
Il Vangelo di Matteo non è destinato a nutrire una curiosità. Esso invita il lettore a lasciarsi sedurre dalla persona che presenta e dalle parole che riporta; vorrebbe questa seduzione così forte da indurre a lasciare tutto per seguire Gesù e trovare in Lui la salvezza e la felicità. Colui che sedotto da Cristo entra nella sua comunità attraverso il battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, trova nel Vangelo di Matteo anche le regole della vita secondo il Regno, «un giogo dolce da portare e un fardello leggero» per chi dimora nella scuola di Gesù.
Il passaggio dall'uomo "animale" a quello "spirituale" in Cristo rappresenta il pilastro fondamentale su cui Paolo ha costruito il proprio pensiero antropologico. Questo volume, partendo dagli insegnamenti dell'Apostolo, si propone di descriverne le principali linee direttrici. Si rivolge innanzitutto agli studenti di teologia e può rappresentare un'agile sintesi per chi è già impegnato nella ricerca biblica. Ma è utile anche per quanti vogliono dedicarsi all'approfondimento di una tematica centrale per la fede cristiana.
Cme può Mosè essere definito ""uomo di Dio"" (Dt 33,1), "uomo di fiducia" "Nm 12,7), il "servo del Signore" (Dt 34,5), il profeta più grande in Israele (cf. Dt 34,10-12) e, allo stesso tempo, essere dichiarato così colpevole da meritare l'esclusione dalla Terra Promessa (cf. Nm 20,12) e una morte prematura al di qua del Giordano (cf. Dt 34,5)? L'estromissione dalla terra, dunque, indica il fallimento della sua vita e della sua vocazione? Il presente volume intende offrire una nuova luce a tali interrogativi molto dibattuti dagli esegeti di ogni epoca. Esso muove da un esame complessivo dei testi biblici relativi alla tematica e si avvale di metodologie esegetiche che consentono di studiare i singoli racconti nel loro sviluppo narrativo, focalizzandone la forza comunicativa.
Secondo la letteratura del Vicino Oriente Antico, e nello specifico, per esempio, il Poema Enuma Elish, i racconti di creazione del mondo terminano con la costruzione di un tempio-santuario per i l dio demiurgo. Secondo Gen 1copn il racconto di creazione e Gen 3,24 con la collocazione dei due Cherubini all’ingresso del giardino, la realtà templare è prefigurata e anticipata. Il secondo libro delle Cronache esordisce con la costruzione del Tempio di Gerusalemme (2Cr 3-5) e termina con l’invito al popolo di salire verso di esso (2Cr 36,23c). Il lettore avrà modo di notare quanta parte della Bibbia è stata dedicata dagli autori biblici al Tempio e quanto esso sia stato centrale all’interno dell’ampio arco narrativo che va da Genesi all’ultimo libro della Biblia Hebraica, le Cronache, al punto che siamo persuasi che Sine Templo nulla Scriptura.
Il libro presenta la conversazione di due autori che parlano di Dio e dell umano soffrire da prospettive diverse ma forse non così distanti, facendo interagire psiche e spirito, psicologia e Bibbia, Gesù di Nazaret e la nostra storia. Nessuno dei due pretende di dare risposte defi nitive o categoriche, ma piuttosto di stimolare la rifl essione su una tematica complessa e sempre aperta. Le opinioni e le posizioni degli interlocutori si intercalano, si confrontano e si arricchiscono mutuamente. Ed è ciò che offre maggior interesse alla rifl essione e conferisce al volume originalità. Il lettore non solo è chiamato all ascolto dei due autori, ma si sente invitato a entrare pienamente nella discussione.
«Non avete detto di me cose rette». Quante volte abbiamo letto questo deciso rimprovero rivolto da Dio agli amici di Giobbe... Ma talora questa frase ha il potere di suscitare in noi un piccolo terremoto. Afferma che gli amici, nel tentativo di giustificare Dio davanti alle sventure vissute, ne rappresentano un volto non rispondente alla realtà. Si denuncia, pertanto, un evidente contrasto tra due volti di Dio: quello immaginato dagli uomini e quello vero che Dio stesso ha deciso di rivelare. Il libro intende smascherare alcune errate rappresentazioni del volto di Dio presenti nella Sacra Scrittura, in modo da far emergere la vera identità del Dio biblico.
