
L'Eremo del Silenzio di Torino, di cui Juri Nervo è uno dei fondatori, ha sede in un ex carcere ed è luogo di accoglienza gratuita e non giudicante, luogo di silenzio per vivere l'eremitaggio singolarmente e comunitariamente pur nel caos urbano. Con la semplice formula della domanda e risposta, l'autore presenta l'esperienza e la realtà dell'Eremo, ne sviscera la natura e il significato in 14 brevi capitoletti: Il silenzio; L'eremo in città; Spirito, anima, corpo... e cervello; Il tempo e le abitudini; La preghiera; Dal Dio presente alla presenza di Dio; La comunicazione; Il cibo; La natura; Il lavoro; Gli spostamenti; La città; La santità; L'icona dell'Abbraccio.
Il tema della guarigione interiore è quantomai attuale. Il contesto culturale in cui viviamo induce molti a vivere interconnessi virtualmente con il mondo intero ma disconnessi dal proprio mondo interiore, questo modo di vivere genera soprattutto nelle fasce di età adolescenziale e giovanile inquietudini, nevrosi e forme di depressione. Il libro presenta un itinerario di crescita umana e di liberazione dalle paure che imprigionano l'anima. Nella terza parte del libro ci sono molte preghiere allo Spirito Santo per guarire dalle ferite della vita.
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico è un movimento di “risveglio” che, a partire dal 1967, ha avuto un’ampia diffusione all’interno della Chiesa Cattolica. Si stima che nel mondo in circa 205 paesi ci siano più di 120 milioni di persone che hanno vissuto un’esperienza trasformante della loro vita attraverso il Battesimo nello Spirito Santo.
Secondo il Cardinale Léon-Joseph Suenens:
“È una corrente di grazia, un soffio ravvivante dello Spirito Santo destinato a tutti i membri della Chiesa – laici, religiosi, preti e vescovi. È una sfida per tutti noi”.
Matteo Nesci (2000) è originario di Roccella Jonica (Reggio Calabria). Fin dall’età di dieci anni inizia un cammino nel Rinnovamento Carismatico Cattolico avvicinandosi al “Rinnovamento nello Spirito” della Diocesi di Locri-Gerace e, successivamente, nella Diocesi di Milano.
Nel 2022 si laurea in scienze dell’educazione presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca con una tesi sul Rinnovamento Carismatico Cattolico. Negli stessi anni frequenta il corso introduttivo ai fondamenti dell’insegnamento della danza classico-accademica ottenendo il diploma di insegnante AIDA (Associazione Insegnanti Danza Accademica Diplomati presso il Teatro alla Scala). È attualmente iscritto al Programma di Formazione Integrale di Charis. È membro della comunità carismatica Opera della Nuova Evangelizzazione.
Riflessioni sul tempo e sull'eterno di uno dei protagonisti della stagione del dissenso cattolico: "Mi scopro viandante, ogni giorno più carico di tempo, di pensieri, di ricordi ... ma anche di responsabilità. Vorrei mettermi a correre, ma come fare? Penso a due viaggiatori emblematici: Ulisse parte. Abramo parte. Un viaggio e un esilio. L'uno con la speranza di ritorno, l'altro verso un'altra terra, una terra straniera che diventerà sua. Dal racconto con o senza biglietto di ritorno del filosofo ebreo Emmanuel Levinas si ricava la differenza dei loro viaggi. Uno ritorna, l'altro non cessa di camminare. Uno a casa sua, l'altro altrove. Il primo fa l'esperienza del ritorno alle stesse cose, e il secondo l'esperienza di un'alterità infinita che, alla fine, non è tanto quella della meta quanto quella di Dio. Due partenze. Poi, un ritorno e una chiamata. Il viaggio di Ulisse è circolare; egli ritorna a quello che conosce, ed è appagato da questo ritorno. Abramo è libero riguardo ai luoghi: qui o là, quello che importa è Colui che guida. Il cammino di Abramo è desiderio; non ha mai finito di lasciarsi sorprendere dall'inaudito di Dio, e non vuole un luogo dove fissare Dio. Dio chiama altrove. Abramo è condotto al di là di quello che pensava, di quello che avrebbe potuto prevedere ascoltando la promessa che l'ha messo in cammino. Poiché Dio stesso è sempre ancora al di là di quanto scopriremo su di lui in tal luogo o in tale passaggio: Dio è sempre più grande. Sui passi di Abramo, il cammino ci trasforma veramente se ci lasciamo condurre al di là delle nostre attese. Occorre aprirsi al Mistero nella storia". (Arnaldo Nesti)
Questo libro parla di psicologia e spiritualità,ma chi scrive non è né uno psicologo,né un teologo,ma solo un giornalista,un osservatore che ha trovato,all’incrocio fra quelle due strade,un modo per vivere meglio,attraverso Dio. La curiosità dell’autore lo porta a rivisitare il Vangelo e a cercare nelle frasi di Gesù Cristo le indicazioni per rivoluzionare l’esistenza,immaginando così di trasformare Gesù nel suo personale psicologo e in quello del lettore.
