
Nuova versione della traduzione interconfessionale in lingua corrente. Questa edizione si caratterizza per i caratteri grandi. Volume cartonato.
Nella nostra società secolarizzata, un vero e proprio "processo" ha messo sotto accusa l'immagine cristiana di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in cui hanno creduto per secoli milioni di uomini. Ogni indizio, ogni nuova scoperta che lascino supporre di poter rimettere in discussione quella immagine, vengono accolti con interesse e simpatia. Questo volume, attraverso un paziente confronto, attingendo alla letteratura scientifica senza preclusioni di sorta, considerando e in parte accogliendo le opinioni di ogni provenienza, giunge ad alcune conclusioni ragionevolmente sostenute che smentiscono la "condanna capitale" cui troppo frettolosamente giungono molti detrattori che oggi vanno per la maggiore.
La Lettera ai Filippesi è stata scritta da san Paolo lungo il suo terzo viaggio apostolico, verso il 56, probabilmente mentre era prigioniero a Efeso. Qui, in un momento di difficile tribolazione, sente vicinissima la solidarietà dei suoi cari fedeli di Filippi, solidarietà che egli aveva sperimentato più volte, in una catena di affettuosa attenzione che lo rendeva dolcissimo. Questo libro nasce dal cuore pastorale dell'autore, che nel partire dalla Diocesi di Locri-Gerace per trasferirsi a reggere la cattedra arcivescovile metropolitana di Campobasso-Baiano, ha voluto lasciare questo ultimo prezioso gioiello ai suoi cristiani. Nel donare queste riflessioni, ripercorre gli anni vissuti tra la sua gente, per una lezione di vita che si fa insegnamento spirituale intenso. Il libro è completato da racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
Questo volume offre la possibilità di una lettura del vangelo "per temi" secondo una brillante intuizione: il curatore del volume ha adottato come schema il Prologo del vangelo di Giovanni, i cui versetti costituiscono i titoli dei vari capitoli. I diversi brani evangelici raccolti sotto ogni argomento sono introdotti da brevi presentazioni, semplici e succose: l'idea, insolita, è stata quella di far figurare Gesù stesso come autore dei commenti. Il testo biblico è quello della traduzione ufficiale Cei.
Speciale Sindone in occasione dell'Ostensione del 2015: una ricca serie di articoli storico-scientifici a firma dei massimi esperti in sindonologia, da Pierluigi Baima Bollone a Bruno Barberis, con uno studio del direttore della rivista Fabio Ferrario su nuove ipotesi circa l'impressione dell'immagine sindonica. Completano il numero le consuete rubriche di Studi Biblici.
Paradiso perduto,
paradiso promesso
Editoriale
Fabio Ferrario - p. 1
Il dossier
• Il paradiso... Come un giardino
Florence Thinard - p. 2-8
• Un mondo chiuso in Mesopotamia
Bénédicte Cuperly - p. 9-12
• Un universo ordinato nell'Egitto dei Faraoni
Thomas Reyser - p. 13-14
• Perduto per sempre? Nei giudaismo
Hans Hausloos - p. 15-22
• Promessa celeste nella tradizione cristiana
François Brossier - p. 23-28
• Da assente a promesso nel Corano
Jacqueline Chabbi - p. 29-34
• Rappresentazioni del paradiso nell'inconscio
Anne-Marie Saunal - p. 35-38
Studi biblici
• Capire la Bibbia. Il Levitico
Didier Luciani - p. 40-48
• Il "nuovo" nella Sacra Scrittura
Giorgio Zevini - p. 49-54
Bibbia e cultura
Letteratura
Riscrivere il Cristo. L'infanzia di Gesù di J. M. Coetzee
Luciano Zappella - p. 56-59
Arte
L'iconografia di San Giovanni Evangelista
Raffaella Bertazzoli - p. 61-63
Nel dossier di questo numero viene posta la questione della rappresentazione di Dio nell'arte. Perché alcune tradizioni rifiutano ogni rappresentazione divina e altre la incoraggiano? Si passano in rassegna la tradizione giudaica che propone risposte paradossali, il cristianesimo orientale che ha fatto dell'icona una teologia, il cristianesimo occidentale diviso tra cattolicesimo iconofilo e riformismo iconoclasta, la tradizione musulmana nelle sue differenze sunnite e sciite. E infine la questione dell'arte contemporanea di fronte alla rappresentazione di Dio, con le sue interpretazioni e le sue provocazioni. Completano il numero le consuete rubriche di "Studi Biblici" e "Bibbia e cultura".
I "libri sapienziali" della Bibbia, a differenza del Pentateuco, non contengono precetti tassativi e dogmatici, ma piuttosto le proposte del saggio per il giusto equilibrio della vita, per l'acquisto della libertà come capacità di scelta e per la serena convivenza sociale. Le culture antiche possedevano una loro sapienza, da cui Israele attinge per elaborare e "personalizzare" la propria. Il dossier di questo numero della rivista esamina questo processo considerando il Libro dei Proverbi, cioè la raccolta di saggezza e di consigli più rappresentativa dei libri sapienziali. Completano il numero le consuete rubriche "Studi biblici" e "Bibbia e cultura".
Fra le civiltà antiche, quella egizia sembra essere quella che più ha esplorato e maggiormente sviluppato il concetto di "passaggio da una vita terrestre a una vita dopo la morte". Nel dossier della rivista si scopre anche come i mesopotamici e i greco-romani si siano appropriati dell'idea, prima di presentare quello che, con Gesù nel Nuovo Testamento, appare come il rinnovamento di un annuncio di risurrezione. Infine, visitando il cimitero di Père-Lachaise (uno dei più celebri e visitati del mondo) con la guida di un esperto, si scoprirà quello che dicono della vita dopo la morte coloro che ci hanno preceduto... Completano il numero le consuete rubriche di "Studi Biblici" e "Bibbia e cultura".
Una nuova rivista di cultura biblica nata dalla ricca esperienza della precedente "Il mondo della Bibbia", che dopo 27 anni si rinnova nella testata, nella veste grafica, nei contenuti e nelle collaborazioni di esperti. Questo numero "zero", doppio nella paginazione, contiene il dossier "Gli antichi sacrifici di Israele descritti nel libro del Levitico. Una sintesi di teologia storico-biblica". Completano il numero rubriche di storia, arte, archeologia e attualità. Con un ricco apparato iconografico.
Il dossier di questo numero della rivista presenta Erode - despota sanguinario, temuto e odiato dalla sua gente - nella sfaccettatura di grande "architetto", la cui opera edilizia è ancora oggi presente e visitabile in vari siti archeologici. In particolare viene presentata la sua fortezza principale, l'Herodion, che divenne anche la sua tomba. Completano il numero, corredato di un ricco apparato iconografico, rubriche di storia, arte, archeologia e attualità.
Gli ultimi anni hanno registrato un interessante fenomeno di ripresa di interesse nei confronti della letteratura apocrifa sulla vita di Gesù. Ma accanto al recente entusiasmo scientifico, permane la cautela scettica di chi avvicina i vangeli apocrifi con prudenza, fino a considerare nullo il loro contributo in merito all'eventuale indagine storica. Il dossier di questo numero della rivista analizza i principali vangeli apocrifi dal punto di vista storico e contenutistico, offrendo spunti per una loro valutazione oggettiva. Completano il numero, corredato di un ricco apparato iconografico, rubriche di storia, arte, archeologia e attualità.