
Raffinata riscrittura del Quarto Vangelo negli esametri e nello stile della più solenne poesia epica, la Parafrasi del Vangelo di san Giovanni è opera forse meno nota, rispetto alle Dionisiache, del misterioso poeta Nonno di Panopoli (V sec. d.C.). Tuttavia, rappresenta un’originale e affascinante operazione di sintesi tra cultura classica e cristianesimo, nonché uno dei testi più interessanti della letteratura greca tardoantica. Si propone qui la prima traduzione integrale italiana della Parafrasi, con un ampio commento che ne affronta le spinose questioni testuali, interpretative e storico-religiose e un’introduzione che offre un inquadramento generale aggiornato su Nonno e la sua opera: un utile strumento sia per chi si accosta per la prima volta alla lettura di Nonno che per studiosi più avanzati.
Il passo evangelico delle Beatitudini è uno dei più celebri del Vangelo e con esso Gesù apre l'altrettanto famoso Discorso della montagna, discorso definito dall'autore come "il più rivoluzionario della storia, l'eterna inquietudine di tutta l'etica cristiana". E prosegue: "Nelle Beatitudini Gesù non solo ci fa sentire la sua voce, ma ci rivela anche il suo volto, il suo autoritratto. Egli non ha voluto essere ritratto da pittori o da scultori del suo tempo. Ma ci ha lasciato nelle Beatitudini il suo ritratto, la sua fotografia. Gli evangelisti Matteo e Luca, in due bozzetti, ci hanno lasciato i tratti del suo volto nel Vangelo.
Descrizione dell'opera
«Breviator Matthaei»: risale ad Agostino l'espressione latina che esprime il convincimento, diffusosi nei primi secoli del cristianesimo, che il Vangelo di Marco fosse un riassunto di quello di Matteo. Solo all'inizio del XX secolo ne è stato riscoperto il forte impianto teologico.
La vita di Gesù e la fede, secondo Marco, sono legate al «paradosso» e al «mistero». Due termini che danno coerenza all'intera struttura del testo e che vengono sviluppati come filo tematico dal volume: dall'iniziale paradosso/mistero del Figlio messo alla prova, al Cristo che si nasconde, ai vicini che «stanno fuori» e ai discepoli senza intelligenza, fino al paradosso/mistero della croce come via da seguire, dell'impotenza trasfigurata e dell'impotenza che salva, di un tempio senza Dio, della luce che sgorga dalle tenebre e al paradosso/mistero finale di una bella notizia avvolta nel silenzio.
Sommario
I. Marco, il Vangelo del «paradosso» e del «mistero». II. Il Messia sottoposto alla prova. Mc 1,1-13. III. Il Messia nascosto. Mc 1,14-45. IV. La paradossale novità di Gesù messia. Mc 2,1-3,6. V. Il Messia contestato. Mc 3,7-6,6a. VI. Il Messia incompreso. Mc 6,6b-8,26. VII. Il Messia crocifisso. Mc 8,27-9,19. VIII. L'impotenza trasfigurata. Mc 9,2-13. IX. L'impotenza che salva. Mc 9,14-29. X. Il nuovo tempio non fatto da mani d'uomo. Mc 11-12. XI. La luce nelle tenebre. Mc 14,1-15,41. XII. La paura e il futuro. Mc 16,1-8.
Note sull'autore
MASSIMO GRILLI si è laureato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico ed è docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gottes Wort in menschlicher Sprache. Die Lektüre von Mt 18 und Apg 1-3 als Kommunikationsprozess (SBS 201), Stuttgart 2004 (in collaborazione con D. Dormeyer) e Riqueza y solidaridad en la obra de Lucas, Estella (Navarra) 2005 (in collaborazione con D. Landgrave Gándara e C. Langner). Presso le EDB ha pubblicato: Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l'unità delle Scritture (2007); L'impotenza che salva. Il mistero della croce in Mc 8,27-10,52. Lettura in chiave comunicativa (2009); Il Vangelo di Matteo, scriba dell'Antico e del Nuovo. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2009, cofanetto CD/MP3 (2010); Alla ricerca del Volto. Commento alle letture domenicali e festive. Anno A (2010); Marco, il Vangelo del paradosso e del mistero. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2010, cofanetto CD/MP3 (2011); Scriba dell'Antico e del Nuovo. Il Vangelo di Matteo (2011); In ascolto della voce. Commento alle letture domenicali e festive. Anno B (2011).
Il discorso della montagna è un testo paradossale perché invita a una comprensione nuova del rapporto con se stessi e con gli altri. Questi capitoli del Vangelo di Matteo ci pongono di fronte a una sfida: quella di non fuggire il mondo in cui viviamo, ma al contrario di considerarlo il luogo in cui è ancora possibile vivere una fiducia e una gratuità che provengono da un "altrove" rispetto a noi stessi.
Nel corso della sua lunghissima attività, Marc Chagall ha instancabilmente cercato di instaurare un rapporto creativo con le radici e le tradizioni della cultura europea, mai con uno spirito di semplice curiosità o di artificio, bensi di nobile devozione. Ecco perché, appena terminato il fortunato ciclo di illustrazioni per le "Favole" di La Fontaine, Chagall accoglie un'altra proposta del suo amico ed editore Ambroise Vollard: condurre una sistematica rivisitazione e trasposizione dei grandi temi del messaggio biblico. È il 1930 quando, per caldeggiare l'idea della nuova, entusiasmante avventura, Vollard propizia un viaggio dell'artista in Palestina, perché Chagall possa vedere coi propri occhi quei paesaggi biblici che fino a quel momento aveva solo concepito attraverso le letture e l'immaginazione. Il progetto verrà eseguito in due riprese: un primo blocco di 65 soggetti sarà realizzato tra il 1931 e il 1939. Si tratta soprattutto di incisioni per acqueforti, precedute da gouaches a colori. Il lavoro subirà però una battuta d'arresto, dovuta soprattutto al dilagare della barbarie nazista, che costringerà Chagall a rifugiarsi a New York. Dopo la guerra, tra il 1952 e il 1956, l'artista riprende il lavoro sotto la spinta di un nuovo committente, l'editore svizzero Tériade, che pubblicherà finalmente, nel 1956, l'intero ciclo di 105 tavole, aggiungendo ai 65 soggetti del primo blocco altre 40 incisioni eseguite negli anni cinquanta. Introduzione di Siegmund Ginzberg.
