
Un testo, in nove passi, per aiutare la persona a creare in sé le condizioni per affrontare la vita riprendendo in mano la propria storia. Ognuno si porta dietro una storia ferita, che blocca. Eppure ricominciare a camminare è possibile, se solo ci si stacca dalle proprie ferite, dalle malattie, dalle chiusure. Padre Gaetano Piccolo, con uno stile agile e immediato, offre una traccia e guida il lettore con semplicità in questo cammino, lo prende per mano e gli svela gli inganni e le maschere che ognuno indossa soprattutto per proteggere se stesso.
Padre Gaetano Piccolo ci accompagna durante l'Avvento, fino a Natale, con alcune semplici ma profonde riflessioni. Suggerendo al lettore una modalità di utilizzo, l'Autore offre parole per domani: leggere cioè la sera prima la liturgia e sottolinearne dei passaggi per il giorno dopo. Ogni giorno, dal brano del Vangelo, l'Autore fa emergere una parola che diventa sfondo della giornata. Dopo una riflessione, propone un impegno concreto e realizzabile per "vivere in attesa".
«Di tutte le Scritture sacre - diceva Origene - i Vangeli sono le primizie, e tra i Vangeli la primizia delle primizie è il Vangelo di Giovanni», un Vangelo che si rivolge in modo specifico a coloro che già credono, perché possano continuare a credere, a prendere posizione all'interno di quel grande processo contro Gesù, che l'evangelista racconta e che continua a ripetersi nella storia. Queste pagine accompagnano il lettore a prendere in mano la sua risposta di fede, il suo decidere in profondità da che parte stare, il suo passare interiormente dal desiderio al dono, dalla ricerca alla consegna, dalle tenebre alla luce. Il commento spirituale all'intero Vangelo di Giovanni si chiude, per ogni brano, con L'ora sesta: uno spazio fatto di domande grazie alle quali, ognuno, sostando sulla Parola, può conoscere meglio anche se stesso.
Nella vita tutti attraversiamo, prima o poi, momenti in cui ci sentiamo bloccati, scoraggiati. E arrendersi sembra essere la diretta conseguenza di motivazioni lasciate andare... Quando si perdono le motivazioni si volatilizza anche l'entusiasmo per andare avanti, magari perché siamo delusi o perché non ci sentiamo capiti. Il profeta Elia ha vissuto e affrontato queste dinamiche, cercando di recuperare, con fatica, lo slancio per portare a compimento la propria vita e annunciare la parola di Dio. In questo tempo, confrontarci con questa figura può essere un esercizio spirituale per ritrovare coraggio. Ogni capitolo del libro comprende un commento a un testo del ciclo di Elia, un approfondimento su una tematica specifica emersa dal racconto e si conclude con alcune domande per aiutare la meditazione.
Cosa conta veramente, per noi? Durante la pandemia di Covid-19 abbiamo rinunciato a molte cose, in nome della salute. Eppure, se andiamo a ripercorrere la storia del termine "salute- (dal latino salus), ci accorgiamo che i cristiani hanno deliberatamente modificato il suo significato, spodestando l'accezione di salute fisica in favore del significato di salvezza. Di fronte a quello che abbiamo vissuto nel periodo della pandemia viene da chiederci se essa non abbia accelerato un nuovo cambiamento: il termine salvezza ha perso quasi del tutto la sua rilevanza e la salute del corpo ha riconquistato la sua centralità. Dal punto di vista cristiano non possiamo evitare di interrogarci davanti a questo passaggio, dal momento che siamo chiamati noi stessi a ritrovare, qualora ancora ci fosse, un significato adeguato e valido del termine salvezza, senza di cui la fede cristiana sarebbe ampiamente svuotata della sua consistenza
Dopo il successo di “Santa Teresina di Lisieux” e “100 parole per amare”, un testo che raccoglie le più belle citazioni bibliche e di grandi pensatori della Chiesa, insieme ai pensieri della nota autrice, sulla speranza e sulla capacità di sperare. Al termine, oltre a quello generale, l’indice alfabetico, degli autori e delle citazioni.
Voler amare è già amare.
L’autrice partendo da questa stupenda frase ci propone 100 parole per incontrare nella relazione il prossimo e Dio con una citazione scritturistica e una riflessione personale.
Un libretto da leggere e rileggere, da portare sempre con sè.
Un libro che apre il velo della vita quotidiana apparentemente semplice di Thérèse e ne racconta l'anima e la psicologia. Come in un romanzo, incontriamo una bambina capricciosa, addirittura difficile nei suoi rapporti con la madre, poi una fanciulla che lotta con una struttura psichica complicata e fragile, una giovane suora della quale la sua maestra delle novizie dice che è difficile e non promette nulla di buono. Alla fine si penetra in un mondo di miracoli: non della piccola Teresa, ma della divina Grazia che trasforma non soltanto l'anima di Teresa in un giardino, ma anche la sua psiche in una sinfonia d'amore. Leggendo le vicende spirituali e psichiche di Teresa si capisce che non esiste la santità come tale, ma esistono i Santi, ciascuno e ciascuna in suo modo originale e che la santità non è uno stato, ma un cammino dinamico verso una sempre più grande perfezione.
Questo libro composto da fogli sparsi come "piovuti da una fine tra aperta" raccoglie pagine scritte da don Gino come abbandonate alla storia, "affidate ad un futuro possibile".
Sogni e luminose chiarezza, avvenimenti e scelte, coscienza del limite e scoramento, fanno riemergere, con realismo e freschezza, la consapevolezza della sua vita giocata fino alfine con Gesù Cristo, Signore della Storia.
Con la venuta del Figlio di Dio sulla terra si assiste ad un salto qualitativo del concetto di «adorazione» e di «culto». Termina il culto legato a luoghi particolari e si inaugura il culto «in Spirito e Verità» (Gv. 4, 24). Si tratta di un culto che ha come principio vitale lo stesso Spirito Santo. Un culto offerto con tutta la propria vita così come lo ha vissuto Cristo stesso.
Per esercitare con successo la mediazione cui l'uomo è chiamato, basterà che egli risalga alla "struttura trinitaria" del suo essere, pienamente convinto che la soluzione ai problemi storici dell'umanità non va cercata chissà dove, ma è contenuta, sia pure in maniera implicita, nel mistero trinitario presente in ogni individuo. Di conseguenza, è importante che egli diventi, con l'aiuto dello Spirito, un'autentica "icona della Trinità".