
Questo volume è la seconda edizione riveduta e aggiornata di un celebre saggio che ha segnato una svolta nella ricerca neotestamentaria, in particolare per lo studio dei quattro vangeli canonici. La novità e l'originalità del saggio di Richard Burridge sta nella comparazione dell'opera degli evangelisti cristiani con quella dei biografi classici di lingua greca e latina, da Isocrate e Senofonte a Tacito, Plutarco e Svetonio tra altri. Il ricco e documentato esame del genere letterario di queste biografie antiche consente all'autore di mostrare quanto fuorviante sia l'opinione diffusa dei vangeli come opere di un genere letterario che non avrebbe riscontro nell'antichità classica.
Che la nascita del cristianesimo non possa spiegarsi senza il giudaismo antico oggi può essere considerato un luogo comune, al pari dell'idea che il "giudaismo" e il "cristianesimo» non siano state fin dall'inizio due "religioni" dai contorni precisi, l'una all'altra giustapposte o anche contrapposte. Che il giudaismo rabbinico dei primi secoli dell'era cristiana si sia sviluppato gradualmente, e che tale processo di formazione non possa essere considerato a prescindere dalla nascita del cristianesimo – questa è invece un'idea che soltanto negli ultimi anni ha iniziato a imporsi. Il volume di Peter Schäfer è appunto dedicato alle ripercussioni che sul giudaismo rabbinico ebbe verisimilmente il cristianesimo delle origini, e si distingue per partire non da problematiche sistematiche o storiche già date (né tantomeno per mirare a "dimostrar" tesi preconcette), ma per prendere come punto di partenza alcuni testi rabbinici accuratamente selezionati, situandoli in un contesto storico-religioso e storico-culturale più generale.
Il volume offre una introduzione ai metodi dell'esegesi biblica.
i libri di samuele sono libri di un alto e vivo umanesimo, anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini a noi vicini. Di fatto i libri di samuele hanno un carattere particolare; sono fra i libri piu`importanti della bibbia. Due grandi avvenimenti ispirano la spiritualita dell'antico testamento: i l primo e`l'esodo - la libera zione di israele dalla schiavity dell'egitto -.l'altro avv enimento e`l'istituzione dell a monarchia e la promessa di dio di una discendenza a davide. Nell'esodo l'intervento co ntinuo e`di dio, nei libri di samuele opera soprattutto l'u omo. Di fatto i libri d i samuele sono i libri di un alto e vivo umanesimo; anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini che sentiamo essere piu`vicini a noi. I libri di samuele sono i piu`moderni di tutta la bibb
Per molti secoli il Cantico dei Cantici è stato considerato il testo-chiave della mistica cristiana dell'amore. La tradizione ebraica e quella cristiana vedevano nel poema dell'amore tra un uomo e una donna una celebrazione dell'amore di Dio per il suo popolo. Agli inizi dell'Era moderna, però, questa tradizione ha subìto una brusca interruzione: il Cantico ha cominciato ad essere inteso come una semplice raccolta di canti erotici profani. L'autore, riprendendo criticamente la discussione, commenta il Cantico versetto per versetto e dimostra come quella svolta interpretativa non trovi fondamento nel testo: il Cantico dei Cantici, uno dei vertici della poesia mondiale, è si profondamente radicato nell'ambiente della sua epoca, ma lo è anche nella Sacra Scrittura. In quanto tale, non parla solo dell'amore umano, ma evoca pure l'amore divino. L'interpretazione qui proposta ha allora il pregio di mostrare il potenziale sia teologico sia spirituale contenuto nel dialogo amoroso, attribuito a Salomone, che viene affidato a noi oggi.
Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.
Con la prospettiva propria dell'approccio retorico-letterario si affrontano singoli brani o l'insieme delle lettere di Paolo, per offrire delle chiavi che aprano nuove vie di comprensione. Ogni capitolo illustra e discute qualche fenomeno della vasta panoramica dell'officina oratoria, da quelli più comuni della dispositio di un discorso e l'individuazione delle sue singole parti, ai diversi tipi dell'argomentazione, dalla periautologia e la sua funzione all'interno dell'epistolario alla situazione argomentativa in quanto chiave per capire l'apparente diversità dello stesso messaggio in missive diverse. Il riferimento agli elementi della rhetorikè téchne rimane sempre funzionale al pieno intendimento del testo e rappresenta soprattutto un passaggio verso un migliore apprezzamento dei meandri del ragionamento di Paolo e dell'insondabile ricchezza del suo messaggio.

