
La lettura dei vangeli da secoli non cessa di interrogare e illuminare chiunque vi si accosti con cuore disponibile a lasciarsi interpellare. Il segreto di luce racchiuso nella profondità delle loro pagine, tra le righe della loro accuratezza letteraria e tra le pieghe del loro coerente tessuto narrativo, non cessa di catalizzare l'attenzione di molti, credenti e non credenti, in un atto di lettura attento e ripetuto. Alcuni, non contenti di una semplice lettura direttamente in lingua moderna, in traduzione più o meno letterale o elaborata, cercano di accedere al testo originale per cogliere sfumature segrete che aprano in qualche modo ulteriore accesso al mistero. Altri ancora, desiderosi di riesprimere la percezione del mistero che ha incontrato la loro esistenza in un atto rivelativo di lettura, hanno tentato essi stessi una traduzione, che fosse capace di oltrepassare lo spessore della lettera per consentire, attraverso l'espressione poetica un riverbero dello spirito, del messaggio di luce racchiuso nel segreto della lettera. È lo scopo di quest'opera di traduzione poetica in endecasillabi a rima baciata del vangelo di Giovanni, il Vangelo per antonomasia del mistero e della profondità del Verbo incarnato. Essa invita l'attento e sensibile lettore a ripercorrere l'intera trama del Quarto vangelo, lasciandosi raggiungere dal tocco dell'espressione poeticae trasportare dall'energia ritmica del verso, per fare esperienza luminosa e gioiosa della Realtà in esso rivelata.
Il Libro di Giobbe, presente da sempre nei canoni della Bibbia, offre spunti di lettura e di interpretazione sorprendenti, non solo sul piano teologico ma anche sul piano filosofico. L'autore parla dell'esperienza di Dio che vive, indissolubilmente "buona" e "cattiva" a un tempo, e afferma una verità che fa scalpore: l'eccesso del male è una teofania, un "tocco" di Dio. I dialoghi del Libro di Giobbe si possono considerare uno dei luoghi principali in cui si compie la rivoluzione etica ed escatologica della Bibbia: l'invenzione di una morale del tutto nuova, quella dell'amore, per la quale il male non è tollerabile e grazie alla quale, proprio per questo motivo, il senso della vita umana non può che essere quello di lottare contro il male, anche oltre la morte. L'autore del libro biblico ne illumina in particolare la dimensione personale, quel momento in cui un'anima vede approssimarsi l'inferno per sé sola, e fonda in risposta una legge d'amore. Proposto in una nuova edizione profondamente rinnovata, il presente studio si giova anche di un commento al libro di Emmanuel Levinas, intitolato Trascendenza e Male.
Un esegeta e un filosofo si confrontano su una delle figure che hanno dato un contributo determinante alla formazione della cultura occidentale. Paolo di Tarso: un ebreo "intriso" di cultura greca, folgorato sulla via di Damasco, che abbraccia la fede cristiana e percorre le strade dell'Impero romano per predicare Cristo crocifisso. La sua figura e la sua storia sono emblematiche delle radici della cultura europea. È stato cruciale il suo apporto per lo sviluppo del Cristianesimo e la sua diffusione. Meno noto, ma altrettanto fondamentale il suo contributo alla storia del pensiero occidentale dalla Grecità ai giorni nostri. L'esegeta Gèrard Rossé e il filosofo Vincenzo Vitiello rivelano questo aspetto meno conosciuto dell'Apostolo delle genti. Il volume offre in primo luogo una lettura storico-esegetica, puntuale, aggiornata ed innovativa dell'eredità di Paolo, che ci restituisce il personaggio nella cultura del suo tempo; segue quindi una lettura filosofica, che coglie il nucleo essenziale del pensiero paolino, fondamentale per comprendere in profondità lo spirito dell'Europa.
«Un maestro insegna ai suoi discepoli anzitutto per quello che è, poi per quello che fa e infine per quello che dice». Se c'è, tra i profeti dell'Antico Testamento, uno al quale si può riferire que¬sta massima di R. Guardini è proprio Geremia. Mentre gli altri profeti scompaiono dietro al loro messaggio, Geremia parla anche con la propria vita. Uomo dalle mille contraddizioni: un mite, ma tenuto a pronunciare parole dure; un poeta, che Dio sceglie per combatte le sue battaglie; amante della bellezza della vita e della natura ma che rimane solo, senza sposarsi e senza figli. In un testo accessibile, l’Autore offre ai lettori di oggi un ritratto appassionante e attuale della vita del profeta.
Un'analisi e una lettura puntuali che raccontano e fanno emergere la bellezza e l'attualità della figura di Gesù. Il Vangelo di Marco è il più antico e il più breve tra i quattro vangeli. Autore del testo, secondo la tradizione, è Marco che intorno al 70 d.C. avrebbe raccolto e messo per iscritto la testimonianza dell'apostolo Pietro, dando vita così ad un genere letterario originale. È forse il testo dei Vangeli più sorprendente e affascinante perché la figura di Gesù appare in tutta la sua provocante misteriosità e nella sua coinvolgente originalità.Coda accompagna il testo con una lettura e analisi puntuali con l'obiettivo di raccontare al cuore e alla mente del lettore la figura, l'annuncio, la vicenda di Gesù in persona facendo emergere la bellezza e l'attualità del suo messaggio.
La traduzione oltremodo attenta alla portata teologica del testo con un commento, che vuole condurre il lettore a una comprensione immediata del dettato paolino, senza rinunciare a offrire approfondimenti di pregio. A ogni sezione è premessa una breve introduzione, che aiuta il lettore a orientarsi. Seguono, poi, il testo tradotto ed il commento, mentre il testo greco è proposto in traslitterazione per facilitarne la lettura. In più: un ampio indice per argomenti, la cartografia riguardante i viaggi di san Paolo e una bibliografia ragionata in diverse lingue. Prefazione di Romano Penna.
La ricostruzione della vita di Maria attraverso i dati dei diversi Vangeli apocrifi: approfondimenti storici e storiografici e un impianto critico aggiornato ed eccellente.
Il libro ripercorre la vita di Gesu dalla nascita alla morte e risurrezione, soffermandosi sul periodo dell'infanzia e adolescenza. Il testo e la traduzione araba adattata di uno scritto siriaco.
La preghiera cristiana per eccellenza, nell'ormai classico commento del grande scrittore alessandrino. L'alessandrino Origene è uno dei più originali Padri della Chiesa di lingua greca. Tra i suoi numerosissimi scritti figura anche il celebre Commento al Padre Nostro, nel quel l'Autore si propone di "considerare quanta potenza racchiuda la preghiera suggerita dal Signore", come egli stesso dichiara programmaticamente nell'incipit. Un testo nel quale Origene dispiega tutta la sua finissima sapienza esegetica e manifesta il suo pensiero. In particolare trova piena espressione il suo ottimismo pastorale che prevede la salvezza finale di tutti: "Il peccatore, infatti, dovunque si trovi, è terra in cui in qualche modo si trasformerà se non si pente; chi invece fa la volontà di Dio e non trasgredisce le spirituali leggi di salvezza, è cielo".
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio quest'anno contiene alcuni elementi di novità rispetto alle edizioni passate: commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti; note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico; esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali; brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.