
La terra di Calabria, con il mare, il sole, ma anche i paesini arroccati su ripidi sentieri di montagna, le scuole, le fabbriche, le chiese… e la gente, a volte sfiduciata, convinta che nulla mai cambierà, ma anche animata da giovani pronti a lottare e a pregare di persona per un futuro più giusto. L’Autore, Vescovo di Locri, si fa testimone di una nuova speranza fatta di reciprocità e solidarietà.
Contenuto
“In queste pagine, desideriamo proporre un vero e proprio itinerario mensile per maturare la fedeltà del cuore imparandola, giorno per giorno, alla luce del cammino spirituale e sociale di Maria con il suo sposo Giuseppe."
Destinatari
Famiglie, giovani e adulti, animatori, sacerdoti e consacrati.
Autore
MONS. GIANCARLO MARIA BREGANTINI è stato vescovo a Locri-Gerace dal 1994 al 2007; ora è arcivescovo di Campobasso. Religioso stimmatino, è chiamato dalla gente «padre GianCarlo». È nato nel 1948 a Denno, in Val di Non (Trento). Dopo qualche anno da prete operaio nel periodo più caldo delle lotte di fabbrica, approda a Crotone, in Calabria. Possiede la mitezza evangelica, che non tace, ma cambia lentamente i cuori. Ha pubblicato Una chiesa tra gli ultimi. Riflessioni pasquali di un vescovo (2000); La terra e la gente. La speranza in cui credo (2001); Gli alberi dell’anno (2004); I colori di Luca (2007); Il tulipano giallo (2008); Il profumo della Salve Regina (2008); Le 7 parole di Gesù sulla croce (2010).
Raccolta di alcuni dei più significativi contributi di mons. Giancarlo Bregantini, trentino di origine, vescovo prima di Locri-Gerace e attualmente di Campobasso.
I testi presenti nel libro sono organizzati attorno ad alcuni temi chiave: il mestiere di vescovo, testimoni della fede, società e politica, nella Locride, in Calabria, i giovani, chiesa bibbia e spiritualità, la nuova comunità. Ne emerge il profilo di un vescovo la cui profonda spiritualità sostiene il costante impegno per l'affermazione della legalità e della giustizia e per la difesa dell'uomo.
Ogni anno Monsignor Bregantini, all'inizio dell'anno scolastico, è solito inviare un "messaggio" di augurio ai ragazzi e ai giovani studenti, che può diventare anche un invito a scoprire o a valutare positivamente una parte della loro personalità. Questo volume raccoglie alcuni di questi messaggi, che partono normalmente da un racconto o da un personaggio noto (biblico o no), per parlare a questi giovani e per invitarli a essere protagonisti della loro storia e non paurosi burattini in mano a chi ha tutto l'interesse a che le cose stiano come sono o, peggio ancora, per sfruttarli o manipolarli attraverso la lusinga o la paura.
Un vescovo si confessa. Lo fa sulle orme di sant'Agostino: una confessione di lode. L'arcivescovo GianCarlo Maria Bregantini, rispondendo alle domande del teologo Valentino Salvoldi, rivede la sua vita alla luce dell'eroica fede dell'apostolo Pietro. Fede, fonte di estasi e di tormento, dono che porta i suoi frutti in noi nella misura in cui testimoniamo il nostro credo con quella carità che "tutto crede, tutto spera, tutto sopporta", con la grandezza e i limiti di tutto il nostro essere. La fragile fede del Principe degli Apostoli il quale non a caso ha due nomi: Simone il peccatore e Pietro il santo. Gli autori, analizzando la fragilità umana, mostrano come convertirla in forza. Offrono un testo utile sia per un approfondimento personale, sia per una preparazione a gruppi del Vangelo: serve a rafforzare la fede, per vivere in pienezza la nostra vita. Una gioiosa avventura per chi fa proprio il motto di sant'Agostino: "Ama e capirai".
