
Vol. 7 - Sulla strada di Emmaus
Gesù
Il processo ebraico
Il processo romano
Quelli che hanno visto e udito
I tempi di Gesù
Settantun uomini
Le ore della Passione
Spiriti e fantasmi
Vol. 7 - Sulla strada di Emmaus
Gesù
Il processo ebraico
Il processo romano
Quelli che hanno visto e udito
I tempi di Gesù
Settantun uomini
Le ore della Passione
Spiriti e fantasmi
La vicenda di Gesù è strettamente legata al giudaismo del suo tempo: la famiglia, gli apostoli, i riferimenti alla Torah, la preghiera. La sua stessa morte avviene a Gerusalemme, centro della religiosità ebraica. Anche il primo annuncio pasquale è fatto ai giudei. Col tempo i convertiti dal paganesimo sopravanzano i giudeo-cristiani, si affermano sempre di più le categorie greche, ci si allontana dall'ebraismo. Nei secoli successivi l'antigiudaismo cristiano ha dominato il rapporto con il popolo eletto. Solo nella seconda metà del Novecento si è finalmente instaurato un nuovo clima, che, per la Chiesa cattolica, è stato sancito dalla Nostra Aetate. La rinnovata fiducia, che lentamente si è fatta spazio anche tra gli ebrei, ha portato alcuni loro studiosi a rivalutare la figura di Gesù, non più sentito come nemico, ma come fratello, come uno dei tanti maestri vissuti nell'ultimo periodo del secondo tempio. Le loro riflessioni, che, inevitabilmente, si fermano alla vita terrena di Gesù, possono racchiudere spunti interessanti anche per noi cristiani.
Secondo l'idea che l'ortodossia cristiana ha accolto, Gesù di Nazareth fu condannato a morte e crocifisso dal governatore romano della Giudea che, tuttavia, era convinto della sua innocenza: il suo regno non era di questo mondo e il cri-men laesae rnaiestatis non poteva riguardare le sue rivendicazioni messianiche. Egli agi in stato di necessità, sotto la pressione del sinedrio che aveva organizzato un complotto contro Gesù e aizzato il popolo per farlo morire. L'autorità romana fu il braccio secolare dell'autorità ebraica. L'analisi puntigliosa e spregiudicata delle fonti, esito di decenni di ricerche, conduce Chaim Cohn a conclusioni del tutto diverse: la morte di Gesù fu responsabilità esclusiva dei romani che lo condannarono per sedizione; gli ebrei non svolsero né avrebbero potuto svolgere parte alcuna nel processo romano, né per accusare Gesù né per costringere Pilato a condannarlo; la seduta notturna del sinedrio fu determinata da un intento del tutto diverso da quello di ottenerne la morte. Solo nei decenni successivi agli avvenimenti, in una situazione politica mutata, la vicenda venne ricostruita e narrata nei Vangeli in modo tale che Pilato potesse essere assolto, trasferendone la responsabilità sugli ebrei.
«Lo specchio del comportamento etico non è la propria coscienza, ma il volto di coloro che vivono con me. Quando questo volto esprime pace, speranza, gioia e felicità, perché il mio comportamento genera tutto questo, allora è evidente che il mio comportamento è eticamente corretto» (J. M. Castillo).
Informazioni sull'autore
José M. Castillo è stato professore nella Facoltà di Teologia di Granada, professore invitato all’Università Gregoriana di Roma e alla Pontificia Università Comillas di Madrid. è professore invitato all’Università Centroamericana (UCA) di El Salvador. è autore di numerose pubblicazioni tra cui, per Cittadella Editrice: «Simboli di libertà. Analisi teologica dei sacramenti» (1983); «I poveri e la teologia» (2002); «Dio e la nostra felicità» (2002).
Su Gesù esiste un'INFINITà di libri. Molti però puntano sul sensazionalismo o si limitano a sollevare questioni di interesse meramente storico. La vera sfida risiede invece nel dramma religioso creato dalla vita, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret: e per decodificarlo occorre ricostruire il messaggio del Nazareno, andando a riscoprire le sue motivazioni, i suoi stati d'animo, il suo vissuto.
Frutto di una profonda erudizione e al tempo stesso accessibile a tutti, ecco un libro mai scontato o banale, scritto da un eminente biblista e teologo sistematico.
Dalla quarta di copertina:
Molto di ciò che si vede o legge a proposito di GeSù è deliberatamente sensazionalistico o evasivo. Produttori e scrittori sollevano questioni di interesse meramente storico, mettono in evidenza questioni banali o dichiarano che la reale verità è stata insabbiata per secoli. Sono disposti a tutto, tranne che ad affrontare la sfida contenuta nel fondamentale dramma religioso creato dalla vita, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret (Gerald O'Collins sj).
Esistono molti libri su Gesù. Ma pochi tentano di raccontarci come egli era in realtà. Raramente i vangeli menzionano le sue motivazioni o i suoi stati d'animo. Eppure, oltre a consentirci di ricostruire gran parte del messaggio e dell'impatto di Gesù, ce ne lasciano intravedere di tanto in tanto i sentimenti e le intenzioni.
In questo libro il tema va affrontato da un eminente biblista e teologo sistematico.
Un ritratto di Gesù che è allo stesso tempo accessibile e frutto di una profonda erudizione. Il tocco di O'Collins è sicuro. Leggere Gesù: un ritratto è una delizia (Timothy Radcliffe, autore de Il punto focale del cristianesimo).
Gerald O'Collins è uno di quei rari teologi cristiani che sono in grado di unire alla profonda erudizione un linguaggio accessibile e l'esperienza personale (Lord Carey, arcivescovo emerito di Canterbury).
La ricerca sulla figura storica di Gesù ha conosciuto negli ultimi anni sviluppi impressionanti, fornendo indubbiamente importanti novità, che hanno spesso raggiunto anche il grande pubblico. Con una migliore conoscenza dell'ambiente giudaico si sono approfonditi i legami dell'ebreo Gesù col giudaismo del suo tempo, si è allargata la base documentaria della ricerca, si sono abbandonati pregiudizi confessionali tipici di una prospettiva esclusivamente teologica. Eppure proprio i problemi squisitamente storici della ricerca su Gesù appaiono spesso trascurati o affrontati in maniera insoddisfacente. Prendendo in esame gli studi più significativi apparsi negli ultimi anni sul Gesù storico, il saggio di Giorgio Jossa ne affronta in particolare due: la pretesa di Gesù di essere il Messia d'Israele e le ragioni storiche della sua condanna a morte, cercando di sfatare alcuni luoghi comuni che sembrano condizionare ancora largamente la ricerca.
Contenuto
Attraverso gli episodi evangelici, la fedele ricostruzione della vita, dell’opera e dell’insegnamento di Gesù, presentato prima di tutto come uomo, contestualizzato nel suo ambiente di provenienza e di azione. Pagine scritte per chi crede con difficoltà, per chi dubita ma vuol indagare, per chi non crede, ma vuol conoscere: per dire ai primi che non si scoraggino, perché le difficoltà fanno crescere anche nella fede, ai secondi che il dubbio è una cosa lecita e intelligente e per presentare ai terzi uno dei più grandi personaggi della storia che a molti ha cambiato la vita.
Destinatari
Tutti
Autore
Callisto Caldelari (1934), frate cappuccino, è parroco della comunità del Sacro Cuore in Bellinzona. Professore nelle scuole superiori per 45 anni, ha pubblicato una serie di commenti ai vangeli domenicali in tre volumi (anno A, B, C) e sei volumetti di introduzione alla Bibbia. Collabora con la radio televisione della Svizzera italiana e con vari giornali.