
I testi presentano le risposte scientifiche ad interrogativi intorno ad alcune questioni bibliche. Essi presentano alla gente comune il frutto di recenti studi biblici in relazione ad alcune questioni che oggi incuriosiscono le nostre conoscenze. Tutti i temi immaginabili sulla Bibbia sono gia stati trattati, studiati, investigati, e hanno una risposta, la migliore che si possa offrire al punto delle attuali ricerche. Tutte le difficolta, gli enigmi, le apparenti contraddizioni, le questioni insolite, le sfide storiche e geografiche gia sono state poste e risolte, per quanto possibile. Tuttavia, nonostante la prolifica produzione non tutti hanno accesso alle recenti scoperte, alle nuove ricerche o agli sviluppi di antichi studi; percio, il volume cerca di riempire tale vuoto, offrendo un utile strumento di informazione e conoscenza.
Questo primo volume fa parte di una serie di quattro. I testi presentano alcune risposte scientifiche ad interrogativi su alcune questioni bibliche. Tutti i temi immaginabili sulla bibbia sono gia stati trattati, studiati, investigati, e hanno una risposta, la mi-gliore che si possa offrire al punto delle attuali ricerche. Tutte le difficolta, gli en igmi, le apparenti contraddi-zioni, le questioni insolite, le sfide storiche e geografi-che gia sono state poste e risolte, per quanto possibile. Tuttavia, e nonostante ques ta prolifica produzione, la gente, il popolo semplice, i laici, i catechisti, non se ne sono accorti, non hanno accesso alle nuove scoperte e non conoscono molto di quello che e`stato scritto. C
E' il secondo volume della collana. I testi presentano risposte scientifiche su alcune questioni bibliche. Tutti i temi immaginabili sulla bibbia sono gia stati trattati, studiati e hanno una risposta, la migliore al punto delle attuali ricerche. Tutte le difficolta, enigmi, contraddizioni... Sono gia state poste e risolte. Moltissimi non se ne sono accorti e non hanno accesso alle nuove scoperte e non conoscono molto di quello che h
E' il terzo volume di questa collana. Come nei libri precedenti, anche qui i testi presentano alcune risposte scientifiche ad interrogativi intorno ad alcune questioni bibliche.
Come nei libri precedenti, anche qui i testi presentano alcune risposte scientifiche ad interrogativi intorno ad alcune questioni bibliche.
E' il quinto volume della collana. Come nei precedenti, i testi presentano delle risposte scientifiche su alcune questioni bibliche. Tutti i temi immaginabili sulla bibbia sono gia stati trattati, studiati, investigati, e hanno una risposta, la migliore che si possa offrire al punto delle attuali ricerche. Tutte le difficolta, gli enigmi, le apparenti contraddizioni, le questioni insolite, le sfide storiche e geografiche gia sono state poste e risolte, per quanto possibile. Tuttavia, e nonostante questa prolifica produzione, la gente, il popolo semplice, i laici, i catechisti, non se ne sono accorti, non hanno accesso alle nuove scoperte e non conoscono molto di qu
Questo libro, come gli altri della stessa Collana, tenta di far conoscere in modo divulgativo la moderna e attuale esegesi come la espongono nuovi studi e commentari della Chiesa cattolica.
Il luogo della nascita di Gesù, il sepolcro della sua famiglia, la grotta in cui viveva Giovanni Battista, la tomba di re Erode, il ritrovamento a Gerusalemme di un lenzuolo funebre che rimetterebbe in discussione l'autenticità della Sindone. Sono solo alcuni esempi di "clamorosi ritrovamenti" e di "sensazionali scoperte" che, nonostante indizi poco chiari, prove fragili e vistose manipolazioni, alcuni archeologi hanno affidato all'amplificazione dei massmedia internazionali infuocando l'immaginario comune. Si tratta di "trionfali annunci" che rischiano di lasciare in ombra e in secondo piano il prezioso lavoro degli studiosi interessati ad avvicinare l'uomo di oggi all'ambiente sociale e culturale del mondo biblico attraverso gli scavi e l'analisi attenta delle antiche testimonianze materiali.
