
André Neher, ebraista, esegeta e filosofo, tra i principali pensatori ebrei del dopoguerra, propone una nuova lettura di "Qohelet" mettendone in evidenza la tragica ambiguità, la grande saggezza e l'impeto della sua forza vitale.
Andrea Tornelli compie una lettura del mistero della resurrezione e offre una risposta alle domande sull'evento che sta all'origine del cristianesimo: cosa c'è di vero nei racconti della resurrezione? Quali prove si possono raccogliere su quanto avvenuto a Gerusalemme quella notte? La Sindone di Torino può essere considerato uno di questi indizi? Che fondamento hanno queste teorie secondo le quali Gesù sarebbe stato sepolto nel Kashmir o si sarebbe sposato con la Maddalena, come afferma Dan Brown nel suo romanzo "Il Codice Da Vinci"?
San Paolo non è stato meno protetto dagli angeli degli altri apostoli.
Nelle sue Lettere si fa riferimento a un essere o a esseri soprannaturali, buoni o cattivi. Egli infatti è pienamente convinto non solo dell’esistenza degli angeli, ma anche dell’esistenza e dell’efficacia di satana.
Marcello Stanzione, autore di numerosi libri dedicati agli angeli, approfondisce in questo libro – nell’anno paolino – il rapporto tra l’apostolo dei Gentili e le figure angeliche.
Partendo dalle lettere di Paolo, numerosissime citazioni, commenti esegetici e approfondimenti, esposti in maniera semplice, chiara e accessibile a tutti.
Schematico, chiaro, esauriente, ricco di spunti di “luce” per capire i molti punti di vista e le diverse culture, questo libro – il risultato di un ventennio di dialoghi e affinamenti – sbroglia la maglia biblica che permea nascostamente la nostra cultura, arrivando a conclusioni originali e controcorrente.
Una visione della cultura, espressa nel linguaggio semplice della divulgazione scientifica, che offre interessanti stimoli a tutti coloro che ai triti rituali dello scientismo bigotto preferiscono la dimensione problematica della scienza.
San Paolo apostolo. Conversione e vocazione: La testimonianza, pur breve delle lettere paoline, riguarda, essenzialmente, l'avvenimento che Saulo, persecutore oltre ogni limite dei cristiani, fedele al giudaismo, ricevette da Cristo che gli apparve, una rivelazione, che lo cambiò, profondamente (conversione), facendo di lui un apostolo chiamato a portare il vangelo tra le genti (vocazione).
Con La dimensione del quotidiano Carlos Mesters ci propone una moderna chiave di lettura dei Salmi del pellegrino. I quindici salmi, che scandivano la salita dei pellegrini al Tempio di Gerusalemme, costituiscono un’affascinante testimonianza di come, a quel tempo, il popolo pregasse facendo riferimento agli aspetti concreti della vita quotidiana.
I commenti che integrano ciascun salmo ci invitano a una riflessione personale attraverso un parallelismo tra la nostra condizione attuale e quella di allora, aiutandoci a riconoscere e pregare la dimensione divina dell’umano.
Il libro di Ezechiele è "difficile"; così spesso riconoscono gli esperti, così soprattutto constatano i cristiani che incautamente tentino di cimentarsi con esso. Oltre che difficile da comprendere in molte sue pagine ermetiche,esso appare spesso "freddo" come una pietra. La parola di Dio assume un suono deliberatamente freddo, perché nessuno si illuda; in quella parola non si può cercare una compensazione domenicale all'aridità feriale della vita. Occorre convertire la qualità di tutta la vita, perché la parola di Dio torni a essere un rimedio per il gelo di pietra che la minaccia
Dopo il primo volume di "L'uno e l'altro testamento. Saggio di Lettura", tradotto in lingua italiana nel 1985, l'editrice Glossa inaugura una nuova collana (Biblica) dedicata agli studi in ambito biblico, con il proseguimento del progetto di approfondimento del rapporto tra i due Testamenti del noto gesuita francese. Il testo, "L'uno e l'altro Testamento. 2. Compiere le Scritture", apparso in francese nel 1990, diventa ora disponibile anche in lingua italiana, impreziosito da un saggio introduttivo di A. Bertuletti, sul modello di teologia biblica elaborato da Beauchamp. Come è noto infatti, il nucleo della riflessione di Beauchamp in questa sua opera principale, verte sull'articolazione dei due Testamenti, come luogo proprio di elaborazione della teologia biblica, cioè di uno "studio del rapporto della Bibbia con la realtà; uno studio condotto da uomini che si interrogano su ciò che significa 'realtà'". Tale operazione comporta una lettura teologica del Libro sacro, procedente dalla fede, in grado cioè di comprendere il testo nella sua verità, che sta oltre la pagina, nell'origine che è in Dio stesso; si tratta cioè di passare dalla ricerca delle idee della Bibbia all'ascolto della sua 'Parola'. Primato del testo e del lettore permettono di elaborare la teologia che attraversa i due Testamenti; permettono altresì di cogliere Gesù come compimento delle Scritture e assieme a Lui, ogni lettore, di 'compiere' egli stesso le Scritture.