta di materiale per la preghiera personale e per l'animazione di momenti di preghiera di gruppo legato dal filo conduttore espresso dal titolo: Vogliamo vedere Gesu. Vogliamo: indica uno stato d'animo attivo, di decisione, di desiderio efficace. Vedere: e la nostra funzione piu grande, meravigliosa. Inizia sul piano fisico, ma continua indefinitamente su quello intellettuale ed emotivo. Gesu: quello che i primi discepoli vedevano era il Figlio di Dio, il Redentore. E quuello che anche noi possiamo vedere, nel fratello che ci cammina accanto, e ancora Gesu.
Raccolta di catechesi sui Salmi penitenziali. Queste catechesi sui Salmi penitenziali vogliono farci ritrovaren quello che veramente è il valore grande della nostra fede e il nostro vivere di conseguenza. Dal momento che nessuno di noi è immune dalla tentazione, è urgente riaffermare che la grandezza dell'uomo è la fede, così come la grandezza di Cristo si è espressa nel suo abbandonarsi alla volontà del Padre.
Che cos'e la preghiera? Siamo davvero tutti chiamati a pregare?" Secondo l'autrice del libro, sembrerebbe di si: siamo tutti chiamati a vivere in consapevolezza il rapporto con Dio. " che cos'h la preghiera? Siamo davvero tutti chiamati a pregare?" secondo l'autrice di q uesto libro, sembrerebbe di sl: siamo tutti chiamati a vivere in consapevolezza il rapporto con dio. Rapporto fatto non solo di tempi e di momenti specifici (le preghiere), ma soprattutto di un atteggiamento costante e profondo di unione con lui (la preghiera). M a come arrivare alla preghiera del cuore, alla contemplazione attiva, alla adorazione-vita nella semplicita del quotidiano? A questo problemi cerca di dare una risposta questo testo: con un linguaggio piano, ora narrativo (le esperienze dell'autrice), ora discorsivo (l e sue riflessioni). Niccolina orlando costa, h nata a genova nel 1934. Si h diplomata assistente sociale nel 1956 e come tale ha lavorato una ventina d'anni. Nel 19 61 si e`laureata in scienze politiche. Nel 1965 si e`sposata ed ha avuto quattro figli. Attualmente e`in pensione e insegna cristologia all unitre di genova, oltre a dedicarsi a varie attivita di volontariato. Ha pubblicato con borl a (1985) la preghiera di coppia (tesi del diploma triennale in teologia spirituale conseguito nell 83 presso l istituto lombardo di pastorale) e in proprio la preghiera personale (1987), la preghiera di adorazione (1997) e le parabole di gesu`illustrate per bambini da ettore veruggio (1999). Uscita per i primi di maggio "
"Ogni mattina, quando mi sveglio, mi trovo di fronte all'immensità dell’amore di Dio e cerco di coglierne un frammento, per poi restituirlo al prossimo."
In questo volume gli autori ci offrono una lettura dei brani biblici proclamati nel corso del Triduo pasquale in chiave catechetica, ma assolutamente rigorosa riguardo all'approccio esegetico. Nella prima parte del testo, il continuo ricorso al mare magnum della tradizione ebraico-cristiana consente al lettore di immergersi in una comprensione della passione di Cristo assolutamente nuova, benché ancorata alla tradizione. Le appendici, poi, costituite da letture tratte dal magistero della chiesa e da brani delle letterature rabbinica e patristica, sono un ottimo strumento per la meditazione personale e la preparazione di catechesi e omelie in vista della celebrazione del Triduo pasquale.
“Penso che il buio nel quale la tua cecità ti ha avvolto ti abbia fatto trovare la luce, che è il tuo silenzio. Ho intuito il tuo segreto, trasformare il buio in silenzio: due vuoti per accogliere, due vuoti che accolgono e accolgono indifferentemente la paura o la gioia, il buio la paura e il silenzio la gioia.”
dalla presentazione di Arturo Paoli
Un viaggio nelle dimensioni di ciò che non si vede con gli occhi, guidati da un cieco. È questa la straordinaria avventura di Invisibile agli occhi: il percorso di vita di Wolfgang Fasser che non si è fermato sul suo limite, ma lo ha utilizzato per orientarsi verso altre dimensioni che sfuggono alla nostra vista.
Il giornalista Massimo Orlandi accompagna questo percorso, le sue parole ci restitui- scono i passi di Wolfgang mostrando quanto la sua vita ci riguardi e ci coinvolga.
Introduzione
Questa volta ripartire è stato più semplice. Lo doveva essere, per maggiore convinzione e maggiore esperienza, ma anche per tutto quello che negli anni precedenti abbiamo seminato e poi raccolto. Ed è vero, è sempre importante non voltarsi indietro. Ma quante cose che ci confortavano delle prime due tappe del nostro cammino: i tanti ospiti contenti di avere partecipato, le riflessioni che hanno lasciato un’impronta, l’intensità degli incontri e la particolare aria che in essi si respirava…
Tante cose, davvero. Ma questa volta abbiamo anche potuto contare da subito su una parola capace di guidarci per tutti gli incontri del 2009. Una parola – e anche un’azione: ascoltare.
Ascoltare: un’azione umile, raccolta, a volte così timida che in apparenza non è nemmeno un’azione, piuttosto qualcosa che avvicina l’uomo a una ciotola che si riempie d’acqua. E che pure sa fare la differenza. Dono da accogliere, talento da coltivare, arte da svelare. Inizio e conclusione di percorsi di vita. Possibilità di stupore e di condivisione.
Proprio l’ascolto è stato il filo conduttore di quest’anno. Un filo esile, ma nemmeno tanto. Semplice, ma intenso, coinvolgente, mai banale.
Un filo che ci ha permesso di legare esperienze, storie di vita, professioni e culture.
In questo modo ci siamo lasciati accompagnare nel mondo del teatro e nella magia che unisce l’attore al suo spettatore, per poi scoprire le meraviglie della scienza che si interroga sugli spazi infiniti dell’astronomia così come sulle forme più minuscole della vita. Ci siamo interrogati su ciò che davvero ci chiedono i bambini ma siamo anche riusciti a prestare finalmente attenzione alle voci che emergono dalla nostra interiorità.
Questo è l’itinerario che abbiamo percorso con il terzo anno di Le parole e il silenzio, con la convinzione che, a pensarci bene,
né le parole e i silenzi avrebbero per noi alcun significato se non fosse per la nostra capacità di ascolto.
E non finisce qui, ovviamente. Siamo già pronti per una nuova sfida, un nuovo pezzo di strada da fare tutti insieme. Per un 2010 che anche questa volta dedicheremo a una parola della cui importanza per le nostre vite non siamo sempre consapevoli: lo sguardo.
Paolo Ciampi e Massimo Orlandi
In questo tempo di crisi dove è possibile trovare segni concreti di speranza? Verso quale futuro possiamo puntare la nostra vita?