
La gioia è una cosa seria, è importante per la nostra vita e per la nostra vocazione a vivere con verità e pienezza. Tuttavia, non dobbiamo cercare una gioia disincarnata, come se fossimo angeli, ma una gioia in cui il nostro cuore trovi una soddisfazione che, per così dire, risuoni anche nel nostro corpo, nel nostro pensiero, nelle nostre parole e nei nostri sentimenti. Ma quand'è che siamo veramente felici? Fondamentalmente quando si trova un tesoro, una cosa preziosa che il cuore percepisce preferibile a tutto. Capire che la gioia è legata al tesoro, e che l'unico tesoro che garantisce la gioia è cristo, è la cosa più importante da riconoscere nella vita.
Indicazioni pastorali del Mons. Angelo Scola sulla prassi della visita Pastorale e del ruolo importante che svolge nell'animazione della comunita cristiana. Come aiutare la comunita cristiana a riconoscere in Gesu Cristo risorto la caparra della nostra personale risurrezione? La Visita pastorale e un gesto, antico ma privilegiato, per testimoniare la reciproca appartenenza tra i fedeli generata dal battesimo per il bene di tutti i fratelli uomini. Il Manzoni, in quella che dopo di lui sarebbe diventata un po la cronaca paradigmatica di ogni altra visita pastorale, scrive che all'Innominato cresceva in cuore una piu che piu curiosita di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta gente diversa". Suscitare quel soprassalto di sorpresa in tutti i battezzati, anche in quelli piu smemorati. In fondo lo scopo della visita sta tutto qui. "
Offre sei Adorazioni eucaristiche per la preghiera personale e comunitaria, in sintonia con il tema del Sinodo I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Una proposta pensata per un pubblico giovanile, che viene guidato attraverso spunti tratti dalla Scrittura, dal magistero di papa Francesco e di testimoni eminenti dell'Eucaristia. Il testo si articola in sei verbi-chiave: Adoro il Signore mio Dio; Medito la Parola, per non vivere da addormentato; Seguo... Lui!; Amo chi è il mio prossimo; Sogno il mio futuro; Lodo il Signore e lo ringrazio.
Una raccolta di preghiere per chiunque voglia intessere con Dio un dialogo capace di abbracciare tutte le dimensioni della vita. Prefazione di S.E. Edoardo Menichelli
In questo libro si racconta, molto semplicemente, della grande felicità e dei vantaggi, personali e sociali, che il cristianesimo vissuto produce in chi ha la fortuna – la Grazia – di incontrare qualcuno che glielo faccia gustare e capire, con la testa e con il cuore.
Conoscere Gesù è un’esperienza totalizzante, che interpella ragione e sentimento e che, dando gusto all’esistenza, genera emozioni forti, giudizi nuovi e grandi passioni.
La lotta che il cristianesimo introduce nella vita è infatti un impegno senza quartiere, una sfida quotidiana, una battaglia molto poco democratica e assai coraggiosa. Nel compierla con amore e intelligenza sta la gioia di un giorno qualunque.
È un’impresa seria, un compito per chiunque, una battaglia decisiva: la battaglia più importante della vita, dentro le sfide della società dell’immagine che interpella giovani e adulti del mondo d’oggi. Un’esperienza entusiasmante da cui lasciarsi prendere.
Nata nel 1875 da una nobile famiglia senese, la contessa Bianca Piccolomini Clementini dedicò la sua intera esistenza a meditare e approfondire il senso di una maternità spirituale nell'imitazione di Cristo. Dal 1920 al 1958 scrisse le sue "Istruzioni": indicazioni e consigli per la vita spirituale di grande attualità per ogni credente desideroso di testimoniare l'amore di Dio nella quotidianità della propria esistenza
Alla scuola della Beata Elia di San Clemente, Carmelitana Scalza, possiamo riscoprire la gioia della preghiera, "quel filo di comunicazione intima che passa tra l'anima e Dio" (Scritti, p. 108). Le proposte che vengono presentate in questo libro non solo registrano la testimonianza della profonda unione della Beata con Lui, ma tracciano anche una preziosa pista per imparare a dialogare con Dio attraverso la guida di una persona che lo ha amato "con immenso amore, fino a distruggermi tutta per Lui" (Scritti, p. 218) e che usava invocare Maria come "Tenera Madre", "Madre d'amore", "Mamma del Paradiso". Il libro è diviso in tre sezioni: la prima dedicata alla Via Crucis; la seconda al Mese mariano di Maggio; la terza al Santo Rosario. I testi appassionati e profondi che scandiscono i vari momenti di preghiera (stazioni della Via Crucis, giorni di Maggio, misteri del Rosario), sono scelti dal repertorio spirituale della Monaca Carmelitana barese.
Ciò che ha soprattutto caratterizzato p. F. Varillon è stato lo sforzo costante di tradurre il vangelo in un linguaggio comprensibile all'uomo di oggi. Persuaso che "è indispensabile per un cristiano essere intelligente", non ha risparmiato gli sforzi per allargare la visione cristiana, mettendone in evidenza la profonda coerenza e l'attualità. Vero e proprio "maestro spirituale", insieme tradizionale e audace, p. Varillon ha posseduto più di chiunque altro l'arte di liberare il cristianesimo da ogni sovrastruttura, rivelandone l'anima profonda e autentica, quello che egli chiama "l'essenziale dell'essenziale": la vita di Dio - un Dio che è "amore, nient'altro che amore" - come realizzazione piena dell'uomo. Dotato di una straordinaria capacità di mettersi in ascolto degli altri, di camminare con loro, egli ha saputo creare un genere letterario e "omiletico" nuovo, in cui il riferimento al dato biblico, la riflessione penetrante, il senso dell'essenziale e di dialogo con il pensiero contemporaneo si compongono di armoniosa unità. È un libro denso e chiaro, che rivela tutta la capacità di p. Varillon di "spiegare" i contenuti della fede, di toccare e risvegliare le corde più intime del cuore e della mente, in un cammino che è il cammino stesso dell'ascoltatore, soprattutto di colui che vuol capire, al di là di ogni stereotipo, le ragioni della propria fede.
Uno studio della figura della donna nella Sacra Scrittura attraverso gli scritti di don Divo Barsotti.