
Un commento attualizzante
alle parole di Gesù:
“Beati i miti perché erediteranno la terra”
Il mite lo si nota per come incede, per il tono della voce, per come traversa l’oscuro, forte di una luce che non si sa bene da dove venga, un po’ come accade al vento di Nicodemo: non gli viene dall’alto ma emana, sbalorditiva, dalla terra. Il mite non è nei cieli ma quaggiù, tra noi: è uno di noi. Ci deve pur essere un motivo per cui riceve in eredità non il cielo ma la terra. Il mite è attivo, prima e dopo la prova, e anche se la sua condotta non è aggressiva, egli non accetta il male quotidiano, ma alla forza racchiusa nel male oppone un’energia di natura diversa ma egualmente intensa: una forza concentrata, riluttante all’aggressione ma non priva di ribellione.
Barbara Spinelli (Roma 1946) è una delle menti più acute e delle voci più autorevoli nel leggere in profondità gli eventi che segnano la convivenza civile in Europa. Editorialista del quotidiano La Repubblica, vive e lavora a Parigi. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Ricordati che eri straniero (2005).
Un'esaltazione della Creazione, dell'amore infinito di Dio verso le sue creature e del suo aiuto miracoloso.
Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, spiega il "Credo" frase per frase, con semplicità e competenza. L'accento è posto sulla bellezza dell'essere cristiani, del credere e del vivere la fede. Attraverso le parole del "Credo" il lettore riscopre la propria appartenenza a Cristo e alla Chiesa in una dimensione di gioia, di luce, di pace e di speranza. Un libro capace di infondere nuovo vigore ai cristiani un po' stanchi e di indicare la via verso la felicità. Presentazione di mons. Michele Giulio Masciarelli.
Biografia del Santo di Padova, scritta con i pregi di una prosa sciolta e gradevole, ma precisa nella materia storica, minuziosamente controllata nelle fonti.
La vita divina ricevuta nel battesimo ci comunica “un’intelligenza rinnovata in Cristo”. Si tratta di un’intelligenza capace di abbracciare nella comunione personale anche la materia dell’universo, di un pensiero organico, di un’intelligenza capace di tener conto dell’insieme, di cogliere il significato delle cose, della storia, degli avvenimenti nella chiave della comunione realizzata in modo personale da Cristo. I primi cristiani, proprio perché cercavano di esprimere fedelmente la vita nuova ricevuta, sono apparsi nella storia come una novità culturale totale. La loro intelligenza si esprimeva attraverso una mentalità liturgica sacramentale e simbolica dove, più che argomentare si mostrava, più che dimostrare si celebrava la verità. Nella percezione simbolica del mondo si attinge alla profondità delle cose e nello stesso tempo si coglie la loro appartenenza anche ad un altro mondo. Contrariamente al concetto, che ha la segreta volontà di classificare, di possedere, di dominare, l’approccio simbolico rimanda sempre all’al-di-là del simbolo, a dove l’essere delle cose ha le sue radici nella vita divina. In un mondo che spesso riduce il senso degli esseri e delle cose al loro aspetto fenomenico e l’intelletto solo ad alcune delle sue dimensioni, è più che mai urgente che i cristiani imparino a pensare secondo la logica che è inscritta nel loro stesso battesimo.
Indice: Il mistero della conoscenza * “Trasformatevi, rinnovando la vostra mente” * La teologia simbolica * La bellezza cristologica * Cristo, Parola del Padre * Il mondo glorificato
In questo libro l'autore, partendo da brani di meditazione dei Padri, di scrittori, pensatori dell'Oriente cristiano e non cristiano, offre una serie di meditazioni sulla povertà.
'opera di p. Spidlik è frutto di tanti anni di ricerca e di riflessione. In questi anni, egli è andato a scavare nei campi della teologia orientale dei tesori dei quali, con una grande sensibilità alla cultura contemporanea, ha mostrato la rispondenza alle attese dei cristiani di oggi. Così ha rinnovato la strada per una sintesi culturale e teologica europea che superi la secolare spaccatura tra l'oriente e l'occidente, che sia capace di uno sguardo antico, ma che allo stesso tempo non si sottragga agli interrogativi di oggi. Questo volume, nell'occasione degli 80 anni di p. Spidlik, esce riunendo scritti suoi inediti e articoli di alcuni suoi discepoli che in questi ultimi anni si sono trovati a lavorare insieme a lui. Un ulteriore segno della fecondità della riflessione e della persona di p. Spidlik.
Indice: Intervista a p. Spidlik * Alcuni articoli inediti di p. Spidlik * Contributi di Rupnik, Cemus, Tenace, Marani, Zust, Campatelli.
Uomo di Dio» è il modo in cui Atanasio chiama Antonio, riconosciuto come proprio capostipite dalle generazioni di monaci che dopo di lui si sono succeduti. Ma non è, «uomo di Dio», una metafora universale della vocazione cristiana?
Tale dinamica di identità/separazione con tutto il popolo cristiano è una di quelle che attraversano la vita religiosa. Nella tradizione antica, il monachesimo non è una condizione a parte, propria ad una categoria di cristiani, ma una sintesi emblematica del cristianesimo espressa in una forma particolarmente significativa e saporosa.
È per andare alle radici della vita religiosa e alle sue figure, che ancora oggi restano di ispirazione e di discernimento, che questo libretto vuole offrire un aiuto.
Indice: Introduzione * Vocazione alla vita nuova * La perfezione della natura umana - la vita beata * La vita ascetica * I voti religiosi * La vita nella preghiera * Conclusione.

