
La povertà è un viaggio interiore destinato a destabilizzarci dalle false immagini di noi stessi e a ricomporci in una identità a noi sconosciuta. È una verità inscritta dentro ogni percorso esistenziale che voglia raggiungere la pienezza: accogliere la vita anziché costruirla significa diventare poveri di ogni pretesa. In questo viaggio non facile né immediato, i Salmi ci vengono incontro come un balsamo di sostegno nel cammino, testimonianza universale del viaggio dell'uomo alle sorgenti del suo cuore nascosto.
Cosa può essere successo nei tre giorni in cui il ragazzino Gesù è stato da solo a Gerusalemme prima di essere ritrovato? Il libro ne propone una rilettura narrativa, scritta alla luce delle Scritture e della fede di milioni di cristiani in tanti secoli. Non è una ricostruzione storica ma una meditazione poetica, come un apocrifo del terzo millennio, basato però su due criteri importanti: la verosimiglianza e la plausibilità. «Dopo il canto della notte ognuno si ritira cercando un sonno ristoratore. Gesù entra con me nella tenda e dopo pochi minuti si addormenta profondamente. Al buio, insieme a Maria, innalziamo un'ultima preghiera al Dio vivente, ma prima di scivolare nel sonno ci chiediamo come ogni sera: "Che ne sarà di questo incredibile e misterioso figlio che abbiamo avuto in dono?"». Siamo condotti per mano attraverso la meditazione di alcuni passi del Vangelo a ritrovare la loro radice nelle prime esperienze di Gesù e in quei sentimenti giovanili che ne hanno segnato il cuore fino a renderlo uno scrigno di estrema compassione. Dalla Presentazione di Fratel MichaelDavide Semeraro. "Sono certo che quanti avranno in mano questo racconto avvincente lo leggeranno con facilità e con estremo interesse. Auguro loro di saper cogliere anche la profondità di quanto viene annunciato". Dalla Prefazione di Francesco Ravinale.
Dopo il libro curato dalla Comunità di San Leolino, che ci ha fatto conoscere parte degli scritti di suor Maria Evangelista ("Sarò amore. Diario spirituale 1949-1968", Panzano in Chianti 2006), ecco, su di lei, una nuova pubblicazione preparata con grande pazienza e tenacia, oltre che con sicura competenza e personale partecipazione, da sorella Paola Moschetti. Si tratta di un'opera che illustra la vita e la spiritualità di un'altra donna del nostro tempo tutta votata all'amore di Dio, sulla scia della santa mistica fiorentina Maria Maddalena de' Pazzi. Nella parabola biografica di questa luminosa figura si incontrano molte delle più significative personalità della Firenze religiosa del secondo Novecento. Legata alla storia della sua vicenda, la storia dell'Eremo di Santa Maria degli Angeli (Scandicci), luogo di preghiera e di vita contemplativa vissuta in stretta comunione con la Chiesa e la città di Firenze.
Ottimo approfondimento delle tre virtu teologali: fede, speranza e carita.
Il volume propone un itinerario di riflessione attraverso alcune tematiche del Giubileo: la gioia, l'Incarnazione, la giovinezza. Lo stile usato in questo libro e`quello della meditazione guidata a partire dai testi biblici, con lo scopo di rendere poi meno scontata la rilettura della parola di dio e un pr piy vicina al fluire quotidiano della nostra storia. Il fiore in copertina, che apre davanti al nostro sguardo il suo cuore, allude simbolicamente al cuore di dio, che si spalanca per noi con somma generosita per
L'Apostolato della Preghiera, come realta umana, ha una propria storia. Le origini furono semplici, ma la diffusione apparve subito notevole. Il volume rende conto del servizio duraturo e considerevole reso in Italia.
Libretto per meditare e prepararsi al Natale.
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Le proposte bibliche di questo libro ruotano attorno al Salmo 16, che al versetto 2 recita: «Senza di te non ho alcun bene»; una frase che, presa sul serio, trasforma radicalmente l'indirizzo della nostra vita. Il metodo con cui sono svolte le meditazioni è quello della lectio divina, ampiamente illustrato nell'Introduzione; ricollegandosi alla definizione che della lectio dava il priore certosino Guigo II, «Scala Paradisi», l'autore espone le proprie riflessioni percorrendo una sorta di «scala del Paradiso»: da Abramo, modello di aderenza alla Parola, si passa a Mosè, attraverso cui si mostra la fedeltà di Dio al suo popolo. Poi, nel Vangelo di Marco, la chiamata dei Dodici sottolinea come noi dobbiamo essere con Gesù per diventare come Gesù. Si scorrono i testi che esplicitano i fondamenti biblici di un vero servizio alla Parola, e si approda all'episodio della lavanda dei piedi, anticipo del Calvario, e alla parabola degli operai mandati nella vigna, in cui si vede il modo originale con cui il Signore ricompensa i suoi servi. Chiude il volume un Salmo di lode [il 14 6), espressione viva di una fede amante, di una esistenza tutta proiettata sul Signore che ci salva.
Simone Weil espresse più volte esplicitamente la sua ammirazione per san Francesco, dal quale dichiarò di esser stata conquistata fin dal primo momento in cui ne era venuta a conoscenza, e lo considerò davvero come un alter Christus, perfetta incarnazione della parola evangelica, tanto che è lecito pensare che la Sua figura abbia ispirato alcuni punti essenziali della sua straordinaria riflessione. Questo libro esamina il legame finora inesplorato che unisce la filosofa francese, laica contemporanea, al cristiano medievale Francesco. Senza tralasciare di notare le differenze tra i due, il testo mette in luce la loro profonda intesa su temi essenziali, quali la volontà di Dio, la bellezza, il distacco da sé stessi e l'imitazione di Cristo, la necessità di mettere in atto l'insegnamento del Vangelo, per renderlo umanamente credibile ed efficace. Risulta così una convergenza in certo modo complementare tra queste due singolari "rivoluzionarie" figure, lontane nei secoli ma vicine spiritualmente; espressione entrambe di quella "santità geniale", di cui Simone Weil indicò chiaramente il bisogno per un cristianesimo completamente rinnovato, ovvero per una nuova religione dei nostri tempi. Presentazione di Marco Vannini.
Il libro propone una serie di riflessioni che, prendendo spunto da alcune frasi bibliche, invitano a scrutarsi nel profondo e a guardare con gli occhi di Dio sé stessi, il prossimo, la realtà che ci circonda e le vicende umane. "C’è una luce", scrive fratel Gabriele, "che viene dall'Alto e riveste l'anima dei colori del cielo. E' la luce della fede che respira speranza e vive il vero amore, dono di Dio".
In questo saggio, ispirato e guidato dal Cantico delle Creature di San Francesco, si offre una Lode a Dio per fratello Sole, ritenuto da Francesco il più bello delle creature, tanto da poter essere rassomigliato al Signore. Proprio grazie a questa particolare significazione viene sviluppata la lode, che non si pone a confronto con la sublime preghiera di Francesco, ma che può esplicitare le emozioni che vengono sperimentate dall'autore, per la bellezza, lo splendore e la potenza che irradia fratello Sole su tutto il creato. Stimolo e auspicio questo a rivedere il nostro atteggiamento nei confronti della creazione tutta. Prefazione di Salvatore Maria Perrella.