
«Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete...».
Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, è salito al Cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato allumanità una strada luminosa da percorrere. Enoch è risalito alle cause del male e grandi sono state le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza.
Tutti i suoi scritti, che sono stati qui riportati affiancati dall'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una illuminante panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva sulla Terra, questi scritti offrono chiare spiegazioni sull'inizio del peccato, sulla caduta degli angeli, sull'intervento degli arcangeli sul futuro dell'umanità, sull'apocalisse e sull'arrivo del Messia e del regno di Dio in Terra.
«In ogni periodo di crisi della storia umana, quando la morale è disprezzata e la malvagità impera dovunque, si invoca un aiuto divino che farà prevalere la sua suprema giustizia contro tutte le opposizioni diaboliche e materialistiche della giustizia terrena».
Il Vangelo di Tommaso è il Vangelo dell’Amore. Il Quinto Vangelo ci parla di un Cristo umano oltre che divino, dolcissimo, spiritoso, amante della gioia, maestro di Conoscenza. Troverai una luminosa rappresentazione di Gesù, irresistibile se ti avvicinerai con spirito aperto e senza preconcetti. Questa versione riporta il testo copto originale ritrovato a Nag Hammadi nel 1945 e una traduzione fedele. Mario Pincherle ci dona uno straordinario documento spirituale, in tutto il suo splendore.
Il secondo libro di Enoch. "Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete". Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, salì al Cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all'umanità una strada luminosa da percorrere. Enoch risale alle cause del male e grandi sono le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza. Tutti i suoi scritti, che sono riportati affiancati dall'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una chiara panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva sulla Terra, offrono chiare spiegazioni sull'inizio del peccato, sulla caduta degli angeli, sull'intervento degli arcangeli sul futuro dell'umanità, sull'apocalisse e sull'arrivo del Messia e del regno di Dio in Terra.
Enoch, il settimo della discendenza di Adamo, dopo una vita di 365 anni è salito al cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all'umanità una strada luminosa da percorrere; è risalito alle cause del male e ha esortato a coltivare il bene e la saggezza. Tutti i suoi scritti, che sono stati qui riportati affiancati dall'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti prima di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo.
Ascoltare una predicazione di Paolo Rica era un'esperienza che raramente lasciava indifferenti. Era un'emozione che scuoteva. La voce, lo sguardo, le mani, il corpo intero: tutto era dedicato allo sforzo di trasmetterecon le parole la forza della Parola che era stata letta e annunciata e che veniva da lui, infine, condivisa e sviscerata.
Era possibile incontrarlo e ascoltarlo in molti luoghi della geografia umana e cristiana: in una piccola parrocchia cattolica o in una chiesa battista, in una comunità cristiana spontanea e dai confini incerti o persino - una volta - nella Basilica di San Pietro, in una Assemblea pentecostale o nella sala civica comunale, alla radio o nel culto domenicale nella Chiesa valdese, alla quale orgogliosamente apparteneva.
I testi qui raccolti sono quelli delle predicazioni che egli ha rivolto alla Comunità di Sant'Egidio di Roma in occasione della preghiera serale a Santa Maria in Trastevere. Un ambito nel quale - disse - "in una totale fraternità, in uno scambio libero, sereno, amichevole [...] ho la sensazione di essere in una famiglia in cui magari non siamo tutti uguali ma in cui l'appartenenza al Signore, l'appartenenza a Cristo e la comunione della Parola di Dio creano un habitat spirituale e umano in cui ci si sente casa".
L'esperienza della Parola predicata e ascoltata si tramuta ora in queste pagine nell'occasione per ritornare sul testo della Scrittura e percorrerne i sentieri, manifesti e nascosti: attraverso la lettura, ci viene offerta la possibilità di ritrovare l'itinerario della passione profonda di Paolo Ricca per l'Evangelo e di proseguire nell'amicizia, nella fraternità e nel dialogo con lui. Un dialogo che come ha scritto Fulvio Ferrario "non è finito [..]. Certo, esso deve avvenire in forme diverse rispetto a quelle precedenti il 14 agosto 2024, ma non è detto che ciò lo renda meno fecondo".
Con l'attenuarsi dell'egemonia degli schieramenti confessionali nel campo degli studi sul "Gesù storico", altri punti di vista, ai quali pure non erano mancati sostenitori nel passato, hanno gradualmente guadagnato spazio e visibilità. Tra questi il miticismo, che sostiene una posizione radicalmente agnostica sull'esistenza storica di Gesù (se non addirittura la sua inesistenza), e quello che vede in Gesù un personaggio realmente esistito e in qualche modo coinvolto con la resistenza degli Ebrei contro i Romani (e quindi inconciliabile con qualsiasi immagine di derivazione teologica). Questo libro propone in maniera chiara ed efficace il dibattito tra le due visioni a riguardo della storicità di Gesù: i saggi di Robert Price e di Richard Carrier introducono alle tesi del miticismo e i testi di Fernando Bermejo-Rubio e Franco Tommasi espongono alcuni elementi fondamentali di quelle del "Gesù resistente".
La casa della Parola: già il titolo di questo volumetto, che riprende un’efficace espressione del Messaggio del Santo Padre all’ultimo Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, è denso di significato teologico.
La figura della casa è utilizzata dal Nuovo Testamento per indicare la communio ecclesiale. Significativamente le prime comunità di fedeli si incontravano nelle case.
La relazione fra la parola di Dio e la Terra Santa è espressa in modo sapiente e appassionato. L’autore conduce il pellegrino nei luoghi che hanno visto Gesù protagonista, da Betlemme a Gerusalemme, passando per Cafarnao e Emmaus.
Le pagine scelte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, accompagnate da informazioni geografiche, storiche e archeologiche, ci permettono di accostarci alla straordinaria persona di Gesù e di comprenderla nella sua novità per gli uomini del suo tempo, come per quelli di oggi.
Con la presentazione del Card. Angelo Scola
Il Sussidio si presenta come una guida alla Lettera ai Gàlati per la catechesi degli adulti. Per ciascuna delle riflessioni proposte vengono riportati: a) l'invocazione allo Spirito; b) il testo della Lettera ai Gàlati; c) un salmo; d) il commento dei versetti per l'interpretazione; e) un approfondimento su temi biblico-teologico; f) una catechesi di Benedetto XVI; g) i riferimenti per la catechesi.

