
Josep Rius-Camps è uno dei più autorevoli studiosi e interpreti degli scritti del terzo evangelista ai quali ha dedicato più di venticinque anni di ricerche. Nel "Diario di Teofilo" Rius-Camps dà forma narrativa alle sue ricerche sulla paternità, il destinatario e il genere letterario dell'opera di Luca (Vangelo e Atti degli Apostoli), sulla base dello studio del Codice di Beza, il manoscritto che contiene la versione più antica dei quattro Vangeli e degli Atti degli Apostoli. La trama è inedita quanto originale, quella del sommo sacerdote Teofilo, che, in esilio dopo la distruzione di Gerusalemme, lontano dalla sua terra, scrive delle lettere alla madre nelle quali racconta la sua progressiva scoperta e accettazione di Gesù come Messia. "Il risultato è che si legge questo libro, che accompagna il lettore lungo tutto il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli, con un crescente interesse: ogni pagina è una piacevole scoperta e una sorpresa, e l'opera di Luca lievita e svela tutta la sua straordinaria bellezza, l'incredibile ricchezza e la grande attualità. L'evangelista con la sua opera, una dimostrazione della messianicità di Gesù, accompagna il sommo Teofilo a riconoscere nel Nazareno il Messia liberatore non solo per Israele, ma per tutte le nazioni, e lo invita a rendersi conto che l'umanità intera è oggetto del disegno di Dio" (Dalla Prefazione di Alberto Maggi).
"L'uomo che non voleva morire" è un saggio costruito attraverso un'originale rilettura degli ultimi capitoli del Vangelo di Marco. Il saggio si snocciola tra considerazioni storiche e teologiche circa la figura di Cristo ma con incursioni anche nella quotidianità attraverso le varie esperienze che l'autore ha fatto in qualità di criminologo nei luoghi della violenza e della sofferenza. L'autore alterna infatti una serie di capitoli dal sapore più prettamente attuale e psicologico intorno alla figura del padre, alla psiche, alla concentrazione e alla mindfulness, a passaggi più prettamente esegetici e interpretativi dove si addentra intorno alla figura tutta umana di Gesù, riportando ipotesi, dati, informazioni spesso anche rare e di indubbio valore storico-esegetico. Il libro si adatta bene sia a chi ha già conoscenze specifiche intorno alla figura di Cristo sia a chi intenda, attraverso una inedita chiave di lettura, avvicinarsi sia storicamente che psicologicamente alla figura di questo giovane di Galilea.
Armido Rizzi (1933) è teologo e filosofo tra i più noti e innovativi, già docente in diverse Facoltà teologiche, fondatore del Centro Sant'Apollinare di Fiesole dove ha promosso numerose iniziative di divulgazione teologica. Ha collaborato a diverse riviste (Servitium, Rivista di Teologia morale, Filosofia e Teologia) ed è stato autore di più di 30 saggi. Il teologo Carmine Di Sante, suo allievo ed "erede intellettuale", in questo libro ricostruisce l'originale pensiero teologico di Armido Rizzi con il pregio di riassumere in un'unica opera un pensiero che si dispiega in decine di pubblicazioni e numerosi articoli. Il libro compie una vera e propria operazione di "de-ellenizzazione"della teologia, di abbandono delle categorie filosofiche e metafisiche di derivazione platonica in cui per secoli sono stati improntati lo studio e l'annuncio della Parola biblica.
A cinquant'anni dal Concilio, la Bibbia resta ancora un'illustre sconosciuta per moltissimi, troppi cattolici. Il libro di Paolo De Martino, diacono permanente e responsabile della pastorale biblica della Diocesi di Torino, nasce da una solida esperienza di incontri e conferenze. Scritto con un linguaggio insieme semplice e profondo, il testo ha lo scopo di suscitare stupore e curiosità per iniziare a muovere "dei passi" verso l'incontro personale e diretto con la Parola. Un libro che vuole accendere il desiderio di leggere, approfondire, studiare e vivere la Bibbia, tutta la Bibbia! Come ha detto Papa Francesco: «Se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe?».
