
Chouraqui, intellettuale ebreo algerino, segue il viaggio di Mosè, dalle rive del Nilo alle soglie della Terra promessa. Tre religioni - ebraismo, cristianesimo e islam - si richiamano da secoli a Mosè e ciascuna fornisce un ritratto del profeta che indica all'uomo la trascendenza che lo fonda e lo libera.
L'incontro con le culture è oggi diventato un fatto quasi ovvio. Non occorre andare più 'altrove' per incontrare lingue, modi, usanze tra loro diverse, che possono far nascere conflitti. Più di un tempo, sorge la domanda sul valore universale dei concetti e, ancor più, dei sistemi etici. Il testo risponde a tali questioni con uno sguardo ermeneutico, a somiglianza di un lettore che si accosta ad un mondo testuale da lui diverso, nello stesso tempo lasciandolo parlare e facendolo proprio.
Generazioni di studiosi sono stati affascinati dagli esseni e sorpresi dalle affinità con il cristianesimo di questi "cristiani prima di cristo", il cui stile di vita è stato documentato solo dopo la scoperta dei rotoli del Mar Morto. Elia Benamozegh, importante rabbino italiano dell'Ottocento, vede negli esseni i predecessori della Quabbalah, la mistica ebraica, e nella loro storia una fonte ricchissima di elementi utili per spiegare l'origine del cristianesimo e la comunanza con l'ebraismo.
Questa grammatica è uno strumento di conoscenza semplice e lineare per chi voglia avvicinarsi alla lingua ebraica antica e, in particolare, per chi è cultore delle scienze bibliche. Dopo una prima parte di introduzione storica, il libro s divide in tre grandi sezioni: fonetica, morfologia e antologia. Quest'ultima è ampia e varia, sia nei generi letterari scelti, sia nell'importanza del contenuto. La precede un esempio pratico di traduzione e analisi utile a guidare i primi passi degli studenti.
«Il Vangelo di Giovanni, una piscina in cui i principianti nuotano e un oceano in cui gli esperti annegano, ha affascinato a lungo e continua ad attirare sia i lettori pii sia gli studiosi», dice Attridge nella prefazione al libro. A partire dal versetto di Gv 17,21, Valentina Marchetto studia ed esplora accuratamente le diverse affermazioni giovannee sull'unità guidandoci attraverso le complessità del testo, ma anche fra i diversi commenti dei lettori nei primi cinque secoli. Tra questi i padri della chiesa che, da Origene ad Agostino, citano o interpretano il testo evangelico, con sfumature che riflettono le controversie teologiche del loro tempo. Dall'Alessandria origeniana all'Africa ciprinianea, passando per l'aspra diatriba fra Girolamo e Gioviniano e per le battaglie dottrinali del IV secolo, si tocca con mano il peso e la valenza di un versetto che sta al cuore della speranza cristiana di unità.
Attento studioso della Scrittura e delle tradizioni di Israele e della Chiesa. Achim Buckenmaier ci conduce sulle orme di Abramo, vero padre di tutti i credenti, riconosciuto da cristiani, ebrei e in qualche modo musulmani come l'incarnazione della fede in un unico Dio ed espressione di un lontano passato storico che emerge in tutta la sua sconvolgente attualità di fronte ai disorientamenti esistenziali del mondo moderno.
"Come potrebbe il male farci tanto male se non avessimo prima udito la promessa del bene? Come potrebbe la morte di un bambino essere per noi così mostruosa se non avessimo prima gustato la meraviglia della sua vita?".
"Andate dicendo: la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Ma io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio. Farò entrare dentro di voi il mio spirito e rivivrete. L'ho detto e lo farò"
(Ezechiele 37)
A cura della Fraternità San Carlo
Catalogo della mostra realizzata in occasione della XXXII edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli (Rimini)
GLI AUTORI
JONAH LYNCH (1978) è sacerdote dal 2006. Dopo essersi laureato in Astrofisica alla McGill University a Montreal, è entrato in seminario. Ha studiato filosofia e teologia all’Università Lateranense, e ha ottenuto un Masters in Education presso la George Washington University. Ora vive a Roma ed è vicerettore del seminario della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo.