
In occasione dell’inizio dell’Anno Paolino, voluto da papa Benedetto XVI, viene proposta un’edizione economica delle lettere di Paolo, che si caratterizza per un approccio fresco e dinamico agli scritti dell’apostolo Paolo, per note di approfondimento di tipo storico, geografico e archeologico, per un commento che si presta per una riflessione personale, per piste e spunti adatti all’attività di gruppo, per il confronto con i testimoni della fede.
Giacomo Perego, biblista, con Anna Maria Pudelko, suora apostolina, Eustacchio Imperato, sacerdote paolino, e Tosca Ferrante, suora apostolina – tutti della Famiglia Paolina, fondata da don Giacomo Alberione e che ha come riferimento carismatico l’apostolo Paolo – hanno costituito un’equipe per l’approfondimento e il commento della Bibbia in modo da favorirne la lettura da parte dei giovani.
Il ritrovamento di alcune pergamene di immenso valore,tra cui pare essere stata identificata una lettera inedita dell’apostolo san Paolo, reso noto durante un’affollatissima conferenza stampa presso l’Università Ebraica di Gerusalemme sul Monte Scopus, è senz’altro l’evento archeologico del secolo appena iniziato. Ma la notizia che ha suscitato un vero terremoto nella comunità scientifica è stata la scoperta di una copia in greco di un testo che è stato identificato con una lettera paolina sconosciuta fino ad ora. L’attribuzione è resa molto probabile da una prefazione redatta dallo stesso evangelista Luca, che dice di avere raccolto il materiale per donarlo a Teofilo,già destinatario del suo Vangelo.Gli studiosi hanno specificato che si tratta di un testo scritto in greco con calligrafia minuta ed elegante su sedici fogli di pergamena rettangolari di 21 per 29,8 cm,perfettamente leggibili.Solo le ultime due pagine sono illeggibili nella parte bassa,rovinate dall’umidità. La tipologia di carattere consente di datare il reperto nel terzo quarto del primo secolo dell’era cristiana, anche se il testo in esso contenuto (la lettera vera e propria di Paolo),risale,con assoluta probabilità,agli ultimi anni della sua esistenza. Questo libro presenta in anteprima mondiale il testo integrale della lettera inedita di San Paolo ritrovata con il commento dettagliato di Paolo Curtaz.
AUTORE
Paolo Curtazè un prete della Chiesa di Aosta.Tiene i contatti attraverso Internet (www.tiraccontolaparola.it).Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato:Cristiano stanco?, Convertirsi alla gioia, In coppia con Dioe La Parola spezzata.L’ultimo suo libro,Gesù Zero (San Paolo,2007) ha avuto un grande succes-so di pubblico.
Un percorso completo tra i primi cinque libri della Bibbia seguendo le letture settimanali delle comunità ebraiche di tutto il mondo alla guida di un appassionato conoscitore della Torà.
Un itinerario che apre orizzonti inediti e suggerisce riflessioni provocatorie e stimolanti.
Ogni capitolo è scandito in tre parti: a) una piccola introduzione; b) il testo vero e proprio; c) una barzelletta umoristica.
Daniel Taub è un diplomatico, consulente legale presso il Ministero degli Esteri israeliano, impegnato nei negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi. Ebreo ortodosso, insegna e scrive su Israele e sul Giudaismo. È autore dei testi di una popolare serie televisiva che presenta la vita degli Ebrei e i loro valori religiosi. Vive a Gerusalemme con la moglie e sei figli.
La folla suggerisce, al nostro immaginario collettivo, ciò che è privo d’intelligenza, di pensiero. Ed è, per questo, sinonimo d’istintività, d’irrazionalità, di chi agisce per paura e con aggressività... Anche Gesù, osannato a Gerusalemme come re e messia, difeso dall’ipocrisia di scribi e farisei, finì con l’esse- re osteggiato da quella stessa turba che al suo posto preferì Barabba. La folla indica anche quel gruppo che facilmente può essere usato in quanto privo di forza critica, di pensiero maturo. Ciò avviene pure per noi oggi.
