
L'autore propone una riflessione spirituale sulla misericordia divina, esplorando il percorso che va dalla colpa al perdono. Sottolinea il ruolo della Vergine Maria e l'importanza di perdonare in ambito familiare. Concludono il libro due appendici: la prima riproduce passi sulla Divina Misericordia di santa Faustina Kowalska e la seconda, passi di santa Teresa di Lisieux.
La vita umana è un’avventura meravigliosa. Nonostante le difficoltà e le sofferenze che inevitabilmente vi s’incontrano, essa offre costantemente la possibilità di crescere in maturità, in amore, in libertà. Per farne l’esperienza, anziché cercare di controllare tutto nella nostra esistenza, dobbiamo renderci disponibili alle chiamate che Dio ci rivolge nel corso della vita e lasciarci condurre da esse. Attraverso gli incontri,gli eventi felici o difficili,i desideri che nascono nel nostro cuore e l’eco suscitata in noi dalla sacra Scrittura, il nostro Padre celeste non cessa mai,in maniera discreta,misteriosa ma reale,di invitarci a uscire dalle nostre chiusure, a scegliere la vita, a dispiegare tutte le nostre capacità di credere,di sperare e di amare per diventare pienamente uomini o donne.
AUTORE Jacques Philippe,è membro della Comunità delle Beatitudini dal 1976,all’interno della quale ha varie responsabilità. Sacerdote dal 1985,è autore di numerose opere di spiritualità,e predica ritiri in Francia e all’estero.Di lui le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato:La libertà interiore, La forza della fede della speranza e dell'amore(2007).
La pace del cuore è una condizione necessaria per la crescita della nostra vita spirituale. Come trovarla e custodirla? Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità ci guida attraverso 9 meditazioni ad accogliere la pace interiore in tutti gli aspetti della nostra vita.
La fede è estremamente feconda e bella poiché ci mette direttamente in contatto con Dio ed è la vera forza che ci permette di appoggiarci a Lui. Come custodirla e alimentarla? Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come "Imparare a pregare per imparare ad amare", "Ritrovare la gioia di pregare" e "Accogliere la pace ci guida attraverso 9 meditazioni" aiuta a coltivare la fede, dono di Dio a ognuno di noi, forza potente per affrontare i dolori e condividere le gioie della nostra vita. Un libro per chi ha poco tempo, da leggere a casa o in vacanza, in metropolitana o sul treno... anche solo dieci minuti al giorno.
Spesso si dice: "Vorrei dire una preghiera, ma non ho tempo". È vero, in un mondo sovraccarico di attività come il nostro, la difficoltà è reale e non può essere sottovalutata. Va notato, tuttavia, che questo non è sempre il vero problema. Piuttosto è importante sapere cosa conta davvero nella nostra vita. Troviamo sempre (o meglio prendiamo!) il tempo per fare ciò che consideriamo vitale. Prima di dire che non abbiamo tempo per pregare, cominciamo a interrogarci sulla nostra gerarchia di valori, su ciò che è veramente importante per noi. La preghiera mi darà la grazia di vivere ogni momento della mia vita in modo molto più fruttuoso. Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come Imparare a pregare per imparare ad amare, Ritrovare la gioia di pregare e Accogliere la pace.
Attraverso una serie di semplici lezioni sugli angeli, quest’opera si propone di suscitare un interesse autentico verso gli spiriti celesti, liberandoli dalle tante sovrastrutture con le quali vengono spesso presentati e farli così conoscere solamente alla luce di quanto rivelato dalla Sacra Scrittura e dettato dalla tradizione della Chiesa Cattolica.
Questo libro racconta la storia e la vita di J.H. Newman, dai primi anni fino alla conversione al cattolicesimo. Il punto di partenza del volume è la provocazione lanciata da Benedetto XVI durante il suo viaggio in Gran Bretagna nel 2010, quando ha invitato a guardare a Newman come esempio di cristiano che ha vissuto tutto il problema della modernità e a imparare dalle sue tre conversioni, che sono di fatto tre conversioni alla realtà. Gli autori di questo profilo della vita di Newman hanno giustamente posto l'accento sul tema del "reale" e dell'"irreale" come chiave per comprendere Newman. "Possano le parole di questo volume permettere al beato J.H. Newman di parlare a voi, oggi: e ancor di più permettere alla sua conoscenza e al suo amore per Dio di raggiungere, attraverso di lui, i vostri cuori." (Dall'introduzione di Richard Duffield)
Dio è il totalmente Altro, divenuto con Gesù il Dio con noi; la dimensione dell’alterità, poi, non riguarda solo la relazione con Dio, ma pure il nostro rapporto con gli altri, appunto. Pezzini indaga il tema dell’alterità alla luce del Vangelo, non per proporre «regole spicciole di comportamento», ma per leggere «alcune storie evangeliche con l’intento di illustrare metafore, abbozzare orizzonti di senso, suggerire disposizioni interiori che, se pure possono apparire non sufficientemente determinate, intendono però costruire gradualmente con le loro suggestioni quegli stati d’animo che possono poi orientare le scelte pratiche e spicciole della quotidianità» (dalla Premessa).
Pagine suggestive. Cariche di umanità. Ricche di spiritualità.
Questo libro comprende, con alcune modifiche e integrazioni, una serie di meditazioni pubblicate da Paoline nel 1995, in due volumetti: Il tesoro e la creta e Le ferite che guariscono. Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Ma il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una serie di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: "Quando sono debole, è allora che sono forte" (2Cor 12,10).
Il volume offre una riflessione su alcune caratteristiche del discepolo che emergono più chiaramente da questo Vangelo. Lo stile è sobrio, più vicino all'annotazione e alla suggestione che non al commento dettagliato. Una scrittura elegante e mai scontata, al servizio di una lettura e di una riflessione che possono essere personali, ma anche di gruppo.