
"L'esclusione ha tracciato lungo la storia una scia rossa di sangue e di dolore e oggi intorno all'esclusione si gioca moltissimo della sopravvivenza dignitosa di miliardi di esseri umani. Mons. Gaillot, vescovo degli esclusi e a sua volta vescovo escluso, in queste pagine traccia scenari di sorprendente attualità. Intorno al primato dell'economia e del potere abbiamo costruito un tipo di società che per sopravvivere ha bisogno di escludere, di respingere ai margini. Il testo di Gaillot ha la lucidità delle cose semplici. L'intransigenza di un'asciutta fedeltà a Cristo. Dobbiamo essergli grati perché ci restituisce il brivido del Vangelo". (Dalla prefazione di don Vitaliano Della Sala)
Durante la pandemia don Marco ha vissuto all'interno di un ospedale Covid: una presenza di ascolto, conforto e preghiera per i malati e per il personale ospedaliero. Un'esperienza umana e di fede che intreccia domande impossibili e occasioni gravide di mistero. Sofferenza e sollievo, paura e fiducia, distacchi e incontri. Volti, promesse, ricordi, morti e rinascite. Presenza e vicinanza - il Vangelo della Vita - in un momento in cui la solitudine, il dolore, l'ignoto toglievano il respiro. Un vissuto che diventa occasione per ricordare che nessuno mai dovrebbe trovarsi solo di fronte al dolore, alla paura, alla morte.
L'autore propone un piccolo vademecum per studenti che accompagna il lettore ad andare oltre il ricorso superficiale e scontato a parole che, pur facendo parte del vocabolario comune, presentano un'intrinseca e suggestiva ricchezza. Lo scopo è quello di provocare una riflessione e suggerire comportamenti che contribuiscano a definire l'identità e lo stile di vita del giovane, chiamato a spendere buona parte delle sue energie intellettive, emotive ed esistenziali, in contesti di formazione. L'invito è "abitare" le parole, al fine di poter abitare - grazie a esse e in modo più consapevole - il destino della nostra esistenza. Presentazione di Armando Matteo. Il testo prosegue la collana di formazione per giovani universitari, che comprende: "Onora la tua intelligenza. Lettera a un giovane studente" (A. Matteo), "Scienza e spiritualità. Affinità elettive" (E. Salmann), "Il gusto del pensiero. Lettera a un giovane studente" (R. Repole), "Una freschezza che sorprende: il Vangelo nella cultura di oggi" (M.P. Gallagher) e "Il mestiere dello studente e la vocazione cristiana" (S. Dianich). Presentazione di mons. Gianni Ambrosio.
Le parole non sono inerti e passivi strumenti nelle nostre mani. Le parole hanno un'anima e vogliono essere comprese, non solo pronunciate e usate, ma vissute nel cuore, abitate. In tempi di iper-informazione, ma di cocente incomunicabilità fra le persone, urge il bisogno di penetrare e vivere più a fondo le parole, nella consapevolezza che ne stiamo perdendo il senso profondo, abituati come siamo a banalizzarle, ripeterle, ridurle, fino a scarnificarle, cioè svuotarle di concretezza, di approdo al reale, di legame con la carne e con la vita. È così che riduciamo le parole, e con esse i sentimenti, scoprendo d'improvviso di avere "anime afone", non certo prive d'istruzione, ma inconsapevoli della complessità del quotidiano. Ecco allora un ricco repertorio di 101 "parole scelte" che rivisita il lessico di ogni uomo e donna di buona volontà: destino, ragione, sentimento, limite, tempo, libertà, coerenza, gratuità, reciprocità, perdono, ascolto. La società contadina sapeva "nominare" attrezzi, alberi, piante; la nostra invece fa fatica a conservare il senso delle parole, riducendole sempre più spesso a suoni. La parola esce dall'uomo e lo penetra, lo dilata e ne spalanca gli orizzonti. Chi si sforza di abitare le parole si mette sulle tracce del mistero, lo afferra pur senza possederlo e, senza saperlo, invita altri a fare altrettanto. È una fatica ripagata, alla quale si è invitati in queste pagine. Prefazione di papa Francesco.
Il volume raccoglie gli scritti di taglio civile ed ecclesiale su temi di largo interesse ed attualità: dalla ricostruzione del Paese (con la Lectio da lui tenuta ai politici italiani su Alcide De Gasperi) al problema dell’immigrazione, dal volontariato internazionale alla cittadinanza responsabile, dalla missionarietà al nuovo umanesimo.
Una lunga carrellata - da febbraio 2015 ad oggi - ricca di autorevoli spunti di riflessione, offerti dal Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Nella rubrica Abitare le parole Nunzio Galantino pratica la scrittura come esercizio spirituale: una ricerca costante che ogni settimana illumina i significati che non vediamo più nelle parole per troppa superficialità o poca cura nel loro uso. Questo libro offre una prospettiva unica sul modo in cui le parole possono trasformare e dare significato alla nostra esperienza. Attraverso una scrittura intima, profonda e coinvolgente, l'autore invita i lettori a scrutare dentro sé stessi e a condividere un profondo legame emotivo. La scrittura diventa così un viaggio spirituale, un esercizio di rispetto per il silenzio e un'opportunità di abbracciare e accogliere le differenze di cui ciascuno di noi è portatore senza giudicare. Una lettura che celebra la bellezza delle parole e il potere dell'immaginazione e della riflessione, spingendo oltre la superficie i confini della comprensione e dell'amore per la vita.
Ogni Via della Croce è un cammino d'amore in cui ravvivare nel cuore di noi discepoli la Passione di Gesù. Dire "Tu sei la mia passione" significa riconoscere in Cristo il centro di gravità dell'esistenza che dà senso all'amare e al soffrire, alle scelte e ai desideri, all'impegno e alla testimonianza. Ma anche Gesù dice a noi: "Tu sei la mia passione. Ho dato la mia vita per te, perché sei prezioso ai miei occhi. Tu vali la mia Passione e tutto il mio amore". Le stazioni di questa Via Crucis vogliono accendere o ravvivare nel nostro quotidiano la stessa Passione di Gesù che ha dato la Sua vita per noi "fino alla fine".
L'inizio di un viaggio, di una nuova avventura, porta con sé sempre tanto entusiasmo, tanta gioia, tante aspettative, perché si è consapevoli che ciò che si sta iniziando non ci lascerà "come prima". Ogni esperienza (positiva o meno che sia) ci aiuta a crescere e maturare. È uno degli aspetti più belli riguardanti un viaggio. Ci faremo aiutare dai miti e dai racconti: ogni tappa prevede la lettura di un racconto per poi lasciare entrare, in esso, Cristo con la sua luce e il mistero della sua presenza.
Personalità fra le più significative nella storia della Chiesa, fondatore dell'ordine monastico che ne ha preso il nome, Benedetto da Norcia (ca. 480-547) ha indirizzato in maniera decisiva la storia del monachesimo occidentale. Questo profilo ne ripercorre la vicenda, dalle fondazioni monastiche di Subiaco e Montecassino alla Regola che egli dettò per i monaci cassinesi. Sono inoltre illustrate le testimonianze liturgiche, iconografiche e letterarie del culto del santo nei secoli medievali e, infine, è affrontata la mai risolta contesa sul possesso delle sue reliquie.