
Conoscere Gesù vuol dire incontrarsi con Gesù attraverso la lettura e la conoscenza personale del Nuovo Testamento.
Leggere Bultmann oggi non significa proporre l'attualità di un pensiero che occupa un posto eminente nel Novecento teologico. Significa più ancora accostarsi ad un classico della tradizione teologica, il cui valore rimane perenne. L'interpretazione Bultmanniana di Giovanni è contenuta in una sezione centrale della Teologia del Nuovo Testamento (1953) e nel grande Commentario al Vangelo di Giovanni (1941).
Questo libro riflette sul dono tenendo conto della sensibilità attuale su questo tema e soprattutto appoggiandosi a un racconto biblico interpretato nell'ottica del dono: l'incontro a Zarepta di Sidone tra Elia, profeta di Israele, e una donna pagana (1° libro dei Re 17, 7-16). Si tenta un'originale ermeneutica. La pagina biblica è accostata come una traccia da interpretare mentre la si percorre, mentre cioè ci si coinvolge radicalmente. Così il racconto biblico può essere compreso solo nella misura in cui ci si decide per il dono.
La bibbia, comprensiva per i cristiani delle scritture profetiche del popolo d'Israele e di quelle apostoliche delle prime comunità, mostra la presenza massiccia di un Dio Bifronte, che offre la vita ma anche la morte, che addirittura crea vita dando morte: un Dio che non ricusa la violenza per raggiungere i suoi fini legittimando così la violenza giusta degli uomini, esercitata per una pretesa esigenza di giustizia. D'altra parte pochi passi, ma assai interessanti, testimoniano un'immagine controcorrente di un Dio unifronte, privo di violenza nella sua azione nella storia; in breve un Dio di puro amore. Ora il Dio bifronte è il risultato di una percezione religiosa di carattere culturale universalmente diffusa nei popoli antichi, mentre il Dio unifronte di puro amore è l'effetto di una comprensione profetica, frutto dell'azione dello Spirito; e naturalmente a questa immagine controcorrente va l'adesione del lettore credente della bibbia.
L'interpretazione del Vangelo di Giovanni avanzata da Bultmann ambisce a essere una interpretazione complessiva dell'essenza teologica del cristianesimo. Punto di approdo delle varie linee di elaborazione speculativa delle primitive comunità cristiane, la teologia della parola giovannea opererebbe, secondo Bultmann, una demitizzazione radicale dell'annuncio evangelico originario. Spogliato di ogni aspetto mistico e soprannaturale, il cristianesimo non sarebbe altro che la condivisione, nella vita ecclesiale della comunità dei fedeli, della decisione di stare dalla parte di Dio nella denuncia contro la mondanità della dimensione creaturale. Un confronto con la tesi del teologo della demitizzazione offre quindi la possibilità di interrogarsi su cosa significhi essere cristiani.
Nella prospettiva dell'alleanza biblica, la trascendenza di Dio è libertà di amare l'uomo gratuitamente costituendolo soggettività responsabile.
I tre mirabili saggi di madre Maria Ignazia Angelini, suor Benedetta Artioli e Luciana Maria Mirri che compongono questo volume, ci invitano all'incontro con la Parola che nutre e rigenera l'esperienza di fede cristiana, nella preghiera e nella liturgia eucaristica. Con generosità e persuasione tutte femminili, queste donne offrono alcune perle di sapienza spirituale, sospingendoci delicatamente al centro, al cuore ardente della vita cristiana, che è "un cerchio di fuoco che passa la sua fiamma dalla preghiera personale a quella liturgica e quindi alla celebrazione dell'eucarestia".
L'evangelista Luca è stato chiamato 'il cantore dello Spirito Santo'. L'intuizione di questo grande teologo sta nell'aver concepito un vangelo in due parti con un piano preciso: l'annuncio del Regno non finisce con il Gesù terreno, ma continua oltre la resurrezione, attraverso l'opera dei suoi discepoli. Questa azione, che raggiungerà gli estremi confini della terra, è interamente assistita dalla forza dello Spirito Santo, presente fin dagli inizi del vangelo, al concepimento verginale di Maria.
In quanto parte integrante della vita e dell'esperienza umana, il sogno è una delle cose più 'reali' che esistano: i nostri sogni fanno parte di noi. La massima di remota origine "In somnio veritas" un tempo veniva riferita al presunto valore conoscitivo e oracolare del sogno, e potrebbe conservare una sua validità ancora oggi, ma in una diversa prospettiva. Nel sogno infatti l'essere umano,privo della sovrastruttura civile e razionale che caratterizza la vita diurna, è conoscibile nella sua dimensione meno palese, più profonda e primitiva. E quindi è anche più aperto all'azione di Dio. Nell'esperienza di fede che si riflette nella Bibbia, (come in quasi tutte le culture antiche), il sogno è non solo una realtà di cui tener conto, ma una delle più tipiche forme di comunicazione diretta, privilegiata e intensificata, tra Dio e l'essere umano. Nel sogno Dio mostra la verità, toglie il velo che impedisce agli uomini l'accesso alla realtà vera e piena.
In questa serie di studi, Kenneth Bailey ci permette di andare in profondità nella cultura mediorientale in cui Gesù e i suoi seguaci si muovevano. Oggi è difficile capire il contesto sociale, economico e religioso che quotidianamente affrontavano le donne dell’epoca. Per noi è ancora più difficile capire come erano viste le implicazioni rivoluzionarie degli insegnamenti di Gesù che lentamente penetravano la mentalità dei suoi discepoli, colma di pregiudizi ereditati; infatti, erano considerati imbarazzanti gli incontri che Gesù si concedeva con le donne giudaiche e non giudaiche.
Questi studi permettono a ogni lettore attento dei Vangeli di stare dietro le quinte delle parabole e degli incontri, tanto familiari, e approfondire la conoscenza della cultura contemporanea.
Chi insegna e predica sui Vangeli, troverà tanto materiale per irrobustire la fiducia nell’attendibilità dei testi sacri e, in Bailey, una guida esperta che ha vissuto in Medio Oriente per gran parte della sua vita e ha studiato questi testi e i commentari su di essi nelle lingue originali della regione.
Chi volesse ricercare, attraverso i Vangeli e il cristianesimo, una base su cui porre la propria fede, in queste pagine troverà esposto chiaramente chi era Gesù: Egli sovvertiva la religiosità dei religiosi e rivelava una giustizia contro-corrente, non solo per elevare la dignità delle donne, ma per segnare le prime tracce di una società alternativa rivolta a tutti quelli che aspettavano il suo regno.
"In cammino con le encicliche", è una sorta di percorso spirituale guidato dalle lettere-encicliche dei Papi Francesco e Giovanni Paolo II. Dopo un breve riassunto di tali documenti, seguono mie riflessioni personali, canzoni o pensieri di persone illustri che hanno come filo conduttore le tematiche affrontate nelle encicliche stesse. Lo scopo di questo libro è quello di essere di conforto a molte persone sole o fragili e aiutarle a ritrovare un proprio cammino spirituale.
Questo volume vuol essere un sussidio per coloro che, durante quest'anno liturgico, intendono essere aiutati a leggere il Vangelo di Matteo, il quale mette in risalto la figura di Gesù maestro che, in quanto Emmanuele, ci accompagna tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
La traduzione dei due curatori è stata arricchita da chiare ed essenziali note di commento.

