
Questo volume tocca la sfera della spiritualità della vita quotidiana. Attraverso una serie di dense riflessioni l’autore sviluppa un’attenzione al quotidiano articolata in tre livelli: la meditazione su eventi e frammenti di bellezza che provengono dall’esistenza; un commento empatico delle Scritture, con la ripresa di brani soprattutto dal Nuovo Testamento; la proposta di alcune“quasi-preghiere” in cui l’invocazione si serve talvolta della forma poetica.
Nella Postfazione al volume padre Ermes Ronchi afferma che queste pagine affidano al lettore tre verbi evangelici: «Conservare, cioè sottrarre le cose all’oblio, accendendo la lampada della memoria; meditare per cogliere il filo d’oro che tutto tiene unito, anche nei giorni della fatica del cuore; confrontare tra loro cose, volti, eventi e parole per distillarne una sintesi pacificata. […] Sono i verbi che consegnano a ciascuno la sapienza di un metodo spirituale che permette di dare una profondità unica alla vita, di salvare lo stupore, di cogliere il mistero di epifania racchiuso nel quotidiano e nell’istante, dove il quotidiano diventa lievito e seme d’altrove; dove l’istante trascolora nell’eterno e l’eterno germina in ogni istante; dove l’atteggiamento della gratitudine davanti al dono del tempo nasce come frutto maturo di una vita liberata, al tempo stesso leggera e solida».
Gianni Gasparini, professore ordinario nell’Università Cattolica di Milano, è sociologo e scrittore. Tra le sue opere poetiche e drammaturgiche recenti figurano: Cento aquiloni (Milano 2005), Passio – Passione di Gesù Cristo e Passione dell’uomo (Troina, EN, 2007) e I misteri dell’incarnazione (Cantalupa, TO, 2008). Tra le opere di carattere sociologico e saggistico: La vita quotidiana. Interstizi e piccole cose (Assisi 2009), Tempi e ritmi nella società del Duemila (Milano 2009) e La natura attorno a noi (Assisi 2010).
Rileggere il quotidiano con l'ambizione di "mostrare la profondità della superficie" (Wittgenstein) senza mai lasciar cadere la antica certezza sapienziale e cristiana - secondo cui "il più elementare è il più spirituale" (Sequeri).
"Questo libro è scritto da chi alla scuola ha dedicato tutta la sua vita, e ci consegna la sapienza di un insegnare inteso nel senso più ampio di educare, accogliere, accompagnare e alimentare speranza.... Le riflessioni sull'insengamento che padre Buschini ha voluto condividere potranno non convincere tutti (così come ad alcuni è apparso talvolta troppo radicale il suo agire). Ma nessuno, alla fine della lettura, potrà dubitare della sincerità che sempre ha mosso il suo impegno educativo, della sua passione per quella verità che non lascia tranquilli, perché è stimolo a mettersi continuamente in discussione e in gioco" (dalla Prefa-zione di don Luigi Ciotti).
In breve
Trattare delle virtù è trattare delle qualità della coscienza e della esistenza personale, ma insieme anche della vita sociale e di una solidarietà ben riuscita. Dove c’è vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici.
Descrizione
La virtù è una competenza, profonda e beatificante, che garantisce pienezza e senso alla nostra vita, alla nostra convivenza e anche alla nostra morte. Questa è l’istanza che il libro di Bernhard Häring vuole illustrare. Trattare della virtù è trattare della qualità della coscienza, ma insieme della convivenza e solidarietà ben riuscite delle coscienze. Dove c’è la vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici, con gli altri e con l’intero creato.
«Dietro il progetto qui proposto, quello cioè della competenza mediante la virtù», scrive il grande moralista, «si nasconde il cambiamento paradigmatico da un’etica unilaterale dell’obbedienza a un’etica accentuata della responsabilità: in queste pagine dichiaro guerra alla sete di controllo e a quanti puntano sul conformismo».
Ecco dunque il ritorno al discorso etico della virtù, per un programma di vita ben riuscita e per un cristianesimo maturo.
Non si può fare i cristiani.
Si può solo essere cristiani.
Perché si può solo essere di Cristo.
E non si può appartenere a una persona che per schiavitù, o per amore.
Tertium non datur.
