
Perché domandare a Dio il bene se sappiamo già che egli è buono? Preghiamo per noi e per gli altri anche per ricordarci che non siamo dèi. Chiedere è fare relazione con Dio, in solidarietà con il mondo, dentro orizzonti di pace.
Un saggio illustrato che si legge come un romanzo, in cui Marcello Simoni svela i segreti nascosti negli affreschi che decorano l’abbazia, una vera e propria “Bibbia di pietra” in cui convivono diavoli, mostri ed episodi dalle scritture. Simoni rintraccia le fonti di questo labirinto di simboli, e suggerisce una lettura sorprendente di uno dei capolavori dell’arte medievale. Un viaggio - illuminato dai disegni dell’autore - nella bellezza di un luogo dal fascino immutato, che racchiude mondi letterari e artistici tutti da scoprire, rivelati dalla scrittura appassionante dell’autore italiano di thriller più tradotto al mondo.
Parole dell’itineranza francescana, sprigionate dal silenzio adorante di un uomo austero, portate sul vento di antica memoria. Un uomo che parla da lontano, e per capirlo occorre immergersi nel suo momento adorante il mistero di Dio con carità e tenerezza verso l’uomo. I testi sono collocati in una scansione mensile e quotidiana per una lettura giorno per giorno.
Cristoforo Bove, francescano conventuale, nato a Sant’Anastasia (NA) nel 1948, vive a Roma. Laureato in storia ecclesiastica medievale, è ordinario di storia della Chiesa alla Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura in Roma. Insegna anche all’Università Gregoriana e all’Antonianum. Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi e membro della Deputazione di Storia Patria in varie regioni, recentemente ha curato le cause di canonizzazione di san Pio da Pietrelcina e della svedese beata Elisabetta Hesselblad. È autore di San Gaetano Catanoso missionario del Volto Santo (San Paolo, 2005) e ha curato per le Edizioni San Paolo: Ogni giorno con Padre Catanoso (2005); Sui sentieri dello Spirito con Padre Achille Fosco e Madre Francesca Saveria Semporini (2006); Ogni giorno in adorazione del Mistero. Dagli Scritti della Serva di Dio Teresa Fardella-De Blasi (2007).
I giorni del cielo sono giorni di pace, tranquilli come il mare cristallino; così calmi, così tranquilli in Dio.
I giorni del cielo sono giorni santi, liberi per sempre dal peccato; puri e custoditi da Dio.
Il pastore Albert Benjamin Simpson immagina così i “Giorni del Cielo”, che hanno ispirato il titolo di questo classico della letteratura devozionale evangelica.
Queste riflessioni bibliche profondamente spirituali, accompagnate da sprazzi di poesia, aiuteranno il lettore a gustare un assaggio di Cielo qui sulla terra.
Prima traduzione italiana con testo critico greco a fronte. Basta scorrere l’indice del testo per intuirne l’originalità: 103 quesiti che spaziano dalla teologia all’astronomia, dalla filosofia alla teologia dogmatica, dall’esegesi biblica alla morale sessuale. Interrogativi sagaci, provocatori, talvolta sembrano oziosi, ma sempre attualissimi nella loro geniale eccentricità. Incuriosisce ulteriormente il fatto che a rispondere sia un monaco del VII secolo capace di argomentare con pari finezza speculativa su temi sacri e dubbi profani.
UN LIBRO CON MOLTE FOTO A COLORI, CHE CI AVVICINA AL VERO SIGNIFICATO DELLA NASCITA DI GESY A BETLEMME.
Il detto giapponese, che dà il titolo al libro, è come una finestra aperta sul mondo: le parole di Christiane Singer hanno il tono libero di una conversazione intima. Profonda, senza mai essere inaccessibile. Ella tocca tematiche che ci riguardano tutti da vicino e che possono dare salute, gioia all'esistenza, o, altrimenti, tristezze infinite. Ci invita a riflettere e a condividere, parlando sul filo di una meditazione luminosa quanto sensibile, il mondo che viviamo, all'incrocio delle nostre emozioni e delle nostre attese.
«Voglio parlare d’amore in queste pagine, in tutte queste pagine.
Tutto ciò che sulla terra è stato scritto, detto, sussurrato, urlato, gridato, parla d’amore...
Per dire della forza della passione insediata nel profondo dell’anima, da dove giunge a coinvolgere anche i corpi in vorticose danze d'amore, Christiane Singer fa rivivere la storia di Eloisa, quintessenza dell’amante e mistica. Attraverso questa confessione insieme pagana e spirituale, questa singolare esaltazione del piacere e dell’estasi ci offre un testo di straordinaria intensità, una trasmissione di umanità amorosamente partecipe «passione» appunto «fra cielo e carne»
"È difficile nel vocìo della nostra "civiltà" che prova orrore per il vuoto e il silenzio ascoltare la breve frase che, da sola, può far vacillare una vita: "Dove corri?"" La brevissima e celebre frase di Silesius, posta a titolo del libro, è forse quella più ignorata, perché tenue, quasi incerta filtra tra le pieghe delle nostre affannate quotidianità. È illusoria, ingannevole, ma appare spesso più sbrigativa la via della fuga. "Dove corri?", ripete nel segreto, nell'intimo la piccola voce. E se provassimo a fermarci o cambiassimo, non potrebbe rivelarsi allora l'inatteso, l'insospettato? Ciò andiamo cercando all'esterno, attende di nascere in noi.
«Siamo tutti persone in viaggio. E questo viaggio è la vita. Attraversiamo, uno dopo l’altro, paesi in cui le prospettive e le avventure non si confrontano tra loro, e in cui cambia persino la percezione che abbiamo degli esseri, delle cose, del tempo e dello spazio. Una rivelazione attende chi avanza con il cuore e gli occhi aperti – senza precipitazione e, se gli è possibile, senza rimpianti. Lungo il cammino, dopo essersi visto spogliato di quanto aveva posseduto in passato, eccolo presto, con sua grande sorpresa, ricolmo di altri beni di cui prima non immaginava né l’esistenza né il costo. Impara – e la sua riconoscenza allora non ha limiti – che nulla gli viene tolto nel corso dell’esistenza, senza che non gli venga donata come contropartita un’altra cosa di corrispondente preziosità.»

