
Una raccolta di pensieri tratti dalle parole di Papa Francesco dedicati a questo tempo così particolare segnato dalla pandemia da coronavirus. Quindici meditazioni per guardare alla speranza che giace nascosta sotto le difficoltà di un momento così difficile per l'umanità intera.
Brevi pensieri per scoprire come in ogni momento e in ogni evento vi siano opportunità per pregare. Sia occupati o liberi, sia alle prime armi o già esperti, questo mini-libro contribuirà a infondere nuova fiducia e convinzioni circa le potenzialità della preghiera nella propria vita. “Prega dove sei.Dio è ovunque. La tua preghiera sia breve.L’amore esige poche parole. Pregare è respirare. Fallo profondamente e tu vivrai in pienezza”.
AUTORE
Keith Mc Callan. È monaco del monastero benedettino di St. Meinard Archabbey, nel Sud dell’Indiana (Usa)
ILLUSTRATORE
R.W.Alley:illustratore per la Abbey Press ElfHelp Books, illustra e scrive libri per bambini. Vive a Barrington,Rhode Island,con la moglie, una figlia e un figlio.
"I grandi libri hanno il potere di leggerci, ci forniscono una chiave per decifrare la nostra vita. Tra di essi alcuni hanno una valenza maggiore che sfora in un territorio superiore e in un certo senso più pericoloso. Mi riferisco a quei testi ritenuti sacri. Pericolo che è dato dalla straordinaria potenza che essi hanno. Se usate male, infatti, le motivazioni spirituali possono armare guerre, perché fanno appello a una potenza di senso che è più grande di una semplice convinzione. Ma quando lo spirituale diventa potenza distruttiva, in realtà ha smesso di essere spirituale e si è pervertito in ideologia. La vera spiritualità unifica la persona, e ne crea i presupposti per una fondamentale relazionalità." "La forza della mitezza" nasce proprio dal desiderio di offrire una chiave di lettura profonda della realtà e dell'animo umano che crei connessione tra persone anche apparentemente molto lontane tra loro per credo, convinzioni e cultura. Per farlo Luigi Maria Epicoco ci accompagna attraverso le pagine del Vangelo di Matteo così da lasciare che il tentativo primordiale dell'evangelista riaccada anche nella nostra vita: riannodare il passato con il presente e mostrare come l'attributo più divino di Cristo sta nella sua mitezza e nella sua umanità. Come Mosè nei racconti dell'Antico Testamento sale sul monte per ricevere la Legge da parte di Dio, così Gesù sale sul monte per donarne una nuova: quella delle beatitudini. Passo dopo passo il lettore è accompagnato a rileggere la propria esistenza entrando in una dimensione spirituale che tocca alla radice i grandi interrogativi umani, che accomunano credenti e non credenti.
L'autore, partendo dalla Scrittura e dalla teologia, sviluppa il concetto di misericordia per la condotta e la spiritualità del cristiano: è l?energia che viene dal cuore stesso di Dio, e la chiave di accesso al cuore dell?uomo.
La recente emergenza planetaria ha messo tutti noi di fronte a una verità ovvia, ma che evidentemente preferivamo ignorare: nonostante il progresso e i risultati straordinari della scienza e della tecnologia, rimaniamo esseri fragili. Anche nei paesi più ricchi può manifestarsi l'imprevisto assoluto di una vulnerabilità che si carica di sofferenza. Riconoscere la nostra comune fragilità appare una straordinaria opportunità per ricomprendere la nostra comune umanità. È la grande lezione da apprendere: riconoscere la dignità della vita vulnerabile e mortale che ci accomuna è la via attraverso la quale si riapre il varco per ricostruire legami sociali autentici. Purtroppo, in una società come la nostra, permeata dai valori e dai disvalori di un capitalismo che incalza, dall'ossessione di una vita senza ostacoli e dal consumo di un godimento senza limiti, l'esperienza della vulnerabilità appare come una vergogna da nascondere. Ma se c'è amore per la fragilità non c'è vergogna nella vulnerabilità; e non cresce l'insensibilità per coloro che non ce la fanno: umanità di scarto, incapace di affermarsi. Siamo tutti fragili. Rimuovere la comune fragilità, invece di condividerla con amore, significa preparare una società di solitudini. È nell'alleanza dei fragili la via per un umanesimo universale.
La recente emergenza planetaria ha messo tutti noi di fronte a una verità ovvia, ma che evidentemente preferivamo ignorare: nonostante il progresso e i risultati straordinari della scienza e della tecnologia, rimaniamo esseri fragili. Anche nei paesi più ricchi può manifestarsi l'imprevisto assoluto di una vulnerabilità che si carica di sofferenza. Riconoscere la nostra comune fragilità appare una straordinaria opportunità per ricomprendere la nostra comune umanità. È la grande lezione da apprendere: riconoscere la dignità della vita vulnerabile e mortale che ci accomuna è la via attraverso la quale si riapre il varco per ricostruire legami sociali autentici. Purtroppo, in una società come la nostra, permeata dai valori e dai disvalori di un capitalismo che incalza, dall'ossessione di una vita senza ostacoli e dal consumo di un godimento senza limiti, l'esperienza della vulnerabilità appare come una vergogna da nascondere. Ma se c'è amore per la fragilità non c'è vergogna nella vulnerabilità; e non cresce l'insensibilità per coloro che non ce la fanno: umanità di scarto, incapace di affermarsi. Siamo tutti fragili. Rimuovere la comune fragilità, invece di condividerla con amore, significa preparare una società di solitudini. È nell'alleanza dei fragili la via per un umanesimo universale.