In tempi in cui si fa più acuto il bisogno di capire, di confrontarsi e di dialogare con genti e culture anche molto lontane, appare esemplare il cammino di Giancarlo Bregantini, uomo del Nord trapiantato al Sud, che ha amato il Sud fino a comprenderlo ed è riuscito a mettere in comunicazione viva i due poli, spesso così distanti, del nostro Paese.
Un itinerario che, negli anni, diventa stima e passione per la terra e per la gente.
La terra, e cioè il mare e il sole della Calabria, ma anche i suoi ripidi sentieri di montagna, i paesetti arroccati e quasi irraggiungibili, le case, le scuole, le fabbriche e le chiese.
E la gente, spesso sfiduciata e convinta che nulla possa cambiare, ma anche animata da giovani e donne pronti a lottare e a pagare di persona per un futuro più giusto.
L’autore si fa testimone, davanti alla chiesa e alla società, di una nuova speranza fatta di reciprocità e non solo di solidarietà: saggezza antica che il Sud regala al Nord e che diventa uno stile, anche politico, di interrelazione con ogni Sud del mondo.
Il libro presenta gli incontri quaresimali tenuti presso la Diocesi di San Severo (Fg). Ogni incontro prevede un relatore che affronta un tema di grande profondità umana e spirituale: da Adriana Faranda che si confronta con la via altra” del perdono, a Salvatore Miscio che indaga i semi della Parola nelle canzoni di Fabrizio de André, a mons. Bregantini e Mimmo Lucano che dibattono sul volto del fratello, a mons. Lambiasi che si pone l’interrogativo: Che cosa dobbiamo fare fratelli?”, a Stefano Rosati che ricorda la profezia di mons. Cesare Bonicelli.
«Vogliamo vivere a colori». Non credo ci sia un sogno più grande. Perché ciascuno nel cuore porta i suoi colori, quelli che la vita gli ha donato, quelli della sua infanzia, quelli puliti di un mondo bello, come Dio ce lo ha affidato. Tutti i colori della vita confluiscono nella luce dei nostri occhi, lucerna del cuore.
Destinatari
Tutti.
Autore
Mons. Brigantini, è stato vescovo a Locri-Gerace dal 1994 al 2007; ora è arcivescovo di Campobasso. Religioso stimmatino, è chiamato dalla gente «padre GianCarlo». È nato nel 1948 a Denno, in Val di Non (Trento). Dopo qualche anno da prete operaio nel periodo più caldo delle lotte di fabbrica, approda a Crotone, in Calabria. Possiede la mitezza evangelica, che non tace, ma cambia lentamente i cuori. Collabora con il mensile «Messaggero di sant’Antonio». Ha pubblicato Una chiesa tra gli ultimi. Riflessioni pasquali di un vescovo (2000); La terra e la gente. La speranza in cui credo (2001); Gli alberi dell’anno (2004); I colori di Luca (2007).
In una forma intermedia tra un diario e un epistolario immaginario, si snoda "l'impossibile colloquio" fra l'autrice ed Etty Hillesum, giovane ebrea olandese che, prima di morire ad Auschwitz, ci ha lasciato una straordinaria testimonianza di resistenza umana e spiritualità.
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«Ora et labora»: collegando ascetismo e vita attiva, il monachesimo benedettino fondato a Montecassino nel VI secolo ha avuto un impatto duraturo sulla società, l'economia, la politica e la concezione stessa dell'uomo nella civiltà cristiana occidentale. Il volume racconta la storia dei benedettini dal loro leggendario fondatore Benedetto da Norcia e dalla Regola con cui definì la vita religiosa dell'ordine, alle più importanti forme della vita benedettina: dai ricchi monasteri dell'età carolingia al movimento di riforma di Cluny e dei cistercensi, dall'impegno nell'istruzione e nelle missioni alle moderne comunità di preghiera. Con uno sguardo che abbraccia l'intera storia dell'ordine, da Benedetto all'età presente, il volume mette in luce come, pur affrontando ripetutamente nuove sfide, esso sia riuscito a rimanere fedele alle proprie origini.
Un testo poetico per comprendere cosa vuol dire "passare all'altra riva". Con illustrazioni.