
Presentazione di Rudolf Schnackenburg.
Libro ufficiale del film The Passion of Christ" di Mel Gibson, con foto a colori tratte dal film e dal backstage. " Mi chiedono spesso perche io abbia voluto fare un film sulla Passione di Nostro Signore. Di solito rispondo che desideravo farlo da piu di dieci anni, il che e vero, e questa risposta sembra soddisfare i piu. La verita, ovviamente, e piu complessa, e affonda le radici in un periodo in cui mi trovai intrappolato in una terribile sensazione di vuoto isolamento. Poiche sono stato cresciuto come un buon cristiano ed un buon cattolico, l'unica risorsa efficace per me fu la preghiera. Chiesi aiuta a Dio. Fu proprio durante questa fase di meditazione e preghiera che pensai per la prima volta ad un film sulla Passione. Il film contiene gli eventi piu rilevanti descritti dalle Sacre Scritture. La mia rinnovata speranza e che The Passion of the Christ possa permettere a molte altre persone di riconoscere la potenza dell'amore di Cristo". (Mel Gibson - tratto dalla prefazione). "
Nel Quarto Vangelo, la morte di Gesù è il compimento dell'opera affidata al Figlio dal Padre. Per questo, la croce coincide con la glorificazione del Padre e del Figlio. Il compimento della Scrittura da una parte attesta l'avvenuto compimento dell'opera del Figlio, dall'altra è il codice che apre il lettore all'intelligenza del significato della morte di Gesù, servo sofferente che si offre in sacrificio per generare un popolo nuovo, un popolo di amici di Dio, vittima d'espiazione per i peccati degli uomini, agnello della nuova alleanza nel suo sangue.
Trafitto dal quale sgorga sino alla fine della storia l'acqua dello Spirito. La partecipazione ai frutti del Passaggio pasquale del Verbo-Agnello si realizza per mezzo della fede, mediata dai testimoni.
n un quadro antropologico-teologico, originale e suggestivo, e che non trova riscontri nel resto del Nuovo Testamento, l’Apocalisse mostra un’attenzione e una passione tutta particolare per l’uomo. Tale quadro viene esposto nel libro presente in tre parti consecutive. Nella prima parte vediamo come l’uomo è guardato dall’autore dell’Apocalisse da vicino, scrutato nelle sue caratteristiche personali, seguito nel tragitto complesso che lo porta dall’impatto attuale nella storia al traguardo escatologico. È un lancio, animato dallo Spirito, verso Cristo e verso Dio. Nella seconda parte viene presentato l’uomo che, “divenendo nello Spirito”, è capace, nei riguardi di Cristo e di Dio, di una nuova conoscenza e di una reciprocità crescente, che riesce a raggiungere anche il livello dell’esperienza mistica. C’è anche un lancio sul piano orizzontale. L’uomo dell’Apocalisse sta tra cielo e terra, ma, nella terza parte, viene visto in contatto diretto con la storia. Coinvolto in un impegno morale articolato, egli dovrà leggere accuratamente i segni del suo tempo, per trarne quelle conseguenze operative che modelleranno poi la sua mediazione sacerdotale, espressa nella preghiera, nella testimonianza e nella profezia. L’uomo dell’Apocalisse è racchiuso in ciascuno di noi. Coinvolgendoci, con slancio e con gli occhi puntati su Cristo Crocifisso-Risorto, nel processo creativo e redentivo in atto – viene in mente “la creazione” di M. Chagall, riportata in copertina –, realizzeremo adesso il meglio di noi, per raggiungere poi lo stupore del faccia a faccia con Dio.
Ugo Vanni, gesuita, insegna esegesi del Nuovo testamento nella Pontificia
Università Gregoriana e nel Pontificio Istituto Biblico di Roma. E' specialista dell' Apocalisse e delle lettere di san Paolo. Ha pubblicato molti libri e numerosissimi articoli scientifici o di alta divulgazione.
In Israele un uomo poteva prendere una donna in modi diversi: principalmente o come schiava, o come prostituta, o come moglie. L'indagine esamina singolarmente questi tre modi, sotto i profili linguistico, fenomenico, funzionale e giuridico, tenendo conto dei mutamenti nel tempo, e confrontando i dati relativi ad Israele con quelli relativi agli altri antichi popoli del Medioriente. Il matrimonio israelitico viene studiato così in concreto, a partire cioè dalla sua multiforme realtà storica. Ne esce un istituto ben caratterizzato, che tende a garantire nella giustizia gli interessi delle parti. Per un tema molto trattato, un saggio di tipo nuovo: di diritto biblico; ma un diritto radicato nell'antropologia e nella sociologia, e ricercato con metodo storico e comparato.