Lo scopo del vasto e competente lavoro del botanico e cultore biblico, il danese Hans Arne Jensen, è introdurre il lettore nell'affascinante mondo delle piante nella Bibbia. In particolare, gli appassionati di botanica, archeologia o storia potranno trovare argomenti di interesse in questa pubblicazione, poiché si fa riferimento sia al ricco utilizzo di piante nella Bibbia sia all'uso di piante nelle coeve circostanti culture, grazie ai ritrovamenti archeologici in Israele e zone limitrofe. La descrizione delle piante e del loro impiego è affiancata da preziose illustrazioni, alcune contemporanee al testo biblico. Viene quindi data una descrizione del contesto in cui la specie, o un suo prodotto, viene citata nella Bibbia. Lo scopo è quello di includere tutti i riferimenti relativi possibili, in modo tale da fornire armonia alle piante bibliche.
I miti biblici nelle diverse chiese cristiane. Risposte a più livelli tramite i contributi di noti studiosi.
Nel Vangelo di Marco le parabole di Gesù sono dedicate al tema della terra: vi si parla di semi, di alberi, di vigne e di germogli.
Ermes Ronchi, frate, teologo e poeta, e Marina Marcolini, scrittrice, entrano nel cuore di queste parabole per provare a capire perché, per spiegare ciò che è in alto, Gesù ci inviti a guardare verso il basso.
Il libro è dunque una originale e innovativa lettura evangelica che, in sintonia con la Laudato sì, mette in luce l’attenzione che Gesù dà al valore della relazione con la natura, specie in una società come la nostra che si è bruscamente allontanata dalla terra e dal mondo agricolo.
Ermes Ronchi. Frate dell’Ordine dei Servi Maria, i suoi grandi maestri sono stati padre Giovanni Vannucci e David Turoldo. Collabora con diversi giornali e riviste e per cinque anni ha curato il commento al Vangelo della domenica per la trasmissione televisiva “A sua immagine” su Rai Uno.
Marina Marcolini. Scrittrice e docente universitaria. Negli ultimi dieci anni ha rivolto i suoi interessi alla poesia religiosa. Dal 2009 collabora con padre Ermes Ronchi con cui conduce incontri di approfondimento biblico e evangelico.
L'autore, con questa pubblicazione, ha inteso dare un volto ai tanti scrittori che nel corso dei secoli hanno trasmesso la Rivelazione Divina. È un compendio, una guida per i non-addetti" agile, scorrevole e molto chiara che abbraccia tutti i testi riportati sia nell'Antico che Nuovo Testamento, partendo dal Pentateuco per arrivare sino all'Apocalisse. "
Una delle parabole fondamentali dell'umiltà cristiana viene commentata da un frate cappuccino, che sa dare alla sua lettura la connotazione delle piccole cose, di Madonna Povertà. L'esperienza dell'ascolto della Parola può così essere assimilata a quella di stare in una stanza buia, al chiuso, dove vediamo tutto nero, ma con questa differenza: nel momento in cui ci poniamo in ascolto accogliente e cordiale della Parola di Vita, qualche breccia si forma nella parete del nostro cuore e della nostra mente e comincia a entrare la luce, al principio solo da una piccola fessura. Il libro fa parte della Collana editoriale Perle che con ognuno dei suoi 12 volumetti ci parla di una parabola evangelica.
È uno dei volumetti della Collana editoriale Perle, concepita per accompagnare il Calendario di Frate Indovino 2024. L'organizzatore della Marcia della pace e della fraternità commenta la nota parabola. Quanto duro è diventato il nostro cuore? Ce lo chiediamo tutte le volte che lo sentiamo gonfio di rabbia per le crudeltà e le ingiustizie che si susseguono nel mondo. La parabola del ricco epulone è un invito a pensare al nostro cuore, all'uso che ne stiamo facendo, alle condizioni in cui lo abbiamo mantenuto sino ad ora, alle cose che possiamo fare per rimetterlo in salute.