
Il presente lavoro è una raccolta di ricerche bibliche concentrate sul significato e sul valore della Parola di Dio nella vita del credente: la Parola di Dio attestata nella Bibbia e affidata alla comunità ecclesiale.
Di questa Parola, come di ogni dono del Signore che rinchiude un mistero, non si finisce mai di comprendere la molteplice valenza: rivelatrice, appellatrice e performatrice. Per abbracciare, assimilare e vivere la Parola, occorre disporsi ad apprendere, cioè a studiare e imparare lasciandosi ammaestrare dall’unico Maestro.
L’itinerario qui proposto tende ad esplicitare queste finalità rivisitando gli ambiti principali della vita del credente, sia presbitero sia laico.
Un cammino di comunita seguendo il messaggio delle parabole.
Conosciuto anche come Cantico dell'Amore, è uno dei testi più lirici e inusuali delle Sacre scritture: racconta in versi i sentimenti di due innamorati, con tenerezza e sfumature sensuali. È un canzoniere di nozze, che canta la bellezza della sposa e del suo sposo, la gioia del loro amore tenace, che diventa segno e immagine dell'amore di Dio.
Il Salmo 51, conosciuto come «Miserere», è certamente tra i più noti. Merita un’attenzione speciale soprattutto perché in esso possiamo riconoscere il cammino di fede e di ritorno a Dio, che risulta essere sempre attuale. In questa prospettiva il re Davide, autore del salmo, può essere considerato come un modello, per come ha saputo dare alla sua vita un orientamento del tutto nuovo, risorgendo dalla tomba del peccato.
Il libro rivisita i principali passaggi del salmo, nel desiderio di condividere con Davide l’esperienza del perdono invocato e ottenuto, la confessione esteriore ed interiore della colpa, l’anelito alla liberazione dal peccato e alla comunione con Dio. È un cammino ad un tempo bello e impegnativo, per il quale si esige soltanto una cosa: la disponibilità a lasciarsi invadere dalla grazia di Dio la quale, quando entra nella vita di una persona, crea, cioè la rende nuova creatura.
L'autore: Carlo Ghidelli
Formatosi alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha pubblicato molti studi, approfondendo in particolare l’opera di san Luca (Vangelo e Atti degli Apostoli).
Biblista noto in campo internazionale, ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente, nonché alla recente revisione della Bibbia promossa dalla CEI.
Già docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nel 1983 è divenuto sottosegretario della CEI e, dal 1986 al 2000, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica.
Ordinato vescovo nel 2001, ha retto l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona fino al 2010. Attualmente risiede a Milano.
Il "Compendio della vita di Gesù Cristo" di Blaise Pascal è un capolavoro quasi sconosciuto. Scoperto e pubblicato verso la metà del secolo scorso, è una vita di Gesù tratta esclusivamente da una lettura attenta e partecipe dei quattro vangeli, riesposti secondo un'accuratissima, puntigliosa cronologia, per costituire un'"armonia" che ne esclude le incongruenze e ne esalta la mirabile semplicità. Pascal interviene raramente nella narrazione, introducendo brevi elementi dottrinali esplicativi, e preferisce affidare l'intelligenza dei fatti e delle parole di Cristo ad una loro più precisa scansione temporale. Ad ogni elemento della vita di Gesù, corrisponde così un fatto, un detto, e ad ogni unità temporale corrisponde un'unità dottrinale. Nessun particolare è puramente esortativo, ogni momento rientra in una economia di salvezza. Scritto per essere pubblicato, probabilmente verso il 1650, di poco anteriore ai "Pensieri" in cui confluiranno alcune delle rare osservazioni aggiuntive, il "Compendio" riflette un'esperienza umana e religiosa, quella di Pascal, che ha come carattere primario, così come la vita esemplare di Cristo, la certezza del significato di ogni esistenza.
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
E' il quinto libro di una serie. Anche questo propone una meditazione a due voci, a partire dalla Parola di Dio e da altre quattro icone tratte dalla Collezione Intesa Sanpaolo di Palazzo Leoni Montanari in Vicenza.
Attribuito a Salomone, ma in realtà riconducibile ad un ignoto poeta di 2500 anni fa, il "Cantico sublime" è per Ebrei e Cristiani un'allegoria del rapporto privilegiato fra il Signore e il suo popolo. Per secoli ha incantato i lettori, sorprendendoli per il linguaggio vivido e la sensualità prorompente. Insieme preghiera religiosa e celebrazione dei sensi, in un'indissolubilità che non deve suscitare scandalo. Il Cantico resta in ogni caso, per gli stessi credenti, anche uno dei poemi più intensi che mai siano stati scritti per celebrare l'amore di un uomo e una donna.