QUESTO STUDIO PRENDE COME TEMA DI RICERCA LO SPIRITO PARACLITO NEI DISCORSI DELL ADDIO ED ESAMINA CIO`CHE E`COMUNE ALLO SPIRITO E AGLI ALTRI DUE AUTORI DIVINI DELLA SALVEZZA.
L'autore analizza alcuni passi di Luca e in particolare le parabole dell'arco narrativo de "Il viaggio" (Luca 9,51-19,44), i cantici del vangelo dell'infanzia (Luca 1,5-2,52) e i discorsi presenti nel libro degli Atti degli Apostoli. Le parabole presenti nell'arco narrativo de "Il viaggio" offrono delle storie allegoriche che contengono insegnamenti morali e spirituali. I cantici presenti nel vangelo dell'infanzia, come il Magnificat di Maria, esprimono lode e gratitudine a Dio e riflettono la fede dei personaggi coinvolti nella storia. Infine, i discorsi nel libro degli Atti degli Apostoli possono includere predicazioni, insegnamenti o difese della fede cristiana. Tutti questi elementi letterari contribuiscono a trasmettere un messaggio specifico e a formare l'identità cristiana del lettore, invitandolo a riflettere sui valori e gli insegnamenti del cristianesimo.
Con la presente opera l'autore intende proporre alla meditazione venti parabole di Gesù riportateci dai Vangeli. Per ogni parabola viene offerta al lettore una riflessione ripartita in cinque distinti momenti: Ambientazione, Contemplazione, Interiorizzazione, Attualizzazione, Preghiera.
Anche agli occhi disincantati dell’uomo d’oggi le parabole evangeliche continuano ad apparire con fascino immutato: è come se questi racconti, pur legati al contesto in cui furono detti e scritti, siano senza età. Nelle parabole si è infatti sedimentata una sapienza universale sorta dall’attenta osservazione di situazioni umane tipiche e degli eventi naturali. Ma Gesù amava parlare in parabole non soltanto perché attraverso il patrimonio comune della saggezza popolare poteva insegnare in modo chiaro e suggestivo. Piuttosto, voleva così aprire gli occhi alle folle, che «pur vedendo, non vedono».
E per ridare la vista a chi è ‘cieco’ e si ostina a non riconoscerlo, propone racconti in cui appaiono situazioni, personaggi e comportamenti strani. Questa discontinuità rispetto alla trama ordinaria del vivere è lo strumento narrativo utilizzato da Gesù per annunciare ciò che nessuna parola o immagine può adeguatamente esprimere: il mistero del regno di Dio.
Le parabole evangeliche, in forza dei loro tratti anomali, provocano, costringono a pensare, sollecitano ad accogliere la radicale novità del volto di Dio manifestatosi nella storia di Gesù. L’esegesi delle parabole offerta da questo libro ha costantemente di mira tale anima teologica: lette in questa luce, esse rivelano la loro perenne bellezza e capacità di stupire.
Bruno Maggioni è nato nel 1932 a Rovellasca (Como) e dal 1955 è sacerdote della diocesi di Como. Ha studiato teologia e scienze bibliche all’Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui: Il vangelo di Giovanni (Assisi 1985); Il racconto di Marco (Assisi 1985); Il racconto di Matteo (Assisi 1986); Uomo e società nella Bibbia (Milano 1991); La vita nelle prime comunità cristiane (Roma 1991); Le parabole evangeliche (Vita e Pensiero, Milano 1992); I racconti evangelici della Passione (Assisi 1994); Padre nostro (Vita e Pensiero, Milano 1995); La pazienza del contadino (Vita e Pensiero, Milano 1996); La brocca dimenticata (Vita e Pensiero, Milano 1999); Davanti a Dio. I salmi 1-75 (Vita e Pensiero, Milano 2001); Davanti a Dio. I salmi 76-150 (Vita e Pensiero, Milano 2002); Il seme e la terra (Vita e Pensiero, Milano 2003).
La speranza cristiana raccontata" da Gesu' nelle parabole escatologiche. " L'escatologia e' al centro della speranza cristiana, essa segna il nostro definitivo incontro con Dio. Un incontro che durera' in eterno e che Gesu' ci presenta con immagini offerte dall'esperienza dei suoi ascoltatori. Come descrivere il mondo di Dio che ci attende? Le parabole escatologiche ce ne squarciano l'orizzonte, luminosissimo, nella tensione del gia'" e del "non-ancora". Parabole del "raccolto", del "rendiconto", dell'"attesa vigilante", della "sorpresa"... Sono, tutte, parabole della speranza. Il volume, terzo di una trilogia dedicata allo studio esegetico-pastorale delle parabole, e' il frutto maturo di lunghi anni di studio e di insegnamento. Sapienza, finezza psicologica e trasparenza espositiva rendono la lettura agevole e accattivante. "
Un libro avvincente, affascinante, ricco di sorprese. L'insegnamento di Gesu' recupera tutta la sua freschezza non appena si ricostruisca il contenuto dialogico ed esistenziale in cui prendevano vita le parabole che il Maestro narrava.

