
A partire dai contributi di Sergio Bastianel, Giovanni Moioli e Tullo Goffi, questo studio rimarca l'importanza del dialogo per lo strutturarsi della coscienza, mostrando come la preghiera sia da considerarsi quel dialogo che sottende una vita morale vissuta nella fede. Dalla descrizione di protagonisti ed elementi costitutivi della preghiera, e dall'analisi degli effetti che essa produce nella coscienza e in rapporto al discernimento, emergono i tratti di un dialogo vivo e vivificante con Dio.
La preghiera, dopo un lungo periodo di crisi, oggi sembraessere rivalutata. Si moltiplicano i sussidi per favorirlae sorgono gruppi che la pongono al centro del lorotrovarsi. Questa nuova stagione ha davvero superato le povertà, le insufficienze e i limiti dei decenni che l'hanno preceduta? Questo libro, nato da una serie di conversazioni, affronta la difficile avventura della preghiera in un confronto serrato tra la Parola di Dio e l'esperienza secolarizzata dell'uomo contemporaneo.
Il cristiano impara a pregare dal suo Maestro, Cristo. Per questo egli deve Il cristiano deve aver cura della sua vita di preghiera. In questa breve introduzione alla preghiera cristiana il lettore avrà l'opportunità di conoscere in profondità che cosa sia questa grande prerogativa dell'uomo.
Quale importanza può avere oggi la preghiera? L'uomo del secondo millennio, padrone del proprio tempo, e ormai in grado di gestire la natura attraverso la tecnologia e la storia attraverso la pianificazione politica, ha ancora bisogno di pregare? Quale sarebbe il senso di tale preghiera se non l'espressione di un desiderio destinato alla frustrazione o di una richiesta di aiuto alienante e pericolosamente tendente a una deresponsabilizzazione? Questi interrogativi possono essere riassunti in un'ultima radicale questione: colui che prega aggiunge o toglie elementi essenziali alla definizione dell'idea di persona? Partendo da una prospettiva antropologica e filosofica, il presente saggio risponde a questa domanda sostenendo che l'uomo è un essere orante non per scelta, ma per natura. La sua preghiera non è frutto di un desiderio soggettivo, bensì è iscritta nel suo squilibrio ontologico che lo rende consapevole della sua finitezza e dei suoi limiti, ma al contempo lo informa delle sue aspirazioni. Questa tesi è argomentata a partire dalla preghiera di richiesta e da quella di ringraziamento, due tra le forme più comuni e significative di preghiera, già al centro delle critiche filosofiche. Lo spostamento di attenzione dalla preghiera intesa come oggetto all'atto orante colto nel suo dinamismo, permette di cogliere il nesso con altre dimensioni umane, quali la libertà, il tempo, la conoscenza e la relazionalità.
Questo libro ci aiuta a riscoprire il Padre nostro che sta nei cieli. Gesù stesso ci dice: "Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo" (Gv 17,3). Nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica leggiamo: "Gesù Cristo ci rivela che Dio è Padre, non solo in quanto è creatore dell'universo e dell'uomo, ma soprattutto perché genera eternamente nel suo seno il Figlio, che è il suo Verbo, irradiazione della sua gloria, impronta della sua sostanza" (n. 46). Il libro è riccamente illustrato dalle Sorelle Clarisse di Porto Viro (Rovigo) e anche le immagini ci aiutano a capire quanto Dio Padre ci ami e come sia sempre presente tutte le volte che incontriamo Gesù nella preghiera o accostandoci ai Sacramenti, specialmente a quelli della Confessione e dell'Eucarestia. Il libro ci aiuta a comprendere che il nostro bisogno della vita eterna non è altro che la ricerca di capire chi è Dio e di tornare a vivere con Lui.
Il volume, in modo rigoroso e accattivante, approfondisce il senso dell'esperienza religiosa dei popoli, anzitutto a partire da quel patrimonio insuperabile che è dato dalle preghiere: "pietre preziose" e diamanti sulla via della considerazione religiosa dei popoli. Poi il libro si attesta sull'esperienza religiosa dei grandi autori (Schleiermacher, James, Otto), criticando invece i suoi facili detrattori d'indirizzo positivistico. E, come esemplificazione del senso religioso dei popoli, l'autore porta il discorso sui "nomi di Dio" e in particolare sulla relazione "Dio/cielo" per creare una prima fenomenologia. La fenomenologia storico-descrittiva si arricchisce sempre più, fino a creare un'architettura del senso religioso a partire dalle divinità di riferimento. Alla riflessione filosofica basata su Husserl e su Heidegger, che crea un implemento essenziale al valore dell'esperienza religiosa attraverso un fondamento fenomenologico insuperabile, segue la "messa in elenco" delle obiezioni cognitivistiche e neuro-scientifiche che oggi hanno fin troppa audience.
