
Un invito a una passeggiata in un luogo piuttosto insolito: il Nuovo Testamento, la raccolta di libri che custodisce il racconto di fede nel Dio di Gesù Cristo. Passeggeremo tra le storie di chi ha scritto questi libri, fino al cuore delle loro esperienze di credenti. Coglieremo l'intuizione che li ha animati e il senso che testi così antichi possono avere per i nostri giorni. Una passeggiata in compagnia dei grandi interrogativi del cuore umano, illuminati dalle parole del Nuovo Testamento in dialogo con la psicologia.
"Confesso che questo commento alla Lettera di Giacomo, iniziato con difficoltà e non senza resistenze, mi ha poi via via affascinato. Ho intravisto sempre più chiaramente la sorprendente attualità di questo scritto, breve, umile e trascurato. Trattandosi di un testo semplice e persino povero, sono stato costretto a indugiare sulle singole parole, le espressioni, le immagini, le risonanze, i riferimenti biblici espliciti e impliciti? Le frasi di Giacomo, e soprattutto le sue immagini, sono come certe sculture antiche le quali, proprio perché non rifinite nei particolari, guadagnano in efficacia. Ma occorre osservarle più volte e abituarsi al loro stile." (Dalla Prefazione)
La proposta costruttiva dell'autore e che il Vangelo riguarda tutti, il suo messaggio d'amore non e roba da preti" ma erivolto a tutti gli uomini. " Per molti il Vangelo è roba da preti, ma il Vangelo è per tuti. Il volume raccoglie le conversazioni tenute alla Radio Vaticana; con esse l'Autore presenta una proposta di fede per atei o meglio per quelli che credono di non credere", e i principali temi della fede cristiana: dalla preghiera alla vita eterna, dalla vocazione alla volontà di Dio. "
Gli strumenti indispensabili da mettere nello zaino per intraprendere il viaggio d'esplorazione della Bibbia.
Nell'imponente mole di studi riguardano gli scritti giovannei, manca una specifica monografica sul "dono". L'Autore, con cura ed esemplare chiarezza, prende in esame il Vangelo e la Prima Lettera di Giovanni. In realtà, per Giovanni, "tutto è dono" perché Gesù Cristo è il dono di Dio al mondo, dalla cui "pienezza abbiamo ricevuto dono su dono". Poiché ogni dono nasce dall'amore, allo sguardo stupito e acuto di Giovanni si pare un orizzonte di relazioni tutte intessute d'amore.
Dentro le pagine bibliche vi è una continua oscillazione tra la sete di libertà e la legittimazione dell'autorità, tra la necessità del potere e la denuncia dei mali da esso prodotti. Attraverso un'indagine incentrata sia sulla scrittura sia sulla storia, il testo esamina queste irrisolte tensioni.
In questo studio vengono messe a fuoco cinque tematiche giovannee essenziali: la figura di Cristo-agnello, la dinamica dello Spirito, la venuta di Cristo, la maternità di Maria come modello della maternità della Chiesa e il concetto di santità. Ne scaturisce un percorso trasversale lungo l’intero «corpo giovanneo» nel quale si legge, quasi in trasparenza, la portata della crescita e dello sviluppo della comunità. Ed è proprio questo l’insegnamento più bello, quasi commovente, raccolto nella testimonianza di Giovanni e attraverso la mediazione materna di Maria: la comunità si lascia formare gradualmente nella fede, nel contatto vivo con il Risorto, scandito dalle celebrazioni domenicali della Pasqua. Essa cresce alla scuola dello Spirito: lo stesso Spirito che permea le pagine giovannee, lasciandovi impresse le orme di un’esperienza spirituale e di fede condotta autenticamente, in prima persona.
Ugo Vanni ha dedicato tutta la vita allo studio e all’insegnamento della Scrittura, in particolare presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. È uno dei massimi esperti dell’Apocalisse e dal 2000 è membro della Pontificia Commissione Biblica.
Mediante un'attenta analisi esegetica della Lettera ai Romani, il presente volume cerca di far emergere l'immagine di Dio descritta dall'Apostolo Paolo.
Addentrarsi oggi nelle "storie" della Bibbia è come intraprendere un viaggio d'esplorazione. Percorrere terreni sconosciuti, attraversare regioni completamente nuove, non è possibile senza un certo "gusto dell'avventura". Alcune certezze comuni potranno anche essere scosse, ma nulla si perderà durante il viaggio, se non ciò che è diventato inutile o lo era da tempo. A una condizione: porre domande giuste per ottenere risposte giuste. Jean Louis Ska, attraverso l'analisi di "storie" bibliche veterotestamentarie, suggerisce gli strumenti da "infilare nello zaino".
Si riparte con l'anno A, quindi -credevamo- con il più istituzionale dei Vangeli. E invece scopriamo che camminando con il Gesù di Matteo siamo nel margine.Un autentico spiazzamento, in linea con gli instancabili richiami alle periferie e all'uscita di papa Francesco. Insieme con le parole per dirlo questo margine, i passaggi meditativi, intessono fili molteplici: autrici e autori anonimi o ben noti, credenti o laici, esperti di Bibbia o di scienze umane, padri della Chiesa e teologhe femministe. Un tessuto di voci ed esperienze recenti a dire che davvero il regno si è terribilmente avvicinato alla vita. Non abbiamo scuse per restare separati tipo i farisei di Matteo.