Essere Cristiani vuol dire innamorarsi di Gesù.
E per farlo non c'è altra possibilità che incontrarlo, che vedere il suo volto e ascoltare la sua voce, mettersi a tavola con lui...
Ed è questo per essere cristiani: rendersi conto che tutto ci√≤ √® possibile.
Gesù è ancora vivo.
Questo libro è un accorato e scanzonato invito a Cristiani e a non Cristiani, perché si torni a fissare gli occhi sull'unico vero cuore della fede; così da poter tornare a guardare la vita per, con e in Cristo con meraviglia, curiosità e passione
Il tema del male non cessa di tormentarci, poiché il male sembra farla da padrone nel mondo, oggi come ieri. La psicologia spiega il male a partire dalla storia personale: cerca le cause del male guardando indietro, osservando ed elaborando le ferite del passato. I monaci antichi, invece, descrivono il male come qualcosa di presente, opera dei demoni; cercano di comprenderne strutture e modi di agire, per poterlo poi affrontare con successo nel presente. Le loro esperienze e i loro insegnamenti possono costituire uno stimolo ad affrontare la sfida del male, a osare la lotta ora senza ripiegarsi sul passato.
La Parrocchia è il modo in cui la Chiesa si rende visibile nel territorio... è una comunità in cammino, proiettata nel futuro ma agganciata al presente, ricca di persone che si spendono con e per gli altri e che fanno della gratuità la loro forza. Nella Parrocchia si condividono valori che consentono di affrontare meglio la realtà quotidiana nelle sue molteplici sfaccettature, nelle sue criticità e non soltanto con l'ascolto e l'accoglienza, ma ponendo in essere azioni utili allo scopo perseguito.
La nascita, il lavoro, l'immigrazione, il carcere, la morte: quei momenti importanti e complessi della vita sono qui considerati in modo seriamente umano.
Questo breve ma solido approfondimento sul tema del "perdono" scritto da Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, è un cammeo, un essenziale percorso ascetico che tutti, prima o poi, dovremmo affrontare. Concludono il testo una "ginnastica degli esercizi spirituali", per crescere nella pratica del perdono, e alcune fortissime testimonianze, a cura di Paolo Guiducci, che ci aiuteranno nella nostra personale, quotidiana, rigenerante fatica della riconciliazione.
Non è semplice parlare di perdono e di pace. Facilmente si viene accusati di fuggire dalla realtà per nascondersi in un buonismo disincarnato incapace di risolvere le tensioni che attraversano la vita dell'uomo.Gesù di Nazaret e Francesco di Assisi, due "buonisti impenitenti", ci ricordano invece il valore irrinunciabile del per-dono quale unica possibilità, in certi momenti, per poter ritrovare la via alla pace. Le loro parole costituiscono un aiuto importante per smascherare quel meccanismo spietato che, per il desiderio di potere e dominio, toglie dignità alla vita umana privandola del cuore.Non è un caso che nel Cantico di frate sole il "perdono" sia posto dal santo di Assisi come l'elemento costitutivo della bellezza che deve risplendere sul volto dell'uomo, affinché anch'egli, insieme alle altre creature, sia motivo di lode a Dio. Ed è proprio questa bellezza, risplendente nel volto di Gesù e ammirata da Francesco, che il presente volume vuole raccontare al lettore.
Mi sono avvicinata al Signore piano piano negli anni, come se la mia anima si stesse riprendendo da un antico torpore; ma poi è accaduto qualcosa di impensato per me. Un bel giorno, dal cielo, ho udito la voce di Gesù e di Maria, di Dio Padre e dello Spirito Santo. Fino a quando mi è apparsa la Vergine Immacolata, dalla Luna, splendente come una stella a illuminare le tenebre della mia anima.
Mi sono avvicinata al Signore piano piano, negli anni, come se la mia anima si stesse riprendendo da un antico torpore... Ma poi è accaduto qualcosa di impensato per me... Un bel giorno, dal cielo, ho udito la voce di Gesù e di Maria, di Dio Padre e dello Spirito Santo. Fino a quando mi è apparsa “Lei”, la Vergine Immacolata, dalla luna, splendente come una stella, a illuminar le tenebre dell’anima mia.

