
Come ricominciare a credere dopo essersi allontanati dalla fede? Come non smettere di credere pur nelle difficoltà e nelle prove di ogni giorno? In queste pagine l'autore ricorre all'aiuto di alcuni personaggi biblici con la certezza che - meditando i loro cammini di fede - anche noi possiamo imparare, o imparare in maniera nuova, a rivolgerci a un "oltre" affidabile, da cui sperimentare compassione e rinnovata fiducia; a fidarci e affidarci alla parola di Dio, per metterci in cammino; a scoprirci risanati e salvati per un dono ricevuto; a ritornare sui nostri passi per lodare, benedire e ringraziare. Queste pagine suggeriscono che gli itinerari biblici, celebrati anche nella liturgia, favoriscono nelle persone la perenne dinamica del "ricominciare a credere". Prefazione di Mons. Claudio Cipolla.
Una indagine accurata e innovativa che rilegge quattro episodi del vangelo di Giovanni (nozze di Cana, guarigione del figlio del funzionario del re, salita a Gerusalemme per la festa delle Capanne, resurrezione di Lazzaro) in cui Gesù delude. L'autore analizza la dimensione storica, letteraria e narrativa dei testi, ne fa l'esegesi e infine studia la funzione retorico-narrativa della delusione data da Gesù.
fare del bene e anche del male. Ogni dono, infatti, può essere ricevuto e utilizzato in modo adeguato, oppure manipolato, strumentalizzato e anche non accolto. Il problema non sta, ovviamente, nella Bibbia ma in coloro che la leggono, negli strumenti che utilizzano, negli atteggiamenti che li muovono, negli scopi che si prefiggono. Sapienza, cambiamento di mentalità e personalizzazione sono tre ingredienti fondamentali per lasciarsi trasformare dalla Sacra Scrittura, per lasciarsi servire da essa, ed evitare, invece, di servirsene "a proprio uso e consumo". Cinque studi di esperti biblisti propongono un percorso al servizio di ogni persona che desidera accostarsi con frutto alle pagine bibliche. Prefazione di Mons. Claudio Cipolla.
Rilettura di alcune pagine della Bibbia prestando attenzione al tema del vestito, alle dinamiche esistenziali e spirituali che determinano un cambio d'abito.
Che cos'è il timor di Dio? Spesso questo atteggiamento è recepito alla stregua di un sentimento di riguardo, legato alla soggezione provata di fronte a qualcosa - a Qualcuno - di più grande, verso il quale non è possibile altro che stupore, devozione e riconoscenza; altre volte viene assimilato all'inquietudine generata dall'antico monito "Dio ti vede!", che porta in sé qualcosa di misterioso e più strettamente minaccioso. Oltre il rispetto e senza paura, accompagnati da Qohelet - acuto e sensibile sapiente dell'Antico Testamento - in questo testo cerchiamo invece di individuare una possibile rilettura e applicazione del timor di Dio, lasciandoci guidare da ciò che egli osserva e descrive nel suo lungo e attento meditare, fino alla sintesi con cui afferma che «Chi teme Dio riesce bene in tutto» (Qo 7,18).
Scorrendo le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, possiamo incontrare uomini e donne che hanno posto la loro speranza nel Signore, divenendo capaci di costruire un nuovo futuro. Qui vengono narrate le loro storie! Il titolo di queste riflessioni è tratto dal profeta Geremia, che fonda tutto su una solenne promessa di Dio: «Io ho progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza» (Ger 29,11). Quando all'uomo tutto sembra finito, per Dio c'è ancora un futuro possibile, come dimostra la risurrezione di Gesù Cristo.
"Giovanni, nel suo vangelo, attribuisce un nuovo valore alla sfera sensoriale, fondamentale per una testimonianza autentica e per l'esperienza di fede. L'autore ne indaga le implicazioni per i credenti e la comunità cristiana". (Prefazione di mons. Giovanni Cesare Pagazzi)
Un invito a una passeggiata in un luogo piuttosto insolito: il Nuovo Testamento, la raccolta di libri che custodisce il racconto di fede nel Dio di Gesù Cristo. Passeggeremo tra le storie di chi ha scritto questi libri, fino al cuore delle loro esperienze di credenti. Coglieremo l'intuizione che li ha animati e il senso che testi così antichi possono avere per i nostri giorni. Una passeggiata in compagnia dei grandi interrogativi del cuore umano, illuminati dalle parole del Nuovo Testamento in dialogo con la psicologia.
L'esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all'origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. Restituire l'esperienza dell'essere madri alle donne che partoriscono e/o crescono qualcuno/a, dare voce ai loro corpi e imparare il loro linguaggio, è l'unica via perché la maternità si liberi da ciò che la mistifica e si dischiuda a significati capaci di raccontarci l'umano, la chiesa, il mondo e Dio, grembo e nutrice di ogni vita.
Perché soffrire? Se Dio esiste, perché non elimina il male e la sofferenza? Una vita contrassegnata dal dolore merita di essere vissuta? Queste e altre domande simili mettono spesso in crisi la fede del credente. Le pagine di questo libro non hanno la pretesa di rispondere a tali interrogativi, ma mettono ogni lettore credente e non dinanzi a una verità sconcertante: Dio stesso soffre! Dio è il Sofferente per eccellenza! La sofferenza di Dio deriva dal suo amore per noi, un amore sofferto perché solidale con colui che soffre. Il percorso biblico-teologico-spirituale proposto in queste pagine orienta a considerare la sofferenza non come un incidente di percorso, ma come una via mistica d'incontro con Dio, e invita il credente a trasformare la sofferenza in amore.
Le Sacre Scritture, centro della fede cristiana e del suo annuncio, testimoniano la Rivelazione di Dio nella storia, determinata dal suo amore per l'umanità. Esse non cadono dal cielo, ma prendono forma nelle molteplici parole umane capaci di ospitare il mistero di Dio. La Rivelazione comporta un rapporto singolare con la sua attestazione scritta, della quale sono inseparabilmente co-protagonisti l'uomo e lo Spirito. Da qui l'esigenza di scoprirne le infinite ricchezze attraverso una corretta metodologia.
Questo libro nasce dal cammino dei Sabati del Silenzio, ritiri mensili francescani che si volgono da anni a Susa (To) durante i quali è venuta alla luce la differenza radicale di visione, di orizzonte, di senso che c’è tra la proposta di Gesù e quella del mondo contemporaneo. Spesso il Signore inizia il suo insegnamento proprio affermando che i suoi discepoli dicono, agiscono, pensano in modo alternativo, il mondo fa così e così, "loro invece", "tra di loro invece"... La fede in Gesù è accogliere che mentre il mondo afferma il potere, il successo, la violenza Lui mi propone una visione rovesciata, relazioni tra le persone fatte di servizio, non giudizio, accoglienza. La parola più forte che risuona nel Vangelo oggi rispetto al pensiero dominante basato sul consumo, sul peso economico, sull’utile, è la gratuità: invitare a tavola proprio chi non potrà mai ricambiarti con un favore, una raccomandazione, un voto alle elezioni! È finito il tempo dell’appartenenza scontata e automatica alla Chiesa, è il tempo della scelta consapevole di essere minoranza alternativa, creativa, consapevole.