Forse è la prima monografia che studia insieme 1Cor 1,26-31 e 1Cor 2,1-5 formalmente paralleli. Il rigoroso metodo di studio adottato permette di chiarire il senso e la funzione non solo delle due pericopi parallele, ma anche dell'intera sezione in cui esse sono inserite, la quale, diversamente, risulta essere frammentaria e priva di un legame logico. Dalla ricerca emerge la grande abilità di Paolo nel comunicare il Vangelo e la grande ricchezza teologica dei due brani, che spingono i lettori, di ieri e di oggi, a concentrare la propria attenzione su Dio e su Cristo per quanto hanno fatto per noi. Su di loro, infatti, si fonda l'identità della Chiesa e dei suoi ministri. Lo studio dimostra, inoltre, che i due testi non parlano di opposizione e incompatibilità tra fede e ragione.
«Questo libro, dal significativo titolo The Village of Education / Il villaggio dell'educazione, curato da un giovane professore e sacerdote cattolico, Giovanni Emidio Palaia, si propone di rimettere al centro la domanda sull'uomo creatura di Dio, sulla fraternità umana e sulla sua relazione con la natura. [...] Mi è gradito vedere che più volte nel testo si fa puntuale riferimento non solo alla Sacra Scrittura, ai Testi Sacri, alla Patristica, alla Scolastica, all'arte di Michelangelo Buonarroti e al Magistero pontificio ma, in primo luogo, all'insegnamento del Poverello di Assisi, san Francesco, la cui santità, fondata sull'essere stato amico di Dio, fratello degli uomini e di "Madre Terra", unisce idealmente le tre religioni monoteiste, aprendoci - con la forza dell'umiltà - le porte del Mistero». (dalla Prefazione di Angelo Vincenzo Zani). Postfazione Khaled B. Akasheh.
Chi è stato Gesù di Nazareth? Quale fu la sua pretesa e come prese forma il suo ministero? Fu un maestro, un sapiente o un carismatico guaritore? Sono domande attuali che richiedono risposte aggiornate e non blande ricostruzioni ripetitive. Partendo dall'esigenza di fondare la fede sulla ricerca del Gesù storico, l'analisi di Francesco Testaferri si concentra sul binario profeta e messia, mostrando che il compito di Gesù è stato concepito come un ministero profetico sul cui sfondo si coglie la chiara pretesa messianica, per la quale il salvatore è stato condannato in ragione della quale i credenti lo confessano nella fede come Cristo.
Il volume è pensato per gli studi istituzionali e in genere per quanti, interessati a cogliere il nesso tra storia e fede e a sondare gli sviluppi successivi della riflessione teologica, intendono immergersi per gradi e ordinatamente nella conoscenza di Gesù di Nazareth.
La crisi: è l'opportunità esistenziale affrontata dalle dieci figure bibliche che l'hanno vissuta fino in fondo, una Parola di Dio che svela la nostra personalità e la nostra vocazione più profonda. Si tratta di una proposta formativa ad ampio respiro in cui la portata antropologica di alcuni personaggi dell'Antico Testamento (Caino, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Anna, Elia, ecc.) viene affiancata dal linguaggio della psicologia e dell'arte dell'accompagnamento multisetting, rendendo il testo biblico straordinariamente attuale.
Questo libro indaga la visione dell'uomo che emerge dagli scritti giovannei (il quarto vangelo, le lettere omonime, il libro dell'Apocalisse). Ne scaturisce un vero e proprio percorso antropologico, bene illustrato dall'espressione Camminare nella verità e completato dall'approfondimento, proposto in appendice, di alcuni temi scelti della letteratura sinottica. Il volume si pone così nell'ambito di un tentativo di sintesi dell'intera visione neotestamentaria dell'uomo nuovo in Cristo. Si rivolge in modo particolare agli studenti di teologia, ma guarda anche a quanti, a vario titolo, sono interessati alla conoscenza di una tematica centrale per la fede cristiana.
Esistono già studi monografici sulla cristologia del Quarto Vangelo che ne hanno rilevato i tratti fondamentali. Anche l'indagine sui personaggi giovannei in questi ultimi decenni è stata ampiamente approfondita. Nella straordinaria profondità del racconto di Giovanni rimane comunque possibile e perciò doveroso percorrere strade nuove. Questo studio è un tentativo a suo modo inedito di entrare dentro il Mistero di Gesù con lo sguardo, la voce e la sensibilità delle donne co-protagoniste della vicenda evangelica. Le loro parole e i loro gesti formano una testimonianza corale e al tempo stesso personalissima su Cristo elaborata sul doppio e complementare filo rosso del discepolato e della nuzialità. Si delinea in questo modo un punto di vista tutto femminile sull'apocalisse/rivelazione del Figlio di Dio, Maestro e Sposo della nuova umanità/Chiesa nata dallo Spirito e dal fianco di Lui, addormentato sulla croce. Un viaggio da Cana al sepolcro vuoto e dalle nozze annunziate a quelle celebrate negli eventi pasquali che rende possibile ricostruire una "cristologia delle donne" più profonda e coerente di quella che si può ricavare dai personaggi maschili.