
Un'occasione preziosa per celebrare la memoria di un grande maestro, che è stato punto di riferimento e guida per molti credenti, e per meditare brani di grande spessore, espressione di un cammino umano e cristiano davvero singolare.
Con il secondo volume delle sue Meditazioni di un cristiano. Una scelta dai Salmi 52-150, (la traduzione del primo volume, pubblicata nel gennaio 2020, ha riscontrato un'ottima accoglienza elevata), Robert Spaemann ha portato a termine quello che viene considerato come il suo vero testamento spirituale. "Pensieri di un laico, di un cristiano che crede nella Rivelazione e di un filosofo che crede nella ragione, pensieri che non rivendicano alcuna competenza e non vogliono convincere nessuno, ma che mi sono stati d'aiuto nell'appropriazione orante dei Salmi", egli confessa. Quando questi testi finirono tra le mani di Hans Urs von Balthasar, ne caldeggiò convintamente la pubblicazione. La prospettiva adottata da Spaeman è "teologico-spirituale". A proposito dei Salmi, egli dice, "il sapere che informa sull'origine di un testo non può pregiudicare l'appropriazione personale di questo testo, ma essere per essa un guadagno. In ogni caso, ciò richiede a sua volta una appropriazione di secondo livello, e cioè la ricezione della storia della ricezione e dello stato attuale di questa".
Una profonda meditazione sull'amore per gli uomini da parte di un Dio crocifisso.
Pagine ardenti, libere e liberatrici, scritte da un uomo la cui sperimentazione mistica e la cui piena umanità gli permettono uno sguardo che va "oltre" e che ci invita "oltre". Dense, ma insieme semplici, sono queste le pagine che attendono oggi i credenti per ritrovare l'energia interiore che si sostituisca alla loro stanchezza e alle loro debolezze per un cammino di ardita comunione col destino dell'umanità intera.
Charles De Foucauld è stato una delle maggiori figure spirituali tra '800 e '900. Tra i tanti scritti lasciati che formano la sua "spiritualità del deserto" in questo libro tradotto dal francese da Antonella Baretta, ci sono le sue meditazioni spirituali e quelle sui testi dei vangeli scritte a Nazaret e a Tamanrasset.
Pubblicato per la prima volta nell'agosto del 1959, questo libro dal titolo semplice e diretto non ha cessato di essere presente ininterrottamente in libreria con una lunga serie di edizioni e con numerose traduzioni nelle lingue più diverse e, con il passare del tempo, è andato via via affermandosi come testo di profonda spiritualità. Viene qui ripubblicato in una nuova edizione integrale, nella quale i singoli testi sono restituiti alla loro ispirazione originaria.
"Questi scritti limpidi non si prestano a divagazioni poetiche: sono frutti di vita e danno semi di vita. Sono motivi impensati, riflessioni inusitate, aspirazioni avvincenti all'Eterno; in tutti i casi, sono le risorse dell'amore di figli per raggiungere, di là dalle parvenze, ombre e frascami, la presenza del Padre. Rimeditandoli via via, dalle prostrazioni di un materialismo senza sbocchi, greve di noia, l'anima si rileva alla speranza e all'amore, come per il ricostruirsi d'una giovinezza insospettata" (dalla Prefazione di I. Giordani).
Raccolta di meditazioni. Nell'anno 2000 la Pontificia Universita' Gregoriana, nel suo cammino di rinnovamento, ha voluto rilanciare l'azione pastorale tra i suoi alunni. A tale fine il Servizio di Pastorale Universitaria", nell'anno 2003 e fino al presente ha offerto ai membri della comunita' universitaria dei sussidi per la preghiera personale attraverso la cosi' detta "lectio divina mensile". "
Un testo ricco e prezioso che ci riporta all’essenza della meditazione che, come fa osservare l’Autore, non è patrimonio esclusivo dell’Oriente o dell’Occidente, ma è una risposta trasversale alla ricerca, propria della natura umana, di strumenti che possano metterci in contatto con il Divino. In questo libro viene ripercorsa la storia della via meditativa nella tradizione cristiana, sottolineandone i punti di contatto e le somiglianze con quella orientale. Axel Bayer non si limita, però, solo all’aspetto teorico, ma ci offre molte «indicazioni sulla pratica, sul rilassamento, sulla concentrazione, sul ruolo del maestro, sull’importanza della condivisione e, soprattutto, sulla centralità dell’abbandono. Tutti elementi che troviamo presenti nelle varie vie spirituali e che emergono dall’osservazione dell’animo umano, delle sue illusioni e dei suoi aneliti. Il linguaggio del nostro Autore nell’ultimo capitolo si fa più attento a noi, alle motivazioni e alle difficoltà della ricerca spirituale della donna e dell’uomo di oggi e ci incoraggia a metterci in cammino».
[DALLA PREFAZIONE DI ANTONIA TRONTI].
Un confronto lucido tra il meditare asiatico e quello cristiano.
Cosa vuol dire vivere come un Bodhisattva, un Essere illuminato? È davvero possibile per un laico occidentale comportarsi come un Buddha oggi? Oltre alla meditazione seduta, quali sono gli strumenti che la tradizione Zen offre a chi desidera trasformare ogni attività quotidiana in occasione di pratica? Sono questi - e molti altri - i quesiti ai quali risponde questo libro, testimonianza di pratica vissuta, che getta luce sulla relazione tra etica e Buddhismo. Anche se poco descritti, i precetti etici costituiscono un aspetto fondamentale della Via dello Zen. Compare quindi in lingua italiana questa opera, che è interamente dedicata all'analisi dei precetti del Bodhisattva, ovvero i voti sia per i monaci che per i laici della tradizione Zen. Il testo dunque rappresenta una solida base di studio per la pratica Zen, ma è anche un libro per tutti i ricercatori dello spirito, a qualunque tradizione appartengano. L'autore prende per mano il lettore e lo introduce all'infinito meraviglioso viaggio lungo la Via verso la liberazione di tutti gli esseri. Spesso spiega i precetti citando famosi dialoghi (o koan) tra maestro e discepolo, e riporta inoltre quelli avvenuti tra lui e Suzuki Roshi, il cui spirito traspare continuamente tra le righe del libro. Reb Anderson rende assolutamente fruibile a un pubblico occidentale l'antico insegnamento Zen, grazie a un suo lungo e paziente lavoro di adattamento culturale.