
Nel febbraio 2001 in India ad Allahabad, alla confluenza tra Gange e Yamura, si è svolto un grande pellegrinaggio di oltre otto milioni di persone. Uno studioso di arte indiana, uno di induismo, uno storico delle religioni e un giornalista indiano suggeriscono una lettura di questo grande evento.
Nelle città dell'Africa a sud del Sahara, si delinea un percorso affascinante che si snoda tra Sufismo e Fondamentalismo, all'insegna ora di un'opposizione radicale, ora di un'alleanza tanto problematica quanto sorprendente. Al centro dell'analisi emerge il binomio Islam-città quale conditio sine qua non dei processi di urbanizzazione e di islamizzazione in corso nell'Africa a sud del Sahara. Un approccio, dunque, all'antropologia urbana nell'Africa sudsahariana che privilegia la griglia interpretativa rappresentata dall'Islam, in un contesto prettamente interdisciplinare che spazia dalla sociologia all'antropologia, dalla storia all'islamologia fino alla musicologia.