
Kahlil Gibran e Robindronath Tagore. Due poeti che - al di là delle differenze di formazione, di cultura e di esperienza - hanno in comune la vocazione ad essere anelli privilegiati tra Oriente e Occidente e condividono una percezione di Dio come bellezza e amore, un Dio che non può essere imprigionato in nessuna religione o dottrina teologica particolare. Questa intuizione accomuna i due poeti e li rende così attuali in questo nostro tempo che sente più urgente che mai il bisogno di coniugare la ricerca di Dio con la ricerca dell'amore e della bellezza. Il volume racchiude alcune tra le più belle pagine di poesia e di prosa di due grandi della letteratura e della spiritualità orientale. I testi sono impreziositi da immagini.
Il libro presenta la biografia del seminarista bolognese Bruno Marchesini, morto di meningite il 29 luglio 1938, a soli 23 anni, sognando un'ordinazione che non ci sarebbe mai stata. Il 18 maggio 1964 il card. Giacomo Lercaro chiude solennemente il processo informativo diocesano per la beatificazione del servo di Dio, che precede la trasmissione della pratica alla congregazione per le cause dei santi.
"Parola che accarezza" è una raccolta di meditazioni che invita a riscoprire le parole fondamentali della spiritualità cristiana, ispirandosi agli insegnamenti di Don Tonino Bello. Ogni capitolo esplora un tema come pace, speranza, servizio, fede e amore, proponendo riflessioni e preghiere che richiamano alla vita concreta e alla profondità della fede. Il libro incoraggia una Chiesa che ascolta e agisce, sostenuta dallo Spirito e radicata nell'amore verso il prossimo. È un invito a un cammino di rinnovamento personale e comunitario, improntato alla compassione e alla condivisione.
Parole e immagini per permettere al fedele di pregare con l’ausilio del testo biblico e dell’icona che lo illustra.
destinatari:
Un ampio pubblico di fedeli.
L’autore Marie-paul Farran è nata al Cairo e appartiene, dal 1957, all’ordine delle Benedettine di Nostra Signora del Calvario. Vive nel monastero di Gerusalemme, presso il Monte degli Ulivi. Scrive icone dal 1962. È autrice dell’icona della Santa Famiglia diffusa e conosciuta in tutto il mondo.
Una raccolta di "riflessioni" di un parroco padovano: appunti veloci, piccole storie di vita, brani di esperienza, gioie e sconfitte davanti alla Parola.
Partendo dal principio che esiste il nutrimento per il corpo e quello per lo spirito, don Francesco accompagna il lettore a nutrirsi della Parola di Dio, pane di festa, di pienezza e sapienza, a farne tesoro, a custodirla nel cuore e a ripeterla di continuo, giorno e notte. Un percorso di esercizi spirituali per tutti, da vivere e applicare nella vita quotidiana che si sviluppa in dieci capitoletti.
Non è disgrazia per un chicco di grano cadere a terra e spappolarsi nelle viscere più nascoste nel freddo dell'inverno. È tanta grazia. Di ciò parla questo libro. Chi si prende il tempo per leggerlo, ad ogni riga perde se stesso in un viaggio senza ritorno. La Parola di Dio gli smonterà passo dopo passo ogni sicurezza e merito, e si troverà tra le braccia di Dio nudo di tutto a rispondere a un'unica domanda: «Mi ami tu?». Mi ami più di te stesso? Più del caos che hai combinato vivendo? Ogni grammatica imparata risulterà corta e sporca. Per te parlerà solo il silenzio più impacciato. E, una dopo l'altra, ti fioriranno sulle labbra le parole di Pietro: «Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene» (Gv 21,17).
L'autore esplora la Parola per rivelare Dio nella nostra quotidianità, trovando nella fragilità il vero tempio dello Spirito.
«Non amo la morte come fine, ma la amo come inizio. Non come morte ma come lasciapassare alla Vita, quella che non ha scadenze di tempo, la amo non per ciò che toglie, ma per ciò che dona». Con queste parole suor Lina Farronato introduce le pagine di speranza e di meditazione che il lettore si trova davanti. Di fronte alla morte, infatti, tutti ci sentiamo indifesi, si tratti della nostra oppure di quella di qualche nostro caro: come pregare, come riflettere mantenendo i cuori aperti alla luce e alla speranza? Dalla meditazione biblica sul morire e sul dopo la vita, attraverso la preghiera dei Padri della Chiesa e delle figure spirituali a noi contemporanee, suor Lina ci conduce in una riflessione dettata da grandi anime, che fa di questo libro un piccolo breviario che mette sempre e continuamente al centro la vita pensata come eterna, aperta a un futuro che non verrà meno.
Un bellissimo diario fatto di storie della gente di un continente, l'Africa, che emerge viva, ricca di tradizioni e con un forte senso di identità. Un diario degli anni trascorsi in Africa, dove padre Vittorio Farronato, comboniano, vive tuttora. Il missionario si infila nelle pieghe dell'Africa con discrezione, consapevole dei propri limiti di occidentale, e impara a vivere a contatto con una realtà che lo interroga, scoprendo il volto di Dio attraverso le proprie esperienze. In questo libro egli racconta solo episodi veri, forti. Da queste storie non può non scaturire nel lettore qualche considerazione sulle logiche sottese agli attuali (dis)equilibri mondiali.
Destinatari
Quanti sono sensibili alle vicende, ai drammi e ai problemi dell'Africa e si sentono vicini ai missionari che operano in quel continente.
Autore
Vittorio Farronato nasce a Romano d'Ezzelino, in provincia di Vicenza, nel 1944. Ordinato prete nel 1969, parte per l'Africa l'anno seguente come missionario comboniano. Nel 1972 condivide il dramma del popolo del Burundi. Nel 1975 i superiori lo mandano in Congo. Trascorre vent'anni in Africa. In Italia lavora con i giovani in Sicilia e poi, come animatore missionario, nei seminari diocesani. Nel 2004 riparte per il Congo a seminare speranza dove la guerra ha lasciato desolazione. È l'Africa a ispirare questi racconti di vita.
Dibattito sul tema della missionarietà del monachesimo dalle origini a oggi, tratto dagli "Atti" del IV simposio internazionale tra monaci occidentali e orientali, svoltosi nel 1997 a Roma e Camaldoli.