
Lunario familiare è un libro che trasuda di eterno. L'autore attraversa il tempo e la storia degli uomini con tenerezza ed ironia, analizzandone in particolare il vissuto personale, osservandone le trasformazioni, alla ricerca della verità e di un significato da dare all'esistenza umana. Il testo è composto di parti poetiche e meditazioni spirituali che tendono a trasformare le esperienze in memoriale, tanto che ogni scritto o apparente divagazione rappresentano un chiaro annuncio della presenza di Dio nella ferialità dei giorni. L'obiettivo del libro è un invito per l'uomo a decelerare, a rallentare la sua corsa, talora insulsa, comandata solo a produrre e consumare, un invito cioè a camminare al passo del sole per non privarlo della bellezza immutabile delle cose senza tempo perché diventino sue compagne di viaggio.
L'argomento scelto per questo studio è vasto, per l'estensione temporale in cui è destinato a svolgersi, e articolato per le inevitabili connessioni che esso mantiene con le diverse esperienze coinvolte nella sua rappresentazione e che l'autore riassume nel concetto di "Pensiero". Si trattava di definire una realtà, il "Pensiero", percepita come qualcosa di ormai separato dalla mente che lo elabora. Il pensiero si esprime attraverso la parola che diviene la voce del vero. La parola è rivelazione del pensiero che viene ordinato, vivificato, articolato dalla parola. Il libro segue il lungo corso del pensiero umano, comunicato e rappresentato dalla parola, e ci introduce in un mondo vastissimo e affascinante, che come un fiume scorre dalla sorgente fino al mare.
Il libro presenta in modo agile la vita e il "mondo" di santa Rita da Cascia ed è organizzato in diverse sezioni. Vita: un profilo biografico ripercorre la vicenda di santa Rita. Messaggio e simbologia: viene offerta una riflessione sul messaggio che si può trarre dalla sua vita e sui "simboli" che l'hanno contrassegnata (le api, la rosa, la spina...). Culto: si trovano informazioni utili sulla festa e sulla diffusione della devozione a santa Rita in Italia. Luoghi: il testo propone un sintetico tour guidato nei luoghi legati alla Santa, in particolare la Basilica e il Monastero.
La società postmoderna coltiva il culto dell'autosufficienza e del rifiuto di ogni forma di dipendenza. La prima relazione ad essere messa in crisi da tale mentalità è quella tra genitori e figli; la figura del padre, in particolare, è quasi sottovalutata sia come fonte di norme e comportamenti, sia come punto di riferimento affettivo. In qualunque modo venga intesa una simile tendenza, è ormai evidente la necessità di ripensare l'alleanza tra generazioni, stipulando un rinnovato patto tra padri e figli, per crescere insieme. L'Autore, in queste pagine, offre un'interessante pista di riflessione e possibili soluzioni che attingono sia al pensiero filosofico-teologico, sia all'esperienza di Francesco di Assisi, il quale, grazie alla scoperta dell'Amore gratuito del Padre dei cieli, è giunto a sanare ogni conflitto con il padre terreno e a recuperarne il valore nella vita fraterna.
Il volume - supervisionato dal Vicepostulatore della causa di Canonizzazione della Beata Speranza di Gesù, padre Massimo Tofani, fam - traccia, in modo agile e coinvolgente, un ritratto a tutto tondo della beata Madre Speranza: ripercorre la sua vita, le sue esperienze mistiche per concentrarsi infine sulla sua Opera: il Santuario dell'Amore Misericordioso. «La vita di Madre Speranza è stata una continua unione con il "Buon Gesù". Unita a lui ha dato vita a due Congregazioni Religiose, alla costruzione di collegi per l'educazione della gioventù più povera, case per la cura dei malati e infine l'opera più grande: il Santuario dell'Amore Misericordioso» (padre Massimo Tofani, fam, dalla Prefazione). A noi e al nostro tempo, spesso preda della disperazione, la beata Madre Speranza di Gesù insegna a vedere luce dentro ogni tenebra. Ci ricorda che siamo figli amati; ci fa presente il vero volto di Dio che è Amore Misericordioso.
Nadia Toffa (Brescia, 1979- 2019), inviata e conduttrice della trasmissione Le Iene, per anni ha condotto inchieste coraggiose su temi difficili e scabrosi, senza mai tirarsi indietro. Dal 2017 lottava con il cancro non nascondendo la malattia, anzi raccontandola come "occasione di rinascita" e motivo di speranza, infondendo coraggio a tutti.
Chi è il pellegrino russo? È un uomo come tanti, ha una casa, una moglie. In un attimo, il fratello, per gelosia, incendia la sua casa e la malattia gli porta via la moglie. Con la Bibbia nel suo sacco parte e si fa pellegrino alla ricerca di Dio. La guida del suo cammino diventa la preghiera: pregando incessantemente, egli sente la pace fiorire nel suo cuore e comprende che Dio non è lontano: vive in lui. Se anche tu sei alla ricerca di Dio, mettiti in cammino con il pellegrino russo e lo troverai!
