
Nell'Apocalisse si parla di un libro chiuso con sette sigilli: così è ancora oggi la Bibbia per molti cristiani. Questo dizionario - tratto dalla Bibbia Ancora - presenta, con un linguaggio rigoroso ma accessibile, una serie di informazioni utili per leggere il testo biblico. Le parole e le idee che ricorrono con maggior frequenza nella Sacra Scrittura sono analizzate offrendo notizie sulla storia e la geografia antiche, spiegazioni letterarie, sintesi teologiche. Le 250 voci del dizionario e due chiare ed esaurienti introduzioni all'Antico e al Nuovo Testamento offrono le conoscenze indispensabili per "togliere i sigilli" e far diventare la Bibbia un libro aperto e comprensibile per tutti.
Il secondo libro di Enoch. "Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete". Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, salì al Cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all'umanità una strada luminosa da percorrere. Enoch risale alle cause del male e grandi sono le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza. Tutti i suoi scritti, che sono riportati affiancati dall'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una chiara panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva sulla Terra, offrono chiare spiegazioni sull'inizio del peccato, sulla caduta degli angeli, sull'intervento degli arcangeli sul futuro dell'umanità, sull'apocalisse e sull'arrivo del Messia e del regno di Dio in Terra.
Confrontando alcune coppie bibliche, Dario Vivian porta alla luce i diversi volti della relazione, in particolare d’amore, in una lettura della Bibbia legata alle dinamiche antropologiche che interrogano la fede: il dipanarsi dell’esperienza amorosa emerge così entro una dinamica pasquale che, dalla freschezza iniziale, passa attraverso la crisi e la messa alla prova per ritrovare il dono della rifioritura di speranza e vita.
«Le relazioni d’amore, così come la fede, hanno il potere di farci entrare nell’“oltre” della nostra esistenza: se ami, se credi, si aprono spazi impensati, intuisci cose più grandi di quelle che vedi, tocchi, misuri. Siamo nati per essere in relazione, quel luogo in cui rischiamo le nostre sicurezze per affidarle, nude, nelle mani di un altro. Così come avviene nella fede. Eppure sentiamo prepotentemente che l’amore, arrivato proprio in quel momento della nostra esistenza, rappresenta una svolta definitiva, capace di riprendere la vita e lanciarla un po’ più in là, dandole un altro sapore, magari il sapore del vino della festa di Cana. E sentiamo anche la fragilità e la responsabilità di questo amore: percepiamo che l’amore ci fa nascere e può farci anche morire. Ma allo stesso tempo avvertiamo che solo l’amore può farci risorgere».
Gesù che cammina sulle acque: un'immagine che fa da stella polare nel pensare la fede per questa generazione. Invece di togliere le acque, Gesù ci cammina sopra. Invece di neutralizzare il negativo, lo percorre, mostrando che è possibile camminare anche in una situazione che fa acqua da tutte le parti, anche mentre si è in un mare di guai. Che cosa possono dirci le Scritture ebraicocristiane sulle situazioni di crisi che attraversiamo, come singoli e come collettività? Ha ancora senso riesumare quella parola antica? Non bastano le parole di medici, pensatori, economisti e politici, parole che, almeno sulla carta, si presentano come concrete, dette in situazione e con cognizione di causa? Noi umani abbiamo bisogno di molti linguaggi per dire il mondo. Anche di quella parola antica, la cui distanza può rivelarsi preziosa per accendere altri sguardi sul nostro presente. Abbiamo bisogno di immagini che sappiano illuminare con luci inedite la situazione in cui ci troviamo e, insieme, ne mostrino le possibilità. Immagini che ci strappino dalla paralisi della situazione di fatto.
Oltre un orizzonte biblico ristretto entro i confini del sacro e dell’anima
Per una lettura della Bibbia che faccia i conti con l’orizzonte storico
Le Scritture e i paradigmi teologico-politici per leggere il proprio tempo
Leggere la storia con la Bibbia, leggere la Bibbia con la storia, che compito! È già difficile leggere (bene) la Bibbia e la storia separatamente, capire (bene) l’una e l’altra, ciascuna per sé. Ma quanto più difficile è tentare di abbinare le due letture intrecciandole e al tempo stesso rispettandole entrambe!
Impresa ardita, la lettura intrecciata qui proposta, per non dire temeraria, eppure quanto necessaria! Chi sarà all’altezza di un compito così arduo? E d’altra parte chi vorrà sottrarsi a quest’opera che è, a ben guardare, l’essenza stessa della vocazione cristiana?
Paolo Ricca
Un antico graffito rappresenta un crocifisso con testa d’asino. Irrisione blasfema di un pagano su Cristo, o blasfema irrisione dell’Altissimo su ogni nostra immagine di lui e dell’uomo, sua immagine?
L’Idiozia, la gaffe incomprensibile: un Dio crocifisso! La sua croce, spettacolo osceno per tutti, scandalo per i credenti e follia per i non credenti, è la distanza infinita che lui ha posto tra se stesso e l’idolo, diceva Bonhoeffer.