Eroina di un breve libro di soli quattro capitoli, Rut può essere definita la Cenerentola della Bibbia perché la sua storia sviluppa un tema del folclore universale dalle infinite variazioni, quello di una ragazza di modesta origine che trova un marito ricco e potente, il "principe azzurro" di tante fiabe popolari. Poiché è povera, vedova, straniera e senza figli, cioè nella peggiore condizione per una donna del mondo antico, gli ostacoli che la separano dal matrimonio con il facoltoso Booz si accumulano. Tuttavia, la generosità della protagonista e la sua nobiltà di cuore le attribuiscono i titoli che le consentono di salire nella scala sociale e che le permettono di ottenere, anche se straniera, l'equivalente del "diritto di cittadinanza". Sotto un'apparente semplicità, il breve libro biblico rivela una grande ricchezza di significati e attribuisce a Rut il compito di impersonare la presenza di Dio e di divenire strumento della sua grazia. Con il testo integrale del libro di Rut dalla Bibbia di Gerusalemme.
Quando nell'Europa moderna la Bibbia passa dal pulpito alla cattedra, dalla chiesa all'aula universitaria, dalla predicazione all'esame esegetico prende forma un approccio critico e scientifico ai testi che solleva vari interrogativi su fede e scienza e su Scrittura e Tradizione. Nel XX secolo il magistero cattolico reagisce alle innovazioni, ritiene di dover proteggere i fedeli dal razionalismo e dal modernismo, ma al tempo stesso favorisce la fondazione dell'École Biblique et Archéologique a Gerusalemme, della Pontificia Commissione Biblica e del Pontificio Istituto Biblico a Roma. Nel 1943, con l'enciclica Divinu Afflante Spiritu, Pio XII auspica una maggiore apertura degli studi biblici, ma la relazione, di fatto irrisolta, tra Scrittura e Tradizione riaffiora al Vaticano II e fa della costituzione dogmatica Dei Verbum uno dei punti caldi del dibattito conciliare. Il prezioso documento della Commissione biblica "L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa" (1993) sancisce infine che l'esegesi storico-critica è un metodo irrinunciabile per l'approccio esegetico ai testi biblici.
Il confronto tra Gesù e Socrate, implicito già in Erasmo da Rotterdam e successivamente esplicitato in Rousseau, Hegel e ora persino nei blog filosofici su Google, solleva l'interrogativo sull'identità del Nazareno. Non basta affermare, per esclusione, che egli non è un greco né di etnia né di cultura e nemmeno un giudeo della diaspora ellenistica. Tanto meno si può sostenere in modo acritico che la lingua greca degli evangelisti sia la stessa di Gesù, anche se era diffusa in Galilea negli ambienti più colti della società. Non si può nemmeno escludere che egli ne avesse una conoscenza almeno sommaria, ma di certo non era la sua lingua madre e nemmeno quella usuale come mezzo di comunicazione. Questo aspetto di Gesù si può forse misurare in certe parole dei vangeli che riflettono un'eco della tradizione sapienziale greca. Tuttavia, egli è sempre vissuto dentro i confini geografici del suo paese proiettato solo verso l'interno e non nella direzione del Mediterraneo - e la sua formazione è di impronta essenzialmente giudaica. Spetterà così ad altri, e non a Gesù di Nazaret, il compito di portare il messaggio del vangelo nel mondo della cultura greca.
Lo scudo di Achille, minuziosamente descritto da Omero nell'Iliade, è una raffigurazione del mondo che attribuisce la difesa della vita felice e prospera al guerriero valoroso, all'eroe, al re capace di governare il suo paese e di proteggerlo dai nemici. La Bibbia, lontana dal mondo aristocratico e sublime dell'epopea, non conosce oggetti simili; la morte che si aggira sugli omerici campi di battaglia assume qui il volto prosaico della fame che il profeta Eliseo, nel Secondo libro dei Re, scongiura con una semplice manciata di farina. In un racconto di Dostoevskij si narra invece della cipolla che cresce in ogni orto e non richiede né poteri eroici, né sapienza profetica per strapparla e tenderla a chi ne ha bisogno, perché la salvezza consiste nel trovare l'elemento giusto al momento e nel modo giusto.