Questo libro offre “risposte semplici, che non sono punti di vista dell’autore, ma che ricalcano la dottrina della Chiesa, fondata sulla Rivelazione e sull’esperienza millenaria della Chiesa, che da sempre ha dovuto fare i conti con la presenza e con l’azione del maligno, presenza che non viene citata come ‘spaventapasseri’ per bambini vivaci, ma che è documentata da tutta questa serie di delitti e di corruzione che ogni giorno ci assale” (dalla prefazione di don Giulio Giannini).
Il volume ripropone gli atti del convegno "La funzione e il ruolo del laico nella Chiesa e nel mondo", nel pensiero di don Divo Barsotti, organizzato a pochi mesi dalla scomparsa del sacerdote toscano, avvenuta il 15 febbraio 2006. Gli interventi di Caffarra, Prosperi, Radice, Invernizzi e Negri ci mostrano l'attualità della riflessione di Barsotti; il suo rapporto con i testi conciliari e il magistero di Giovanni Paolo Il; i punti di contatto con un'altra grande figura della Chiesa contemporanea, Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione.
Il libro "Divo Barsotti incontri e aneddoti" è un testo dove si raccontano aneddoti ed episodi della vita di don Divo Barsotti, per conoscerlo anche nel suo aspetto domestico, nella sua umanità... Del padre Barsotti esistono tanti libri scritti da lui, e certamente lo si può conoscere attraverso quelli, ma è importante anche ascoltare i ricordi di coloro che lo conobbero personalmente. Il libro "esce un po' dalle righe" e ci presenta un padre Barsotti vivo, arguto, profondo, a tratti anche divertente o commovente. Se i santi si riconoscono "dalle sfumature", come ebbe a dire uno scrittore spirituale francese, è importante leggere queste sfumature. Ne esce infatti un ritratto, godibile, brioso, sulla figura di don Divo, e naturalmente inedito. Nel testo c'è un capitolo, per esempio, sul suo rapporto con i treni (!), uno sul suo modo di fare la spesa al mercato, uno sui viaggi improvvisati decisi alle cinque del mattino... e tanto altro ancora. Queste testimonianze, se da un lato rivelano come in lui si percepiva la presenza di Dio, la forza dell'amore di Dio che animava ogni suo gesto e ogni sua parola, d'altro lato mostrano anche la sua dimensione umana, il suo carattere non facile, la sua personalità forte, ma soprattutto la sua umiltà. Le testimonianze raccolte suggeriscono che egli viveva realmente l'intimità con Dio, immerso "nella divina Presenza" anche nelle situazioni più quotidiane: i santi di ogni tempo erano realmente la sua famiglia e il Cielo la sua casa. Il Cielo tutto lui "lo portava nel sangue, lo portava nel cuore", e sentiva di essere "la Chiesa", come lo è ogni cristiano che apre il cuore al Mistero dell'amore. La santità non richiede doti eccezionali, ma, come don Divo ripeteva, un'apertura totale e incondizionata all'invasione di Dio. Ed è questo che può renderci tutti liberi ed eccezionali, come ha reso libero e davvero eccezionale don Divo Barsotti.
Mancava, nel vasto panorama delle pubblicazioni su questo tema dopo l'indizione dell'Anno Santo speciale della Misericordia, la comprensione di un semplice fatto: la Misericordia non è solo un attributo di Dio, ma il drammatico, ultimo appello che Dio manda all'umanità di questo tempo, secondo le famose rivelazioni a santa Faustina Kowalska, canonizzata da papa Giovanni Paolo II. Dunque, l'ineffabile dono della Misericordia divina è la lettura teologica del nostro tempo, l'interpretazione dei fatti che succedono, la via, la porta indicata, l'unica risposta. Ed è l'ultima. L'autore cerca di colmare questa lacuna legando il solenne appello del Cielo ad una possibile risposta immediata: la pratica della misericordia.
È certo che mai, in nessuna epoca, gli uomini sono stati così lontani da Dio, così sprezzanti della santità che egli esige; eppure, mai si è manifestata così chiaramente la necessità di essere santi. «In questi giorni apocalittici - scrive Léon Bloy - sembra veramente che soltanto un sottilissimo strato ci separi dagli abissi eterni... C'è una sola tristezza nel mondo ed è quella di non essere santi». In effetti siamo stati creati per essere santi. La santità ci è talmente richiesta, è talmente inerente alla natura umana che Dio la anticipa, per così dire, in ciascuno di noi, mediante i sacramenti della sua Chiesa, cioè con i segni mistici che operano invisibilmente nelle anime l'inizio della gloria. Ma come si fa ad essere santi? Riceviamo lo Spirito Santo, ma poi c'è un cammino da percorrere. Padre Serafino Tognetti, discepolo del Servo di Dio don Divo Barsotti, alla scuola della vita monastica, traccia un itinerario semplice ed esaltante, sulla base della Tradizione e delle vite dei santi, per mettersi sulla via, per ritrovare, con la santità, la propria felicità, che consiste nell'amare e nell'essere amati. Ne è nato questo libro agile e, diremmo, necessario, per rimettersi in cammino decisamente verso Dio. Sono i tempi che viviamo che lo esigono.