Il passaggio dall’“essere folla” all’“essere discepolo” esige pazienza, tempi lunghi di attesa e di maturazione, nonché di conversione, e ha bisogno altresì della fede, cioè della piena fiducia nella persona di Gesù, il Signore della vita, nonostante la morte in croce e il fallimento del venerdì santo.
destinatari
Sacerdoti, religiosi in genere e laici interessa- ti a riflettere sulla Parola del Signore.
l’autore
Edoardo Scognamiglio, teologo e filosofo, insegna Teologia dogmatica presso la PFTIM di Napoli e Dialogo interreligioso alla PUU (Città del Vaticano). Dirige la rivista di teologia Asprenas e il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture a Maddaloni (CE). È Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli e Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia, teologia, storia delle religioni e letteratura.Attualmente si dedica alla meditazione della parola di Dio mediante la condivisione della Lectio divina con gruppi di giovani, di adulti e di consacrati.
Si parla spesso di sfida educativa e di emergenza educativa, e giustamente intervengono giornalisti, insegnanti, sociologi, pedagogisti, psicologi, filosofi, teologi, ecc. In questo ampio dibattito ci sembra quanto mai necessario provare semplicemente a ripercorrere come il Signore Gesù ha educato alla fede i suoi discepoli. È quanto cerchiamo di fare in questo contributo, stando al racconto del Vangelo di Marco. Fino a scoprire e a mostrare come questo itinerario presenti non poche sorprese per i credenti e sia capace di illuminare e provocare davvero chiunque abbia a cuore l’educazione, anche in termini non strettamente religiosi.
L'autore
Don luca Violoni (1965), laureato all’Università L. Bocconi nel 1989 in Discipline Economiche e Sociali, è stato ordinato sacerdote della diocesi ambrosiana dal cardinal Carlo Maria Martini l’8 giugno 1996. Dal 2002 è membro del Comitato Etico dell’azienda ospedaliera Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi, dal 2006 è docente di etica ambientale e d’impresa all’Università dell’Insubria. Dal 2009 è responsabile della sezione autorizzazioni dell’Ufficio Amministrativo della Diocesi di Milano e dal 2010 è Segretario generale della Fondazione Milano Famiglie 2012, che organizza il VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano nel 2012. Ha curato il volume Il significato della sofferenza (Franco Angeli, 2004), ha pubblicato C’è sempre una strada (Macchione, 2009) e Natale è oggi (San Paolo, 2010).
Queste meditazioni di carattere biblico e teologico sulVangelo di Giovanni sono ispirate da un principio caro alla tradizione giovannea e alla stessa rivelazione giudaico-cristiana: tutto ciò che è luce si manifesta.
Poiché ilVerbo è da sempre presso il Padre e la luce splende nelle tenebre, nessuno è in grado di fermare la forza rivelatrice e liberante della luce che resta e permane nella sua dinamicità e storicità. La luce è ciò che resta: è Dio fatto carne, l’Emmanuele.
Se è vero che Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre, lo spazio di questa luce è Gesù Cristo, impenetrabile luce dalla quale non ci resta che lasciarci toccare e illuminare.
L'autore
Edoardo Scognamiglio, teologo e filosofo, insegna Teologia dogmatica presso la Pontificia FacoltàTeologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’islam presso la Pontificia Università Urbaniana (Città del Vaticano). È consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia. Dirige la rivista di teologia «Asprenas» e il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture a Maddaloni (Caserta). È ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli e Basilicata. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia, teologia, storia delle religioni e letteratura. Attualmente, si dedica alla meditazione della Parola di Dio mediante la condivisione della Lectio divina con gruppi di giovani, di adulti e di consacrati.