AUTORE
Carlo Nestinasce a Torino il 10 maggio 1955.Ottiene il Diploma di Maturità Classica nel 1974,dopo avere frequentato l’Istituto Sociale (Gesuiti).L’autunno dello stesso anno sancisce l’inizio dell’attività professionale,con la collaborazione al settimanale Calciofilm. Successivamente,nella primavera 1975,diventa corrispondente da Torino del Guerin Sportivo,e in estate del Corriere d’Informazione.Quindi, nell’autunno 1976,su interessamento dello scrittore e giornalista Giovanni Arpino,viene assunto da Tuttosport.Lavora per il quotidiano torinese sino al dicembre 1979.Nel gennaio 1980,infine,entra in Rai.Come telecronista, nelle mansioni di inviato speciale,segue 6 campionati mondiali,a cominciare dal 1982,e 6 campionati europei di calcio.Dal 1991 al 2002 commenta tutte le partite della Nazionale Under 21,3 volte consecutive campione continentale.Come scrittore,nel 1982 realizza, con Claudio Gentile e Marco Tardelli,il libro Dietro il silenzio-stampa,sui retroscena del Mundial azzurro.Nel 1990 cura la parte giornalistica di una storia,in francobolli,dei campionati mondiali di calcio.Nel 2005 firma l’opera autobiografica CalcIO,rievocando,in chiave esistenziale,42 incontri di football.Nel 2007 pubblica,per le Edizioni San Paolo,il romanzo Viaggio di ritorno,sul transito di un quarantenne dall'indifferenza alla solidarietà. Dall’ottobre 2002 produce il sito Internet NESTI Channel (carlonesti.it).
Carlo Nesti, giornalista sportivo e volto noto della televisione italiana, è ormai da qualche anno un apprezzato autore di volumi di spiritualità destinati al grande pubblico. In questo suo nuovo libro, Nesti affronta il tema della fede proponendo al lettore un vero e proprio alfabeto che, dalla A alla Z, si propone di mettere in evidenza i segnali che la Bibbia offre a credenti e non credenti e tramite i quali indica la strada per il paradiso. La stessa Bibbia infatti può essere letta come un “Alfabeto della Felicità”, una sorta di navigatore satellitare che dall’alto guida l’uomo nel suo cammino a volte incerto.
Destinatari
Un libro per tutti i credenti.
Autore
Carlo Nesti nasce a Torino il 10 maggio 1955. Nel 1974 comincia a collaborare col settimanale «Calciofilm». Nella primavera 1975, diventa corrispondente da Torino del «Guerin Sportivo» e, in estate, del «Corriere d’Informazione»; l’anno successivo viene assunto da «Tutto- sport». Nel gennaio 1980 entra in Rai. Come telecronista, nelle mansioni di inviato speciale segue 6 campionati mondiali, a cominciare dal 1982, e 6 campionati europei di calcio. Dal 1991 al 2002 commenta tutte le partite della Nazionale Under 21. Il 28 febbraio 2010, dopo 30 anni, lascia la Rai, e diventa libero professionista, collaborando con Dahlia TV e Telelombardia. Come scrittore, nel 1983 realizza con Claudio Gentile e Marco Tardelli il libro Dietro il silenzio-stampa, sui retroscena del Mundial azzurro. Nel 2005 firma l’opera autobiografica Calcio, rievocando, in chiave esistenziale, 42 incontri di football. Nel 2007 pubblica per le Edizioni San Paolo il romanzo Viaggio di ritorno, nel 2008 è autore, sempre per le Edizioni San Paolo, del saggio Il mio psicologo si chiama Gesù, best seller in Italia e all’estero. Nel 2010 pubblica Il mio circuito si chiama paradiso in cui rilegge la propria vita alla luce della fede. Nel 2002 ha dato vita al sito Internet “NestiChannel” (carlonesti.it), una sorta di “oratorio virtuale”, dove discutere di sport e fede.