Nel suo Commento al Padre nostro l'autrice da un lato esprime lo stupore e la gioia di avere in cielo un Padre che ci ascolta, ci ama e provvede a noi, ci desidera, ci aspetta, dall'altro considera le conseguenze pratiche di questa sublime paternità, cioè il nostro diventare fratelli, "non disuniti, distanti, come fortezze, isole, [...] ma gente sempre in cammino, con il volto proteso di coloro che hanno bisogno gli uni degli altri". Ci indica la responsabilità che questo comporta, l'impegno di conversione in un mondo lacerato da rivalità, divisioni, sfruttamento, odio, vendetta, in cui si rende necessario ogni giorno il grido: "Liberaci dal male". Ci rende consapevoli che "procurare, produrre, conquistare il pane, possederlo, consumarlo sembra un destino", e ci dona "la memoria, il richiamo alla nostra provvisorietà". Con la quotidiana richiesta di perdono "ci mostri nel tuo specchio le ferite che abbiamo [...]. Polverizzi le resistenze che ci tengono lontano dalla fratellanza". L'autrice, infine, esprime la certezza che il Padre nostro ci ridona ogni volta la consapevolezza di essere "debitori di un compito, custodi della paternità, imprenditori della salvezza nel qui e ora, testimoni dell'appartenenza" a Dio.
Il testo presenta 144 tracce di preghiera. Ogni traccia richiede un breve impegno quotidiano ed è articolata secondo uno schema fisso, che rende ogni preghiera facilmente praticabile: una breve introduzione; una definizione del tema che si prende in considerazione; una richiesta al Signore rispetto al tema enunciato; l'approfondimento del tema della preghiera attraverso alcuni punti particolari; una conversazione finale con il Signore. Il libro raccoglie la sfida dell'imparare a pregare nella consapevolezza che normalmente non sappiamo pregare anche se magari ci abbiamo provato diverse volte.
I Fondamenti della fede.
L’eredità di Benedetto XVI
Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.
Don Bosco fu maestro di preghiera. Con la sua vita e i suoi scritti ha insegnato a giovani e adulti come pregare. Questo libretto presenta le testimonianze di persone che hanno visto Don Bosco pregare spiega quando pregava, dove, in che modo, come aveva imparato e come avvicinava i ragazzi alla preghiera. Il testo riporta anche quanto lui scrisse sul significato della preghiera in generale, del "Padre nostro", dell' "Ave Maria", del "Credo", del Rosario e sulla devozione all'Angelo Custode. Ogni capitolo si conclude con domande che aiutano il lettore nella meditazione personale per migliorare la propria vita di preghiera.
"Signore, insegnaci a pregare" è la richiesta che gli apostoli un giorno rivolsero a Gesù. "Vorrei imparare a pregare" è il desiderio che nutrono in cuore molti cristiani. A pregare si impara pregando e mettendosi alla scuola di guide esperte. Nella storia della spiritualità cristiana i monaci sono sempre stati considerati "maestri di preghiera" perché hanno fatto della preghiera la loro occupazione principale. "Nihil Operi Dei praeponatur - Non si anteponga nulla alla preghiera" prescrive la Regola di san Benedetto. Questo libro, scritto da un monaco di lungo corso, è un "trattato" sulla preghiera alla scuola della tradizione monastica. Un testo che può essere di grande aiuto per chi desidera imparare i segreti della preghiera cristiana.
Questo volume propone un itinerario, da compiere sia personalmente che in forma comunitaria, per l'iniziazione alla preghiera e alla vita cristiana. In particolare, i brani qui raccolti da Mons. Sangalli, unitamente alla Parola del Vangelo, rappresentano un tutto capace di condurre il lettore verso il mistero dell'Incontro con Dio. L'auspicio è che questa piccola pubblicazione possa essere di beneficio sia per coloro che vogliono rinnovare l'entusiasmo della loro fede, sia a quanti desiderano avvicinarsi a Dio per la prima volta.