Perché Gesù ha costituito il gruppo dei Dodici? In modo chiaro e competente l’autore analizza testimonianze bibliche e patristiche così da recuperare il senso originario di questa scelta decisiva di Gesù. Solo successivamente qualificati come «apostoli», la loro istituzione costituisce da parte di Gesù un gesto profetico rispondente all’attesa del popolo di Dio: radunare tutte le tribù di Giacobbe. Così inizialmente i Dodici rappresentano il rinnovato popolo di Dio. L’evento inaspettato della risurrezione e l’esperienza trasformante dello Spirito hanno prodotto un po’ alla volta il superamento dei confini di Israele: le dodici tribù diventano le nazioni. Alcuni membri del gruppo dei Dodici si lanciano in prima persona nel lavoro missionario. Così, si giustificano l’identificazione sistematica dei Dodici con gli apostoli operata da Luca e la missione di testimonianza universale che il Risorto aveva affidato loro.
Sotto il genere letterario dell'intervista, don Guido Benzi, direttore dell'Ufficio Catechistico nazionale della CEI, presenta la personalità e la teologia di Paolo. L'interesse del volume nasce dalla facile accessibilità e immediatezza dello stile. Qualunque lettore può accostarsi a Paolo e al suo pensiero senza lasciarsene schiacciare. I passi delle lettere paoline a volte sono citati direttamente, altre volte stanno sullo sfondo. Numerose indicazioni storico-geografiche aiutano a capire il quadro storico-culturale in cui si è mosso Paolo.
La consuetudine a leggere le Scritture Sante nella prospettiva della lectio divina monastica sta alla base della proposta di questo volume: comprendere le parabole di Matteo all'interno dei rispettivi capitoli, cioè nella rete di senso tessuta intorno ad esse dal narratore ed evangelista, che sembra volerle presentare in successione e in relazione reciproca. Facendo leva sulla conoscenza dei numerosi studi sulle parabole già esistenti, l'autore propone un percorso di riscoperta del messaggio di Gesù secondo la prospettiva teologica del primo evangelista, per il quale le parabole sono soprattutto un modo figurato di parlare del "Dio-con-noi". Le pagine di questo libro vogliono offrire qualche ferro del mestiere per una lettura più consapevole, che aiuti lo scriba attento (vale a dire chiunque senta la Bibbia come fonte essenziale della propria esistenza di fede) a diventare discepolo del Regno. Al lettore si apre davanti un percorso esigente e affascinante per leggere Dio nella sua Parola e rendere la Scrittura la regola della propria vita.
Troppe volte, nella storia della spiritualità e della predicazione, la parabola del Padre Misericordioso è stata approcciata in maniera superficiale o inutilmente moralistica. Alessandro Amapani, in questo volume, è riuscito a farne una sintesi biblicamente e teologicamente centrata, accessibile a tutti, capace di smuovere l'anima. Evidente frutto di un suo percorso personale, di una sua vita interiore, questo suo testo è un vero dono per chi vuole approcciarsi al Vangelo col desiderio di farne la bussola delle proprie scelte.
La vita di Gesù scritta con gusto e passione. L'attesa del Messia e le parabole che danno un'immagine nuova di Dio. La passione, la trasfigurazione, l'eucarestia. Gesù nella vita dei discepoli. Il cardinale Angelo Comastri conosce bene gli studi di cristologia; preferisce, tuttavia, accostarsi a Gesù con l'entusiasmo genuino del credente, con la fiducia generosa dell'uomo di fede.
Molti sono i libri sulla Sindone che sono apparsi negli ultimi trent'anni. Molti di essi trattano la sua storia e la sua possibile origine nel tempo, lo studio tecnico del tessuto e i suoi successivi restauri, nonché - ovviamente - la probabilità che possa essere associata o meno a Gesù Cristo. Questo libro intende presentare qualcosa di diverso: una lettura "anatomica" - e al contempo "spirituale" - del lenzuolo più studiato di sempre, mediante un approccio che parte dal corpo dell'uomo della Sindone e sviluppa un collegamento con la nostra esistenza individuale; una sorta di moderna antropologia spirituale che, partendo dalle membra dell'uomo del telo, concentrerà l'attenzione su due avvenimenti che tutti i credenti attendono: la morte e la resurrezione. La Sindone è un unicum di un'eloquenza impressionante. Essa ci apre alla possibilità del dialogo interiore con Dio e può essere, per molti, l'inizio della scoperta della fede cristiana.