
Nell’ora più calda del giorno, mentre è in preghiera nella solitudine del deserto, l’integerrimo monaco asceta Zosima intravede qualcosa. Non è una bestia o un dèmone, ma una donna di cui scoprirà gradatamente la vicenda rocambolesca. Si chiama Maria, aveva condotto una vita dissoluta nella città di Alessandria e poi si era unita per caso a un gruppo di pellegrini in viaggio verso Gerusalemme. Convertitasi davanti al Santo Sepolcro, aveva deciso di vivere il resto della sua esistenza nel deserto come penitente. L’incontro con Maria trasforma Zosima, dando avvio a un paradossale cammino a ritroso nella sua via di perfezione e a una conversione che, scombinando i confini tra modelli maschili e femminili, gli permetterà l’accesso alla vera santità. Maria Egiziaca forse non è mai concretamente esistita, ma nella sua storia, che aveva evidentemente bisogno di essere raccontata, si sono riconosciute a partire dal VI secolo schiere di monaci e monache. Attraverso di essa scorgiamo il complesso mondo dei movimenti ascetici del primo millennio e le simbologie spirituali che hanno disegnato l’interiorità degli uomini e delle donne orientandone il cammino cristiano.
In queste pagine ci occuperemo dell'estasi non tanto come esperienza religiosa ma come esperienza emotiva. Ne parleremo come stato di coscienza umano, dal risvolto emotivo peculiare ma di dominio sostanzialmente comune. "Il nuovo mistico ha le sue estasi all'interno di aeroplani, tra la folla caotica e muta delle metropoli, sulla rampa di una scala mobile".
La Spiritualità traccia un cammino, è un modo concreto di vivere le situazioni umane di ogni giorno dando alla vita propria e a quella altrui (ai fatti, agli avvenimenti, alle difficoltà, alle gioie come ai dolori ecc…) un suo preciso significato…
Quindi, la tua spiritualità è la tua esperienza concreta di Dio, il tuo modo di vivere il rapporto con Lui, il tuo modo di crescere nella comunione con Dio e nel servizio dei fratelli. Il Beato Giovanni Paolo II, Terziario carmelitano, quasi confidando la propria spiritualità, disse che il carmelitano, "nella fedeltà viva e coerente all'orazione e alla vita di orazione, bisogna che raggiunga quella esperienza del Dio vivente che nella Chiesa è il suo titolo di nobiltà, la sua speciale vocazione, la sua missione di salvezza.
Un itinerario storico della spiritualita italiana, attraverso eventi culturali e religiosi, con particolare attenzione alla nascita dei movimenti ecclesiali, espressione di una spiritualita comunitaria.
La morte di un bambino di dieci anni è la perdita più innaturale che si possa immaginare. In questo libro intenso e profondo, Daniela Zuccolin, madre di Lorenzo, venuto meno per un assurdo incidente mentre nuotava, narra il suo viaggio attraverso il dolore, la memoria e il lento processo di elaborazione del lutto. La scrittura, inizialmente valvola di sfogo, si trasforma in un ponte tra il passato e il futuro, in un modo per sopravvivere al vuoto e restituire senso a una vita spezzata. Attraverso una narrazione intima e sincera, Daniela esplora il tabù della morte, la fragilità delle relazioni di fronte alla perdita e la necessità di nominare il dolore per affrontarlo. La sua è una testimonianza autentica che non offre risposte semplici, ma parla al cuore di chiunque abbia vissuto una perdita o voglia comprendere l'insondabile forza dell'amore, capace di resistere anche oltre l'assenza. Come ricorda l'autrice, in queste pagine non c'è «nessun prodigio terapeutico né guarigione miracolosa, semplicemente la cronaca di un processo che per fortuna e malgrado tutto continua a plasmare la mia vita e quella della mia famiglia, con la forza e le risorse di cui volenti o nolenti disponiamo». Un libro che è testimonianza forte di come può essere talvolta la vita: scritto con una cura che lascia emergere ora la durezza ora la delicatezza di tutto l'arcobaleno dei nostri umanissimi sentimenti.
Un singolare libro di esercizi spirituali, scritto da un teologo dotto e sensibile.
Il "Padre nostro" è al centro della vita cristiana: eppure corre il pericolo di essere reci-tato meccanicamente senza essere veramente compreso, rischia di diventare una litania senz'anima. Dobbiamo quindi chiederci che cosa significhi. Quando Gesù lo insegnò ai suoi discepoli, non voleva certo condannarli alla vana ripeti-zione. Anzi, ha vissuto così intensamente ciascuna delle sue richieste da condurci, attra-verso di esse, a un nuovo modo di vivere. Gesù ci offre la possibilità di pregare un Padre accessibile e compassionevole. E poi, dopo avergli chiesto di occupare tutto lo spazio della nostra realtà umana, ci dà il per-messo di chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Queste omelie sulla settimana santa sono state pronunciate al Cairo e a Beirut tra il 1961 e il 1975 in occasione di unaserie di conferenze sulla Passione di Cristo. In anticipo rispetto alla sua epoca, la spiritualita di Maurice Zundel e tra le piu attuali soprattutto in occasione della Pasqua. Lascia intravedere la verita del cammino della nostra salvezza che passa per la Lavanda dei piedi per vivere l'Eucaristia nella sua pienezza. Le meditazioni di p. Maurice aiutano a rispondere ai quesiti esistenziali piu profondi, contemplando il mistero della Risurrezione di Cristo.
LE MEDITAZIONI DI UNA DELLE PIY FORTI PERSONALITA CRISTIANE DEL NOSTRO TEMPO.
la grande originalita di maurice zundel, la sua ricerca costante della profondita delle cose e degli esseri, emerge da questi suoi scritti.