In questo terzo millennio ci interroghiamo sul destino del mondo. Sarà celebrazione della libertà compiuta che dominerà su tutto, o distruzione dell’uomo che finirà sotto i suoi cocci?
La croce, enigma di Dio, è la risposta che lui dà all’enigma dell’uomo!
Questo libro è un tentativo di decifrarlo al di là di ogni devota ovvietà. Seguendo il racconto del vangelo di Luca e ascoltando le voci che risuonano sul Golgota, cerca di «vedere» ciò che il silenzio del Crocifisso dice alla religione, alla politica, al vivere e al morire di ogni giorno, gravemente ferito da violenze e delusioni. E pur sempre ravvivato da speranze e amori!
Un saggio di antropologia filosofica a partire dalla Bibbia. La figura di Giobbe viene presentata sia come personaggio biblico che come rappresentante di un umano interrogarsi che appartiene ad ogni mente e cuore pensanti su questa terra. Un saggio sul genere di letteratura sapienziale" che non stanca di affascinare, e inquietare insieme, il cammino dell'uomo sulla Terra. Un libro su Giobbe, ma anche su molto altro: sul Nulla, sulla Morte, la sofferenza innocente, la precarieta della Vita, il Mistero di Dio, il "mistero inconoscibile". E poi, ancora, un libro che ci parla dell'imperfezione del creato, della resurrezione dei corpi, della preghiera inascoltata; della tremenda liberta dell'uomo; dell'anticristo e dell'Apocalisse nel mondo; di cio che saremo... Un libro che parla di Giobbe, ma va molto oltre, sino a porre domande per l'uomo moderno. "
˛ˇ U n i n t r o d u z i o n e a l p r o f e t i s m o i n d o d i c i i t i n e r a r i c h e a p p r o f o n d i s c o n o i m o l t e p l i c i a s p e t t i e i v o l t i d i v e r s i c h e l a p r o f e z i a h a a s s u n t o n e l l A n t i c o T e s t a m e n t o : u o m i n i d i D i o c a p a c i d i r i c o n d u r r e a l S i g n o r e i l p o p o l o p e r c h È f e d e l i i n t e r p r e t i d e l l a s u a P a r o l a , m e m o r i a c o s t a n t e d e l l a s u a v o l o n t ‡ , i n s t a n c a b i l i t e s t i m o n i d e l l a s u a m i s e r i c o r d i a . L a p a s s i o n e c h e a n i m a i p r o f e t i Ë s o f f i o d i v i n o , Ë l a p a s s i o n e s t e s s a d i D i o : u n a m o r e i n f i n i t o p e r l u m a n i t ‡ t u t t a , u n a m o r e t e n a c e , p i ˘ f o r t e d e l l a m o r t e , u n a m o r e s e m p r e p o s s i b i l e , n o n o s t a n t e t u t t o .
A l b e r t o M e l l o , m o n a c o d e l l a C o m u n i t ‡ d i B o s e , b i b l i s t a , d o c e n t e p r e s s o l I s t i t u t o T e o l o g i c o S a l e s i a n o d i C r e m i s a n ( I s r a e l e ) , u n i s c e a l l a c o n o s c e n z a d e l l a S c r i t t u r a l a p a s s i o n e p e r l a s a p i e n z a d i I s r a e l e . T r a i c l a s s i c i d e l l a t r a d i z i o n e e b r a i c a d a l u i c u r a t i r i c o r d i a m o : D e t t i d i r a b b i n i , I l c a n t i c o p r e s s o i l M a r e d i R a b b i J i s h m a ˛ e l , U n m o n d o d i g r a z i a e i l C o m m e n t o a l C a n t i c o d e i C a n t i c i d i R a s h i d i T r o y e s ( Q i q a j o n ) , I l d o n o d e l l a T o r a h e R i t o r n a , I s r a e l e ! ( C i t t ‡ N u o v a ) . P r e s s o l e n o s t r e e d i z i o n i h a p u b b l i c a t o i n o l t r e : G e r e m i a , I S a l m i : u n l i b r o p e r p r e g a r e e E v a n g e l o s e c o n d o M a t t e o ( c o m m e n t o m i d r a s h i c o e n a r r a t i v o ) .
Il no di Giobbe è tra i più coraggiosi e ostinati che la storia ricordi. Giobbe, personaggio biblico anticonformista e ribelle, spesso citato ma poco conosciuto, cerca appassionatamente l'incontro con Dio; offeso dal silenzio del suo Signore Lo interroga ponendo domande al limite della dissacrazione. Uno scontro critico, polemico e duro, ma carico d'amore che, come ogni rapporto di valore, supera lo schema disubbidire obbedire. Confrontarsi e discutere vivacemente, su temi struggenti e vitali, vale molto di più che essere obbedienti o disobbedienti. La trama del Libro di Giobbe ci coinvolge e ci riguarda.