E' la vita narrata dell'Autrice, moglie, mamma e nonna che con umiltà, compostezza, amore e carità vive per testimoniare la contemplazione della grandezza di Dio nel suo immenso progetto d'Amore.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa “valere”? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un’offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell’umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l’amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio?
In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa “valere”? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un’offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell’umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l’amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio?In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
Tante sono le pagine scritte da Chiara Lubich sull'importanza di una vita di comunione. Questo volume è un'antologia delle sue riflessioni più profonde sul tema, scelte tra quelle raccolte negli anni da amici e collaboratori. Al centro c'è l'idea per cui la logica della condivisione può tradursi in una cultura universale del Bene che, in quanto tale, plasma tutta la realtà: in famiglia, a lavoro, nella Chiesa. Ogni capitolo tratteggia un pezzetto della storia del Movimento dei Focolari e mostra come la tensione all'unità abbia ispirato progetti concreti e un confronto costante con le diversità. Infatti, per dirlo con le parole a volte sorprendentemente profetiche di Chiara, "una spiritualità di comunione non è utile solo per concorrere all'unità dei cristiani, ma anche ad aprire quel dialogo con persone di altre religioni, che rappresenta una delle frontiere più impegnative e urgenti all'alba del terzo millennio".
''Ecco dunque il senso di questo libro piccolo ma prezioso, che non parla di teologia complessa, di conoscenza astratta, ma è denso di vita vissuta, di esperienza concreta con Dio, di relazione che passa attraverso la vita vera dell'autore e la testimonianza di tanti giovani che hanno fatto esperienza di Dio attraverso un contatto profondo con l'Eucaristia. Giovani come tanti altri che hanno avuto il coraggio di provare ad aprire lo scrigno del loro cuore a colui che dà senso e pienezza alla vita. La storia di ciascuno può essere la più difficile, devastata, debole, insignificante, piena di prove e dolore, ma diviene pesante e invivibile solo quando è priva di senso. Solo chi ha una meta cammina, solo chi è spinto da una passione è disposto a soffrire per portarla a compimento''. (dalla Presentazione). A fare da commento e quasi da preziosa guida per il lettore sono disseminate lungo il testo alcune significative parole del beato Carlo Acutis.
L’itinerario di un monaco
alla scoperta dell’infinita misericordia di Dio
Isacco il Siro (vii secolo), nato in un villaggio dell’attuale Qatar, morì nel monastero di Rabban Shabur (nel Kurdistan settentrionale) dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita anacoretica, interrotta solo per alcuni mesi trascorsi come vescovo della diocesi di Ninive (da qui l’altro nome con il quale è conosciuto: Isacco di Ninive, città che sorgeva nei pressi dell’attuale Mossul in Iraq). Queste pagine ripercorrono con sapiente maestria il contesto della sua vita e della sua opera, quel mondo spirituale nel quale si è formato e al quale ha apportato il contributo di una mente e un cuore “secondo Dio”, capaci di cantare la misericordia di Dio e il suo amore che abbraccia tutte le creature fino a trionfare sulla morte e sul peccato. Di Isacco di Ninive le nostre Edizioni hanno già pubblicato i Discorsi spirituali, a cura di Paolo Bettiolo, i Discorsi ascetici, a cura di Sabino Chialà, e l’antologia Un’umile speranza.
Ilarion Alfeev, vescovo di Vienna e Austria per i russi ortodossi, esperto di patristica, è dottore in filosofia all’Università di Oxford e in teologia all’Institut Saint-Serge di Parigi. Membro della Commissione teologica sinodale del Patriarcato ortodosso russo, è vescovo ausiliare di Mosca incaricato dei rapporti con gli organismi europei a Bruxelles.
Contenuto
Gli Atti degli Apostoli ci mostrano un’immagine di Chiesa che può oggi essere un modello anche per noi. Il libro degli Atti è un invito a riflettere su come possiamo annunciare la fede, in modo che ne vengano toccati i membri attivi delle comunità cristiane, ma anche le persone che cercano nella filosofia, nella psicologia, nelle religioni orientali e nell’esoterismo una risposta alle loro domande. Anselm Grün offre un’interpretazione dei più importanti racconti degli Atti con l’aiuto dei commentari esegetici di Ernst Haenchen, Franz Mußner, Gerhard Schneider, Rudolf Pesch e Josef Zmijewski. Medita questi racconti tenendo sempre lo sguardo sulla nostra attualità, chiedendosi ciò che intendono dire personalmente a lui e alle persone che incontra.
Destinatari
Tutti
Autore
Anselm GRÜN, monaco benedettino e dottore in teologia, è uno degli autori spirituali più conosciuto al mondo. Con i suoi libri e le sue conferenze raggiunge un pubblico di milioni di persone ed è un modello e compagno spirituale per molti cristiani e non. P. Grün ha trovato orientamento e fiducia nel proprio cammino di fede proprio nelle esperienze delle prime comunità cristiane. Molte delle sue opere, bestseller internazionali, sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova.