
Una cosa è vivere alcuni momenti di noia e un'altra è vivere annoiati. A volte un periodo di noia indica che Dio ci sta purificando e insegnando a non ossessionarci con problemi inutili. Liberandoci però da questi falsi ideali a volte restiamo senza stimoli ed entusiasmo. Questo piccolo libro ci aiuta a intraprendere un cammino per guadagnare una serie di positività che potranno conferire maggior gusto alla vita quotidiana.
Se cadiamo nella tentazione dell'egoismo e dell'isolamento, la nostra vita spirituale andrà via via morendo e non saremo felici, poiché tutto il nostro essere è fatto per vivere unito agli altri, per amarli e perseguire il loro bene. Non lasciamoci ingannare: l'isolamento, il rancore, l'egoismo sono veleni che finiscono per distruggerci. Se ci illudiamo di essere più felici fuggendo dagli altri, ci sbagliamo di grosso. La verità è che molte persone che si isolano dagli altri presto si ammalano o perdono la capacità di gioire. E altri guariscono dalle loro infermità o angosce solo quando imparano a vivere in comunità. Questo volume offre ai lettori un cammino per sanare i turbamenti interiori e gli egoismi che impediscono di aprirsi agli altri, unica strada per essere veramente felici.
Victor Manuel Fernandez, uno dei più stretti collaboratori di Bergoglio a Buenos Aires, un "figlio spirituale" - per sua stessa definizione - di papa Francesco, condensa in questo volume una visione di fede e di chiesa che unisce contemplazione e azione. Queste due dimensioni, infatti, non sono contrapposte ma complementari. Una vera sfida per i cristiani di oggi, come afferma lo stesso Bergoglio nella prefazione: "Víctor Manuel Fernández è consapevole di trovarsi di fronte a una sfida: aiutare a tener vivo e ad accrescere il fervore dell'evangelizzazione. Il libro che abbiamo tra le mani vuole guidarci su questo cammino: divenire donne e uomini contemplativi nell'azione e attivi nella contemplazione, essere cristiani che vivono in una permanente familiarità con Dio".
Chi manca del necessario ha diritto a pane e dignità: la carità è un atto di giustizia verso i poveri, assetati di fraternità. Si può vivere per donare agli altri oppure rinchiusi nel proprio io. A noi decidere quale strada prendere. La nuova collana EMI "Fare misericordia" per il Giubileo della misericordia.
La frenesia a cui ci costringe la società di oggi fa sì che sempre più persone cerchino facili soluzioni ai loro problemi interiori. Ma i vari oggetti esoterici, le essenze profumate, le pietre "cariche di energia- e via dicendo possono sì suscitare sensazioni positive e fingere serenità, ma rimangono sempre a un livello superficiale e illusorio. Nessun oggetto è realmente in grado di arrivare alla radice interiore, nel più profondo dello spirito umano, il luogo dove si originano tristezza, paure, ansie, delusioni, accessi d'ira. Questo libro invece percorre un'altra strada, sicuramente più difficile e tortuosa, ma raggiungibile grazie all'esperienza dei grandi mistici che nei loro scritti ci hanno lasciato indicazioni fondamentali per vivere meglio e giungere a strade di liberazione e di guarigione interiore, a uno stile di vita sano e felice. Sapere che altri prima di noi hanno raggiunto il centro della vita non può che esserci utile per affrontare le insidie a cui la quotidianità ci sottopone. Ma perché la mistica ha il potere di guarire e di liberare la persona? Perché ci fa uscire dalla superficialità e ci immerge nella profondità più interiore della nostra vita.
Gli scritti dei grandi mistici sono una sorgente inesauribile. Vi si può attingere sempre a piene mani per arricchire e trasformare la nostra vita. Da diversi decenni alimento la mia vita interiore leggendo gli scritti dei sapienti della letteratura spirituale: ogni volta che li rileggo vi scopro nuovi stimoli, ricchezze nascoste, perle preziose che sembrano scritte proprio per noi e per il nostro tempo.
In questo volume raccoglieremo gli stimoli che i mistici ci offrono per trasformare la nostra vita, per renderla più bella, in accordo con la volontà di Dio che ci vuole rinnovare con il suo amore. Quanto maggiormente ci immergiamo nel luminoso mistero dell'amore di Dio, tanto più diventa impossibile che la nostra vita continui a scorrere come prima: ne siamo invece trasfigurati ed entriamo in una nuova modalità di esistenza.
È verarmente meraviglioso accogliere questo invito a non accontentarsi del poco che abbiamo e che siamo, è bellissimo lasciarsi trasportare e trasformare sempre di più dall'amore che Dio ha per noi!
Dedicare cinque minuti al giorno allo Spirito Santo può essere un vero conforto che ristora profondamente la nostra vita. In queste pagine l'autore raccoglie molti anni di esperienza nella comunicazione spirituale compiuta con i suoi numerosi libri, i programmi radiofonici e l'accompagnamento pastorale in cui ha cercato di aiutare le persone a vivere meglio spiritualmente. Pur esprimendosi in modo agile e accessibile, quest'opera racchiude la solidità e la profondità della sua ricerca teologica sullo Spirito Santo, sulla grazia e sulla spiritualità. Un prezioso cammino spirituale durante tutto l'anno perché la nostra vita sia piena della gioia, della luce e della libertà dello Spirito Santo.
Questo libro mette in luce una «chiave di lettura» nuova e coinvolgente della vita comune del cristiano, la filiazione divina appunto, offrendo un testo così pratico da diventare un deposito, ricco e accessibile, per la meditazione personale (pp. 240).
Un volume di esercizi spirituali, sulla scorta del primo itinerario culturale tracciato da San Paolo e indicato nella sua Lettera ai Gàlati dove scrive ai suoi chiamandoli «figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi!» (4,19).Tutto nasce da un’esperienza che sente forte dentro di sé e che traduce con la formula: «Non vivo più io, ma Cristo vive in me» (2,20). Come è arrivato Paolo a tale certezza? Quale è la strada che indica per condividerne la ricchezza? Ecco le domande a cui risponde, attraverso una via “pratica” e “concreta” questo volumetto. Due i nostri compagni di viaggio: Paolo, il futuro apostolo, e Don Alberione, un uomo di Dio del XX secolo, vissuto tra il 1884 e il 1971, che per primo ha avuto l’intuizione di cogliere nell’esperienza di Paolo l’unico itinerario umano e spirituale completo da suggerire a tutti i credenti.
Destinato soprattutto ai giovani ma anche a religiosi e religiose di ogni età.
Autori
Tosca Ferrante, Guido Gandolfo e Giacomo Perego appartengono alla Famiglia Paolina, un insieme di dieci istituzioni nate dal cuore del Beato Don Giacomo Alberione (1884-1971), sacerdote piemontese noto per aver investito tutte le sue energie nell’annuncio del Vangelo attraverso la cultura e i linguaggi della comunicazione. Tosca Ferrante è una suora apostolina, a servizio dell’orientamento vocazionale dei giovani e specializzata in scienze umane, Giacomo Perego e Guido Gandolfo sono sacerdoti paolini: il primo è biblista, il secondo un esperto di spiritualità paolina.
Racconti di Natale, di Quaresima e di Pasqua che hanno la caratteristica della cordialità e della semplicità. Sono ricordi d'infanzia, carichi di umanità, e rielaborazioni libere di eventi evangelici, Rivissuti con intensa commozione e con la fantasia dolce del credente. Sono pagine che lasceranno, in chi legge, una piccola traccia che porterà all'incontro con Gesù e con la Sua e nostra dolce mamma.
Un ritratto dell’uomo e del poeta, seguendo il filo conduttore della biografia, ma con ampie digressioni dedicate ai luoghi, alle persone, alle passioni che hanno segnato la vita e la poesia di Salvatore Quasimodo (1901-1968), premio Nobel per la letteratura nel 1959. E un tema ricorrente: la ricerca della pace interiore, affidata ad un rapporto col divino sempre tormentato.
Si intrecciano ricordi personali del “Quasimodo quotidiano”, analisi serrate delle liriche più significative dal punto di vista artistico ma anche come riflesso dell’animo inquieto del poeta, ritratti di luoghi (la natia Sicilia, la Milano della guerra e dell’immediato dopoguerra), ritratti di persone (fra tutti, Giorgio La Pira , conterraneo del poeta, quasi una sorta di alter ego spirituale).
Una «testimone d’eccezione» introduce il lettore nelle vicende esistenziali e letterarie di Salvatore Quasimodo. In particolare aiuta a scoprire il volto poco noto – ma forse più vero e profondo – di un «tormentato cercatore di Dio».
Siamo davanti a un aspetto paradossale: non si dovrebbe parlare del silenzio. O scriverne. Si può soltanto tacere. Ma qui si cerca di parlarne... E ancora: si può definire il silenzio, affidandoci magari a un dizionario? Precisare questa parola con un giro di altre parole? Si sperimenta, infatti, l’impossibilità di definire il silenzio attraverso il silenzio stesso. Eppure, non si può ridurre il silenzio alla sola mancanza di suoni o all’assenza della parola. Esso è anche esperienza personale, interiore. Scoprire questo – noi siamo anche silenzio – ci apre a una nuova dimensione, nel comprendere che il cuore è la sede privilegiata, ove Dio svela nel silenzio l’eco della sua Parola.