Gesù ci chiede di seguirlo per tutta la vita, ci chiede di essere suoi discepoli, di "giocare nella sua squadra". Ebbene, che cosa fa un giocatore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenarsi, e allenarsi molto! Così è nella nostra vita di discepoli del Signore. San Paolo ci dice: "Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre" (1Cor 9,25). Gesù ci offre qualcosa di superiore alla Coppa del Mondo! Ci offre la possibilità di una vita feconda e felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, la vita eterna. Ma ci chiede di allenarci per "essere in forma", per affrontare senza paura tutte le situazioni della vita, testimoniando la nostra fede. Prendendo spunto dall'invito di Papa Francesco, Cari giovani, siate veri "atleti di Cristo"! Carlo Nesti illustra: chi è l'allenatore Gesù, come si rivela in fase di allenamento, cosa chiede ai suoi atleti.
A quasi dieci anni dalla pubblicazione, Il mio psicologo si chiama Gesù è ormai un classico della spiritualità contemporanea. Carlo Nesti, noto giornalista sportivo, telecronista appassionato, è anche uno che sa fare silenzio e raccogliersi in se stesso e ? perché no? ? pregare. Per meglio riuscire in questo suo intento, ha scelto di leggere ? da autodidatta ? la Bibbia, il libro più letto in ogni tempo. Partendo dai Vangeli, ma aprendosi poi a tutti i testi del Nuovo e dell?Antico Testamento, ha tracciato un?ideale ?caccia al tesoro-, le cui tappe sono scandite dalle domande che da sempre ci portiamo dentro e che trovano le risposte nelle parole di Gesù e nella sapienza della Sacra Scrittura. In tal modo, pagina dopo pagina, il lettore ha la possibilità di verificare se le domande che Nesti si pone sono anche le sue e soprattutto se le risposte date attraverso la Sacra Scrittura sono anche per lui valide come lo sono state per il nostro Autore. Nuova edizione riveduta e aggiornata.
In quanti modi si può leggere la Bibbia? Probabilmente un’infinità. Carlo Nesti, noto giornalista sportivo e tele- cronista con una lunga carriera in Rai, nonché scrittore e autore di molti bestseller e il cui canale Facebook, Ne- stiChannel, conta attualmente oltre 140.000 follower, ne propone con questo libro uno tutto suo.
Nato da una fede consolidata nella preghiera e nel rac- coglimento, Il mio psicologo si chiama Gesù, infatti, sembra quasi una “caccia al tesoro”: partendo da una lettura “da autodidatta” della Bibbia, l’autore ricrea un percorso fatto di numerose tappe che attraversa sia i Vangeli che l’Antico Testamento (quest’ultimo frutto di un successivo ampliamento del testo) per rispondere alle domande sulla vita, sulla fede, sui rapporti umani e su molto altro che da sempre e in ogni tempo si pongo- no credenti e non.
Le risposte sono lì, nelle parole di Gesù e nella sapienza
della Scrittura. Bisogna solo saperle trovare e accogliere. In questo bestseller da oltre 10.000 copie, già tradotto in portoghese, spagnolo e polacco e che si presen- ta qui in una nuova edizione, Carlo Nesti ci guida con la sua scrittura rapida e decisa in un viaggio metaforico e denso di dubbi che pian piano si disciolgono, in cui possiamo personalmente verificare l’universalità delle domande quanto la validità delle risposte e provare anche noi a trovare un modo nostro e personale di leggere la Scrittura.
Un classico della spiritualità mariana, uscito per la prima volta in Francia nel 1933 negli anni successivi è stato tradotto in almeno 25 lingue. Offre una spiritualità mariana profondamente equilibrata, una sintesi tra dogma e devozione, contemplazione e azione, Gesù e Maria. Non si può essere devoti a Maria se non nella missione. Maria, come ha educato Gesù può educare noi e fare di noi altri Cristo. È diviso in quattro libri. Libro primo: L'ideale. Libro secondo: Le esigenze dell'ideale. Libro terzo: Chiamati ad essere figli nel figlio. Libro quarto: Mio collaboratore. Segue L'Atto di consacrazione a Maria.
Nel volume Neufeld, collaboratore e successore dei fratelli Rahner presso l'università di Innsbruck, ricostruisce le biografie dei due teologi, documentando l'evolversi del loro pensiero e analizzandone l'incidenza sulla Chiesa e sulla società. Hugo (1900-1968) è stato studioso di patristica, di storia dei dogmi e di spiritualità ignaziana. Karl (1904-1984) si è invece dedicato alla teologia dogmatica, tentando di instaurare un dialogo tra la teologia e il pensiero filosofico contemporaneo.
Un ebreo cristiano parla degli ebrei, di come intendono se stessi, di come la Chiesa li ha intesi, di quali siano i rapporti attuali tra cattolici ed ebrei, del valore della terra per gli uni e per gli altri, di Israele oggi, di chi siano gli ebrei messianici, dei rapporti tra messianici e cattolici. Il dialogo iniziato con il Concilio tra cattolici ed ebrei ora continua.